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De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 21/06/2011 11:58 |
"Non c'è futuro senza solidarietà"
A Torino il raduno del volontariato
La locandina dell'evento clou della manifestazione in piazza San Carlo
Il capoluogo piemontese sarà
capitale dell'«Italia solidale».
Domenica 25 il momento clou
dell'evento: dal palco allestito in
piazza San Carlo Fabrizio Frizzi
racconterà storie di solidarietà
torino
«Non c’è futuro senza solidarietà»: è lo slogan del
raduno nazionale del volontariato e del non profit italiano in
programma a Torino dal 24 al 26 giugno, nell’ambito di Esperienza Italia
150. è la prima volta nella storia che il Terzo settore al completo
si presenta sotto un unico simbolo, quello del «Comitato 2011 - Unità
dell’Italia solidale», composto da 11 soci promotori tra cui il Forum
Nazionale del Terzo Settore (80 organizzazioni per 94 mila sedi
territoriali) e la Consulta Nazionale del Volontariato.
Il
momento clou della tre giorni sarà domenica 25 giugno in piazza San
Carlo con un evento presentato da Fabrizio Frizzi in cui verranno
raccontate 40 storie di solidarietà selezionate dagli organizzatori, con
intermezzi musicali a cura dell’orchestra di Paolo Belli e del
Laboratorio del Suono del Sermig. Tra i partecipanti, Valentino
Castellani, ex sindaco di Torino e presidente del Comitato Organizzatore
di Torino 2006, Pierluigi Dovis, direttore della Caritas Diocesana di
Torino, Suor Giuliana Galli, vicepresidente della Compagnia di San
Paolo, ed Ernesto Olivero del Sermig.
Durante la
presentazione del Raduno è stato reso noto che il capoluogo piemontese
ospiterà il nuovo «Museo diffuso del sociale» che il Comitato 2011
lancerà proprio in occasione del raduno nazionale. «Si tratta -
sottolinea Gianfranco Cattai, coordinatore del Comitato 2011 - di un
luogo fisico ma anche virtuale capace di valorizzare il patrimonio
distribuito sul territorio nazionale, ma anche un sistema di reti, di
realtà e di storie con cui entrare in contatto per recuperare le buone
pratiche e le identità del mondo non profit».
«Per costruire una
società più equa e più giusta serve solidarietà, altrimenti non c’è
futuro - aggiunge Cattai - a Torino testimonieremo come il nostro mondo
abbia portato all’unità dell’Italia solidale. Molte organizzazioni sono
nate con lo stato unitario, hanno contribuito realizzarlo, a farlo
crescere e oggi, insieme alle associazioni più ’giovanì, intendono
ribadire idee, valori, obiettivi e tradizione storica. Abbiamo scelto
Torino per la ricorrenza dei 150 anni e per celebrare l’Anno europeo del
volontariato».
«Il sociale - rileva Elide Tisi, assessore
comunale di Torino al Welfare e alle Politiche sociali - ha contribuito a
costruire gli italiani, ha fatto sì che le persone iniziassero a vivere
insieme. Bisogna evitare che le persone entrino in situazioni di
marginalità, per questo bisogna continuare a investire e innovare in
questo settore. Torino può diventare la capitale della solidarietà».
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E' una bella iniziativa. Ormai tutti i servizi sociali più importanti funzionano grazie all'impegno dei volontari, dalle ambulanze al telefono amico ed un'altra infinità di belle azioni. |
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Ottimo.Non resta ora che trasportare l'impegno sociale nella propria filosofia di vita!
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