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De: Fernyb (Mensaje original) |
Enviado: 12/08/200713:31 |
Ibm, 26 anni fa il primo Pc
E' un anniversario importante quello che si celebra oggi per la tecnologia: il 12 agosto di 26 anni fa nasceva infatti quello che viene considerato il primo vero 'personal computer' della storia, prodotto dall'azienda americana Ibm. Lo sviluppo del progetto fu portato avanti in un anno da un'equipe di 12 ingegneri guidati da Don Estridge. Ibm puntò su questo progetto per contrastare Apple, che aveva già prodotto un computer destinato alle singole persone: per il sistema operativo si rivolse alla Microsoft di Bill Gates e Paul Allen, che creò appositamente l'Ms-Dos. La versione del Pc Ibm presentata il 12 agosto 1981 aveva una memoria di 16 o 64 Kbyte (mentre I Pc hanno standard di 1 Gigabyte), non aveva dischi fissi ma uno o due floppy drive; il modello base, che non aveva il monitor e I floppy ma andava collegato a un televisore e a un lettore di cassette, costava all'epoca 1565 dollari
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1981... 29 anni fa, ormai...
Il "Pc" con 64 Kb, senza monitor e con lettore di cassette, probabilmente era il mitico Commodore 64, che mi fu regalato nel Natale del 1986, quando all'epoca avevo solamente 7 anni, il mio primo computer!
I videogiochi erano infatti su cassette; quelle che un tempo venivano usate per la musica. Per duplicarle, bastava un comunissimo stereo a doppia piastra, un po' di pazienza, ed il gioco era fatto. Nel corpo centrale del pc (che poi, era solamente una specie di tastiera piu' voluminosa, che conteneva tutto), c'era un alloggiamento dove inserire delle specifiche cartucce, che pero', non comprai mai. Il sistema di controllo standard era rappresentato dal joystick, che ora non esistono piu', soppiantati da tempo dai ben piu' comodi joypad, con doppio stick. Il joystick era appunto un antenato di quest'ultimi, solamente che era ben piu' grosso, ed andava impugnato. Solitamente, alla sua base, v'erano uno o due pulsanti, per compiere le azioni del gioco (solitamente sparare). Su alcuni c'era pure l'opzione di autofire, rappresentata da un interruttore da far scorrere verso destra, che faceva le veci del pulsante, solo era come se fosse costantemente premuto. Si colleggava tramite una porta a pin sul lato destro del computer, dove v'erano due porte.
I giochi erano... beh, a vederli adesso si potrebbe dire "rudimentali". All'epoca, pero, erano il "non plus ultra" della tecnologia. il manuale ti raccontava una storiella, abbastanza scialba, e poi iniziava la consueta carneficina. Si andava avanti, si sparava a qualche mostro/omino/astronave, si raccattava qualche bonus. Interazione limitata, nessuna personalizzazione, difficolta' talvolta frustrante.
Non sono una nostalgica, i giochi e la grafica sono molto meglio adesso. Qualche bel ricordo legato a quei tempi pero' lo conservo ancora. Le partite in doppio con mio fratello a Speedball 2.
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De: haiku04 |
Enviado: 16/07/2010 10:33 |
Uhh, come sei tecnica! Il primo PC, se può dichiararsi tale, è stato l'Amiga 600, poi il Commodore e via via. Ho iniziato coi giochi anche per via di mio figlio, ma niente spara-spara, i miei preferiti erano le avventure in 3D, per es. la mitica Lara Croft, inquietante figurina solitaria che si muoveva in scenari già grandiosi e dove ad ogni passo c'era un enigma e un pericolo.... nelle mie mani sarà morta centinaia di volte! Poi con Indy, il Principe di Persia e Monkey Island mi sono divertita tanto! I giochi di oggi sono troppo complicati e non ho più pazienza, ma che bei ricordi! |
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Lara Croft e' un'icona degl'anni '90, parli di un periodo molto piu' avanti rispetto a quando iniziai io... mi fai sentire una vecchia... Comunque per me un gioco che segno' i tempi fu Street Fighter 2, il primo gioco che proproneva incontri uno-contro-uno fra maestri di arti marziali, con delle tecniche alquanto fantasiose, piene di fireball e altre cose decisamente assurde, come teletrasporto e altre amenita'. poi nacque, nel lontano 1993 una saga che a tutt'oggi adoro e seguo assiduamente (si', ancora gioco coi videogiochi, ogni tanto): Tekken. Combattenti ed arene in tre dimensioni, e tutte le tecniche sono reali e realmente esistenti, prese in giro per il mondo da maestri veri di arti marziali e riproposte in tutta la loro integrita'. La fisica e' reale e non ci sono assurdita' (a parte il fatto che i combattenti si rialzano come se nulla fosse anche dopo aver ricevuto colpi quasi mortali). Il sistema di controllo poi, e' quanto di piu' completo abbia mai visto: quattro tasti, uno per arto. Siamo giunti al sesto capitolo, e ancora mi appassiona in maniera totale. Su quaranta personaggi, ne so usare alla perfezione ben 24...
Scusate l'enfasi, ma ho colto l'occasione per parlare di una mia passione, che mi aiuta a scaricare tutto lo stress e la stanchezza accumulati nelle giornate.
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Io sono approdata tardi ai giochi, Prediligo Bubble Spinner, Atlantia, Bejeweled Bliz |
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