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De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 03/07/2011 08:34 |
In Italia c’è il regime: è quello dei signorNo
di Massimiliano Parente
Il
partito degli "anti" non conosce crisi: dal nucleare all’ambiente,
dalla Tav a Berlusconi, c’è sempre qualcuno che si oppone, manipolando la
verità secondo convenienza. è un sentimento intramontabile che paralizza il Paese
è un istinto: appena un
gruppo di persone agita un cartello collettivo per dire No a qualcosa mi
schiero dall’altra parte. Così ecco che rispuntano i No Tav, e non perché siano
duri a morire, ma perché qualsiasi cosa si faccia in Italia dura una vita,
quindi nello stesso tempo in cui i giapponesi hanno ricostruito Hiroshima e
Nagasaki qui moriremo senza riuscire a costruire una linea ferroviaria da
Torino a Lione. Comunque sia, Tav o No Tav il partito del No deve essere veramente
appassionante, un modo come un altro per sentirsi vivi se non si ha altro a cui
pensare. In Italia il concetto è semplice: fate pure i treni a alta velocità,
ma non sotto casa nostra. Oppure: No al nucleare, vogliamo l’energia elettrica,
la televisione, internet, il frigorifero e l’aria condizionata, ma non sotto
casa nostra. Per cui tutti dietro agli ambientalisti, quelli del no che hanno
votato sì e hanno per simbolo il sole che ride, ossia la più grande centrale
nucleare piazzata in natura sopra la nostra testa. Come se non bastasse dicono
No al carbone e No al petrolio, perché inquinano e aumentano il global warming,
e quindi di no in no resta poco, le pale eoliche non bastano neppure per
ricaricarsi l’iPhone, e tanto lì interviene Vittorio Sgarbi: No alle pale
eoliche.
Tuttavia ogni volta è la stessa storia, valeva anche per l’autostrada del Sole,
perché disturbava il paesaggio: si diceva che non sarebbe servita a nulla e fu
ribattezzata «l’autostrada dei soli» tra petizioni, sit-in, proteste, mobilitazioni,
boicottaggi, piagnistei. Idem per l’immondizia a Napoli, perché con i No si
vincono facilmente le elezioni: No ai termovalorizzatori, No alle discariche, e
No alla monnezza per le strade, basta non diventare sindaci altrimenti sono
guai, con tutti quei no i sacchetti di spazzatura dove li metti, è come se ti
scappasse dopo aver fatto una casa senza cessi, o bussi al vicino o te la tieni
dentro a vita o te la mangi a colazione, infatti la Lega di riflesso risponde:
No alla vostra monnezza a casa nostra.
Il sentimento del No è intramontabile, irrazionale, internazionale e
antimoderno per partito preso, non è dialettico e non serba memoria, si
sbagliano sempre ma non importa, un No ne sostituisce un altro e l’importante è
opporsi, inalberarsi, trincerarsi dietro un assoluto, i forse e i parliamone
non hanno appeal. Il No organizzato è un logo, benché perfino il logo fu
sospetto, un decennio fa una signora di nome Naomi Klein ne fece un bestseller
divenuto per breve tempo la bibbia di ogni anticapitalista up to date, si
intitolava No logo, e chi se lo ricorda più.
Nella smemoratezza si dimenticano tutte le cantonate prese a ogni mobilitazione
di No, come quando Beppe Grillo di fronte al suo pubblico adorante urlava
sputacchiando il suo No a internet, ascoltatelo su Youtube: «Dietro internet
non c’è niente, non è democrazia! è una tecnologia che ci prende per i
fondelli! Staremo tutto il giorno davanti a una tastierina del 1870, e sei lì
che batti, premi, invii e ricevi! La tecnologia deve essere nascosta, non con
la tastiera, il video, che diavolo è? No a questa tecnologizzazione assurda!».
In seguito zitto zitto, pur senza stare mai zitto, si convertì fin troppo e
adesso parla solo del suo blog e della bellezza di internet, ma per passare da
un torto all’altro e da un no all’altro è contro i libri: No ai libri di
scuola, c’è internet, perché leggere ancora i libri su carta?
Siamo un paese in cui i
No attecchiscono facilmente: No Tav ma anche No Cav, No B-Day 1, No B-Day 2, No
alle riforme costituzionali, No alla mercificazione della donna, No agli Ogm, e
la destra, per non farsi spiazzare in piazza e in arretratezza culturale,
innalza il vessillo del No alle unioni omosessuali perché danneggerebbero la
famiglia, sebbene, superstizione religiosa a parte, non si capisce per quali
ragioni sociali pratiche: hanno paura che con il matrimonio esteso a ogni sesso
gli etero diventino omosessuali? Già che c’erano hanno anche detto No alla
ricerca sulle staminali embrionali e No alla possibilità di scartare un
embrione affetto da una malattia incurabile, in quanto è «eugenetica», perché
un embrione, sostengono, è già un individuo. Tuttavia lo puoi abortire dopo,
quando è un feto di tre mesi, con il risultato intelligentissimo che in Italia
un embrione è intoccabile e l’aborto legale perché dopo essere stato una
persona torna a essere solo un feto. Con gli Usa e l’Ue presi di volta in volta
come modello da seguire oppure ignorati, a seconda delle credenze, dei comodi e
dei comodini, per cui si cita Strasburgo per opporsi al No all’immunità
parlamentare, mentre si fa finta di niente se si tratta di tenere un crocifisso
appeso nelle scuole o sui diritti civili, in nome dei valori cristiani e
nostrani o perfino delle quote latte.
C’erano una volta i No global, e quelli del No alle basi Nato in Italia, e
quelli del No a Israele nella Striscia di Gaza, e quelli del No alla guerra,
senza se e senza ma, e quelli del No al Ponte di Messina e prima ancora No
all’Altare della Patria: se l’Ottocento fosse accaduto oggi si sarebbero
sdraiati a piazza Fiume per gridare No alla Breccia di Porta Pia, meno male
l’hanno sbrecciata prima. In ogni caso poiché tutto il mondo è paese perfino
gli illuminati francesi protestavano per la Torre Eiffel, gli sembrava brutta,
la chiamavano «asparago di ferro», e nel 1909 a causa delle proteste del fronte
No alla Torre Eiffel stavano per abbatterla, la lasciarono solo perché serviva
come antenna radio. Per la stessa ragione Mies Van Der Rohe, tra i più grandi
architetti moderni, fu cacciato dalla Germania e dovette andare a costruire i
suoi grattacieli a New York, in quanto i nazisti erano per il No ai
grattacieli, come il filosofo Jean Baudrillard era per il No alle torri
gemelle, finché un giorno un signore di nome Osama Bin Laden non lo prese in
parola.
Il militante del No non sente ragioni, non sente nulla, e si stenta a crederlo
ma per decenni la sinistra si batté per il No alla televisione a colori, basta
andarsi a rileggere l’Unità del 9 gennaio 1954, dove si argomentava che «la tv
sarà un privilegio riservato a pochi eletti. Ma di invidiarli francamente non
ci sentiamo. Francamente verrebbe voglia di chiamar “privilegiati” quelli che
nella rete non son caduti». Dopo vent’anni, siccome erano comunisti più duri
che puri, non si erano ancora ricreduti: «Chi l’ha detto che gli italiani sono
tanto ansiosi di vedere un telegiornale a colori quando le bugie saranno le
stesse di quello in bianco e nero?». Dopo altri vent’anni arrivò Concita De
Gregorio e dell’Unità non rimase più nulla, anzi si dice che Soru si sia
ripreso perfino l’iPad di Concita. Certo, alla fine ognuno ha il suo No
categorico: io per esempio sono per il No all’asteroide che ha estinto i
dinosauri consentendo l’evoluzione dell’Homo Sapiens, No all’universo, No alla
procreazione, No all’umanità, No alla vita sulla terra e in qualsiasi altro
pianeta, ma infatti non ho mai avuto molto seguito.
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...Nel caso della Valsusa però le ragioni dei "No" sono tutte ammissibili e ben documentate,sono quelle dei "Si" ad essere nebbiose,generiche,e a volte del tutto assenti. |
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Grazie Principe! Grazie per esserti voluto informare da fonti serie! Per completezza ecco alcuni link:
un servizio serio della televisione pubblica peccato non sia ITALIANA
i media italiani descrivono il lancio dei lacrimogeni sui manifestanti in Siria e i media orientali descrivono il lancio dei lacrimogeni sui manifestanti in Italia!
aliazeera
e per finire: quello che non si è visto in tv
e ancora.. lo "smarino" (il materiale che si estrae scavando le gallerie) viene inviato alle ditte produttrici di inerti (ghiaia e sabbia) che lo frantumano e lo commercializzano. Così, chiunque di noi, ignaro, fa intonacare la sua casa o le camere della sua abitazione, con questo che in origine è materiale radioattivo.. e poi non ci si spiega perchè in Valsusa e nelle zone limitrofe, dopo la costruzione delle gallerie dell'autostrada, la mortalità per tumori e leucemie, sia superiore del 10% del resto del territorio nazionale!
QUELLO CHE E' ACCADUTO IERI IN VAL SUSA (tutto provato con foto e testimoni) E C HE NON SAPRETE MAI DAI MASS-MEDIA DI REGIME. LE FORZE DELL' ORDINE PRESENTI, sono state costrette da chi sapete voi, a sparare lacrimogeni ad altezza uomo, usare proiettili di gomma, utilizzare pesantemente gas lacrimogeni tipo CS. "I gas CS rientrano tra le "armi chimiche", infatti fanno parte di questa categoria "tutte le sostanze gassose, liquide o solide, che, diffuse nell'area e sparse sulle acque o sul terreno, producono negli esseri viventi lesioni anatomico - funzionali di varia natura, tali da compromettere, in via definitiva o solo anche temporanea, l'integrità dell'organismo umano" (http://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=g8gas). L'utilizzo delle armi chimiche è stato proibito, come sviluppo, produzione e utilizzo, dalla Convenzione sulle armi chimiche del 1993 - CWC - Chemical Weapons Convention (http://www.opcw.org/chemical-weapons-convention) ratificata in Italia nel 1995 ed entrata in vigore nel 1997 che vieta l'utilizzo del gas CS in tutte le guerre internazionali. ( http://it.wikipedia.org/wiki/Gas_CS ) Di tale sostanza è stato fatto largo uso dagli americani in Vietnam (per stanare i Viet cong) e da Saddam Hussein contro i Curdi. Questo accomuna i lacrimogeni. IN AGGIUNTA, IL CS E' ANCHE CANCEROGENO." (prof. Massimo Zucchetti)
Mi ha fatto molto pena questa signora, vestita con abiti pesanti nonostante il caldo, che si aggirava smarrita
Ricevo da un amico e rifletto che, secondo me ha ragione, anche se, non serve come dice lui cambiare i vertici, questa gente è tutta UGUALE!!!
"per me sono cose difficili da capire e gestire. possono sconsolare. diceva il buon Charli Brown " quando l'individuo si scontra con il potere questo tende sempre a prevalere". forse, a torto o ragione è vero. i cialtroni e i delinquenti hanno troppo spesso la ragione della forza e come diceva qualcuno "contro la forza bruta ragion non vale". son frasi fatte ma sempre attuali. sempre a torto o ragione la questione TAV o NOTAV è solo il caso eclatante di quanto sta passando da troppo tempo, anni, nel nostro, e non solo nel nostro, Paese. ma ci meritiamo tutto questo? forse......spesso abbiamo paura dei cambiamenti e allora alla fine dentro le urne avalliamo il non cambiamento. ancora una citazione nel Gattopardesco "tutto deve cambiare perchè nulla cambi". ma si deve sempre provare. ci sarà il giorno che..... un saluto carissimo da chi, come tanti, ha vissuto le illusioni e le delusioni del prima, durante e post '68 ma nel suo piccolo ha ancora provato a fare qualcosa. Giuseppe"
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Ho avuto l'informazione migliore,Donna Francesca.quella degli occhi.E l'eredità del famoso '68 sta tutta nelle parole del Sor Giuseppe:L'ideale non l'ha raggiunto,ma il mondo l'ha comunque cambiato. |
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Siamo perfettamente coscienti Principe, che la storia ci darà ragione. Ma è così difficile ogni giorno dover lottare contro bugie e volute falsità! |
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il No-tav é sulla strada più difficile,quella giusta.Continuare é l'unica via,oltre che l'unico sistema per arrivare.
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