Lascia un fiore tra le mie mani ti prego lascia uno strascico di sere appassionate un ricordo mio fra tutti maledettamente struggente. Lascia la tua mano su di me ti prego e i tuoi occhi nei miei e un futuro di sere fresche come acqua. Angelo sei un marchio sulla pelle dell'anima. Giovani E milioni di cascate ci cadranno addosso, lascia che ti baci qui tra il fumo e i profumi e il suono dei flauti che piove sulla piazza deserta di gente. Ho un brivido strano... sei una porta sul mondo dei fantasmi.
Le ore passano. Ascolto un rumore familiare sempre più forte più deciso più assordante. è lo strano rumore del silenzio. Profondità di cui non conosco limiti sempre più giù in una specie di oblio inquietante. Cade una luce sembra un uccello ma va a morire altrove come un pipistrello ferito...
Fredda grotta di silenzi bagliori sinistri riuscirò ad agitare le mani? Più in là si sente il rumore profondo del mare... ... pochi passi incerti... ma ecco che la notte già sta calando col suo corpo di pantera e con i suoi artigli mi accarezza mentre tremando assisto impotente all'ira torbida e ululante del vento.