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Attualità: divieti inutili
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Resposta  Missatge 1 de 6 del tema 
De: lore luc  (Missatge original) Enviat: 03/01/2012 05:07

Non si aboliscono i cretini per legge

I divieti non hanno evitato le tragedie: nell’anno della morigeratezza il peggiore bilancio degli ultimi 10 anni

di -

Hai voglia a stabilire divieti. E a predicare «sobrietà». Il bilancio dell’idiozia è sempre in rosso. La cretineria non la si debella per legge. Soprattutto se i provvedimenti dei comuni non sono condivisi e, soprattutto, se non sono fatti rispettare attraverso controlli e sanzioni adeguati. Due morti e 561 feriti, di cui 76 di età inferiore ai 12 anni, è il bollettino dei «botti» d’inizio 2012, il più grave degli ultimi dieci anni. Era dal 2001 infatti (4 morti e 800 feriti) che un Capodanno non registrava più di un morto.

I feriti, invece, si sono sempre aggirati attorno a quota 500, decina più decina meno. Quest’anno comunque, per non smentirsi, sono un’ottantina più di dodici mesi fa.

Non sono bastati gli appelli dei ministri dell’Interno e di quello della Salute, arrivati in aggiunta alle ordinanze dei sindaci, per sospendere quest’abitudine autolesionista. In qualche caso però è andata meglio. A Venezia il Comune ha organizzato i fuochi d’artificio in piazza San Marco dopo aver effettuato numerosi sequestri e comminato altrettante multe. A Milano, invece, il sindaco Pisapia ha diramato il suo divieto causato dai valori elevati dello smog in città, ma si è ben guardato dall’organizzare un festeggiamento istituzionale. A Bari, nonostante il decreto di Emiliano, alcuni botti sono stati fatti esplodere proprio davanti la sede del Comune in segno di sfida. Inefficace anche l’ordinanza del sindaco di Torino Piero Fassino (feriti e qualche incendio). Mentre a Roma Alemanno non ha promulgato alcun divieto.

Purtroppo, ogni anno, ai primi di gennaio registriamo lutti e ricoveri in ospedale per ferite più o meno gravi causati da questo insulso rito propiziatorio. Che, invece, propizia solo disastri, corse al Pronto soccorso e menomazioni. Un’ecatombe puntuale come lo scoccare della mezzanotte degli idioti. Che forse difettano di fantasia nella ricerca dei modi per salutare l’arrivo del nuovo anno. Come se non bastassero il cenone, il cotechino con le lenticchie, i balli, i brindisi, gli sms di auguri spediti a mezzo mondo. Tutti festeggiamenti che hanno il merito di essere innocui, prima ancora che sobri. No, per entrare nell’anno nuovo bisogna dar fuoco alle polveri.

Non è che non si sappia che i fuochi d’artifico sono pericolosi. Ma si pensa che capiti sempre agli altri e che noi siamo più accorti e più attenti eccetera. Invece, poi capita. Perché botti, petardi e fuochi hanno fabbricazioni approssimative e spesso esplodono in modo imprevedibile. è successo così a Roma in un appartamento di San Basilio, dove la precoce esplosione di un petardo ha coinvolto altri materiali pirotecnici presenti nella casa. Un uomo di 31 anni ha perso la vita, mentre la sua nipotina è stata ricoverata al Bambin Gesù. Solo alcuni giorni prima nello stesso palazzo erano stati sequestrati 30 chili di fuochi simili a quelli che hanno provocato la tragedia. Nel napoletano un ristoratore è morto mentre armeggiava con i botti in strada. A Forte dei Marmi un uomo di 35 anni ha perso tre dita dopo aver raccolto un petardo che gli è scoppiato in mano.

Qualcun altro ha perso l’intera mano. E ora si piange, col senno di poi.

Insomma, il 2012 comincia come gli altri anni, ma forse anche un po’ peggio perché questo bilancio arriva mentre non si fa che predicare «sobrietà» e «austerità». Siamo in crisi e dobbiamo risparmiare. Ma per farci del male i soldi li troviamo



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Resposta  Missatge 2 de 6 del tema 
De: lore luc Enviat: 03/01/2012 05:20
Cronache
02/01/2012 - DAL NORD AL SUD FALLISCE L'INIZIATIVA PER EVITARE LA TRAGEDIA

Il flop delle ordinanze anti-petardi

La tragedia di Roma. La vittima Cristian Cataldi, 31 anni, non ha fatto in tempo a raggiungere il balcone: il petardo è esploso in mano

EMANUELA MINUCCI
torino

L’Italia ha dato prova di unità. Anche nel 2012. Un’unica grande capitale, da Nord a Sud, che se ne infischia di ordinanze anti-botto, raccomandazioni e banale buon senso. Il tutto per non rinunciare ai mortaretti di Capodanno.

Ed eccoci di nuovo al triste bollettino del 1˚ gennaio e al flop dei divieti «spegni-Capodanno»: due morti e centinaia di feriti. Roma guida la classifica degli incidenti più gravi, con petardi e fuochi che arrivano addirittura a far esplodere un appartamento: morto un uomo di 31 anni, due bambini finiti in ospedale in gravi condizioni. Una tragedia cui si aggiungono altri 70 feriti da botto disseminati in tutta la città. Una vittima da festeggiamento dissennato anche in provincia di Napoli: a un ristoratore è stato fatale un colpo di pistola sparato durante il cenone. A Milano un uomo ha perso tre dita perché il petardo che stava accendendo gli è esploso in mano. Una quindicina i feriti nel Foggiano. A Palermo un ragazzino di 14 anni ha avuto una mano spappolata e rischia un occhio. Nonostante il divieto, i fuochi d’artificio sono stati fatti esplodere alla grande anche in pieno centro a Bari, nonostante poco prima della mezzanotte i vigili avessero sequestrato una ventina di bancarelle zeppe di pericolosi botti fai-da-te. Notizie che fanno passare in secondo piano le tante gioiose feste di piazza con cui milioni di italiani hanno brindato all’arrivo del 2012.

E dire che era stato appunto l’anno delle ordinanze anti-mortaretto. I sindaci di mezza Italia, 2 mila città per la precisione, avevano messo nero su bianco l’ordinanza anti-petardo. Da Torino a Bari sino a Palermo si erano sprecate i sequestri e le minacce di pesanti sanzioni. Il risultato è stato inversamente proporzionale agli appelli lanciati, con il bilancio peggiore degli ultimi dieci anni: due morti e 561 feriti (tra cui 76 bambini) e 437 persone arrestate o denunciate. L’anno scorso una sola persona aveva perso la vita e 498 erano finite in ospedale. Unica eccezione, Venezia, che ha fatto da apripista alle città dove sono stati vietati i botti. Nella zona di San Marco sono stati sequestrati 1500 fuochi e si sono state staccate 46 multe. Nel resto del Paese però, continua ad essere un impulso irrefrenabile quello di salutare l’anno nuovo in modo pericoloso. E chissà che cosa sarebbe successo se le forze dell’ordine non avessero sequestrato quasi 1.200 lanciarazzi, otto armi comuni da sparo, oltre 157 munizioni, più di 64 tonnellate di manufatti pirotecnici, quasi tre tonnellate di polvere da sparo, oltre 8 tonnellate e mezzo di esplosivi artigianali e più di 11 mila detonatori.

Emblematico il caso appunto di Torino, dove il sindaco Fassino aveva emanato una specifica ordinanza (multe fino a 500 euro), e dove la voglia di mortaretto è morigerata. Nonostante il timore delle multe, i botti hanno ferito undici persone: cinque ragazzi e sei adulti (uno solo è stato ricoverato in ospedale, prognosi di 40 giorni). In piazza San Carlo, poi, il salotto buono della città - dove fino all’una si era tenuto il concerto di Renzo Arbore con gli alpini del Cai - è andato persino a fuoco un camioncino dell’Amiat. Qualche multa c’è stata, ma non è riuscita ad arginare l’onda lunga delle trasgressioni con accendino o fiammifero in mano.


Resposta  Missatge 3 de 6 del tema 
De: haiku04 Enviat: 03/01/2012 14:07
Non si aboliscono i cretini per legge:  verissimo!
Da me per circa un'ora pareva di essere in guerra, mai vista, e sentita, una roba così.... personalmente non so dove stia il divertimento nel maneggiare materiale che è comunque esplosivo, ma malgrado si sappia che il giorno dopo si conti sempre un certo numero di vittime, il fenomeno persiste e anzi è aumentato!  Mah, contenti loro, purchè non ci vada mai di mezzo chi ha la sfortuna di trovarsi in qualche pericolosa traiettoria, e purtroppo succede.... 

Resposta  Missatge 4 de 6 del tema 
De: primaveraestate Enviat: 03/01/2012 18:15
Quand'ero piccola non si facevano, è un'usanza importata dal Sud. Mi divertono e piacciono molto i fuochi artificiali, i botti invece, pericolosi e nefasti non li ho mai capiti. Sono anche contraria però, al far sparire le tradizioni, dovrebbero solo permettere di fabbricare cose innocue, più colorate che rumorose, forse sbaglio perchè in casa mia non si sono mai fatti e non sono competente.

Resposta  Missatge 5 de 6 del tema 
De: Butterfy Enviat: 04/01/2012 12:18
Non c'è che dire...la tradizione dei botti  viene dal sud ed ha contagiato gran parte dell'Italia...Ma dico...intelligenza zero !!!...Lo vieti ???...Peggio si fà in Italia !!! Le tradizioni debbono continuare ma al limite della pericolosità,deve essere gioia e non ansia

Resposta  Missatge 6 de 6 del tema 
De: Principe Errante Enviat: 04/01/2012 16:41
Probabilmente presagendo tempi durissimi a venire più che l'intelligenza ha prevalso l'evasione,e come sempre succede in questi casi,con effetti tragici.
 


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