|
De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 05/01/2012 11:31 |
Sorpresa! Monti non paga l’Ici di uno stabile della Bocconi dal 2005
Chi
l’avrebbe detto. Mario Monti, colui che ha definito l’abolizione
dell’Ici “Un’anomalia tutta italiana” e ha provveduto subito a
reintrodurla estendendo anche alla prima casa la nuova imposta unica
sugli immobili (Imu) anticipata di due anni, sarebbe un evasore
eccellente dell’Ici.
Evidentemente non doveva essere così “anomala” l’abolizione, se egli
stesso da presidente della Bocconi ha provveduto ad auto-esentarsi dal
pagamento.
L’oggetto del contendere tra Mario Monti ed il Comune di Milano è uno
stabile per studenti fuori sede situato in via Spadolini 12/A. Un
palazzo che ospita la bellezza di 333 camere, per il quale la Bocconi
non ha pagato l’Ici dal 2005, esattamente 7 anni.
Il contenzioso è stato riaperto in questi giorni, perché il neo-sindaco
Giuliano Pisapia proprio non ci sta e vuole a tutti i costi che l’Ateneo
privato paghi quanto dovuto a Palazzo Marino.
Già nel 2008 il Comune aveva presentato un primo “avviso di
accertamento” con la richiesta di una somma non irrisoria: 104.000 euro.
L’inizio di una lunga serie di cartelle esattoriali che si sono
protratte fino ai nostri giorni, con l’attuale richiesta di ben 600.000
euro da parte della nuova amministrazione in carica targata Giuliano
Pisapia.
Il motivo per cui il neo-premier Mario Monti, fustigatore degli italiani
ed amante delle tasse, proprio non vuole corrispondere questa cifra è
presto detto: secondo il primo ministro e presidente della Bocconi
l’edificio farebbe parte degli immobili adibiti a sede “con finalità
istituzionali, assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche,
ricettive, culturali, ricreative e sportive”. Come i sindacati, insomma,
o le Onlus. Anche Mario Monti spera nel comma 1 dell’articolo 7 della
legge 504 del 1999, lo stesso che grazia la Cgil con le sue tremila sedi sparse per l’Italia.
Pisapia però sembrerebbe intenzionato a dare battaglia, come del resto
la precedente amministrazione targata Moratti, ritenendo l’affitto di
tali camere, il cui costo va ad aggiungersi alle già salatissime rette
universitarie che talvolta sfiorano la non banale cifra di 10.000 euro
all’anno, un’attività a scopo di lucro. Proprio per questo lo scorso 22
dicembre ha firmato l’incarico all’avvocatura comunale finalizzato ad
andare fino in fondo ed ottenere l’intero importo: 600.000 euro, di
questi tempi, alle casse comunali male non fanno.
Non c’è da biasimare il primo cittadino di Milano, anche perché gli
studenti della Bocconi che non possono permettersi i costi di un così
prestigioso pensionato affittano camere presso privati che invece con
ogni probabilità pagano regolarmente l’Ici.
A sostegno delle speranze di Monti c’è il fatto che la sede storica
della Bocconi in via Sarfatti è stata esentata dal pagamento
dell’imposta in virtù di una deroga regionale, ma secondo i legali di
Pisapia concedere tale esenzione anche al pensionato sarebbe una
forzatura della legge.
Ce la farà Monti a non pagare la tanto amata (da lui) Ici?
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 3 de 3
Siguiente
Último
|
|
E chissà quante altre non vengono fuori. Visto a Cortina cosa è successo? Incremento degli incassi del 400%!!!! |
|
|
|
...Naturalmente essendo in tempi di forte recessione dove il denaro totale cala e non cresce,per un incremento del 400% a Cortina D'Ampezzo corrisponde un decremento maggiore altrove...
|
|
|
|
|