Celentano fuori da Sanremo Lo scrive la Mori sul blog Ma la Rai smentisce tutto

Sono infatti loro a rivelare, in occasione della presentazione ufficiale della kermesse canora sanremese, che il 'Molleggiato' salirà sul palco dell'Ariston e - udite udite - darà il proprio compenso in beneficenza.

Certo, per avere Celentano la Rai sborserà una bella cifra (già nota, comunque): 350mila euro per una puntata, che saliranno a 700mila per eventuali due puntate, che infine potrebbero arrivare a 750mila qualora Adriano partecipasse a tre o a tutte le serate.

Si tratta, dicevamo, di somme importanti che il Molleggiato si impegna a non intascare perché desidera donare i soldi ad alcune famiglie italiane bisognose.

Gianmarco Mazzi spiega la modalità con cui il cantante farà la sua donazione. Celentano si è messo in contatto con i sindaci di sette città italiane - li chiama 'i magnifici sette' in quanto non sono politici 'di palazzo' e rappresentano tutti gli schieramenti - che sono Verona, Milano, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Cagliari, per chiedere loro di segnalargli i nomi di famiglie particolarmente bisognose a cui devolvere il suo compenso in beneficenza.

In conferenza stampa viene poi chiarito - con grande diligenza da parte dei vertici del Festival - in che modo saranno distribuiti i soldi. Nel caso il cachet percepito fosse di 350 mila euro, 100 mila andranno ad un ospedale gestito da Emergency e 250 mila a tredici famiglie; nel caso fosse di 700 o 750 mila euro, 200 mila euro andranno a due ospedali di Emergency e 500mila a 25 famiglie oppure 550 mila a 27 famiglie.

Inoltre, la donazione avverrà in forma privata alla presenza di Claudia Mori o di Morandi oppure di Mazzi.

E' il minimo che potesse fare, però che strana forma di beneficenza!.... scegliere alcune famiglie bisognose di 7 province non potrà che far scaturire polemiche, invidie etc, in quanto le famiglie con grossi problemi economici sono troppe e ognuna di esse potrebbe ritenere di avere i requisiti giusti. Poichè non si può accontentare tutti avrebbe fatto meglio a disporre diversamente e ad investire soprattutto nella sanità, nel sostegno agli anziani e ad iniziative che possono far comodo a tutti, meglio una goccia nel mare che niente, almeno io la penso così!