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De: lore luc (Mensaje original) |
Enviado: 13/02/2012 10:03 |
Costume
13/02/2012 - LA CURA VIRTUALE AI PROBLEMI QUOTIDIANI
Oggi mi sfogo in Rete
Tra i portali più cliccati Sfoghiamoci.com e zfog.it
Su Internet spopolano i siti dove esprimere rabbia e frustrazione. A frequentarli soprattutto donne C'è una sola regola: l'anonimato
alice castagneri
torino
Ci sono giornate in cui tutto va storto: il capo urla continuamente, il prof interroga senza sosta e la fidanzata decide di scappare con un altro. Ma arrabbiarsi non è la soluzione. L’ultima trovata, invece, è la “cura” online. Per evitare una gastrite cronica o la pressione alta, meglio frequentare i siti dove sfogarsi. Su questi portali si possono raccontare pensieri intimi e confessare segreti scomodi. Si clicca sul tasto “sfogati” e si lascia il messaggio.
I generi dello sfogo sono tanti quanti i peccati capitali. E tra ira, invidia, avarizia e lussuria, chi si vuole togliere un peso dallo stomaco non ha che l’imbarazzo della scelta. La sensazione che si prova ad esprimere ansie e frustrazioni è sicuramente liberatoria. Massy, ideatore di Sfoghiamoci.com, dice: «Questi siti nascono per gridare al mondo quello che non si ha il coraggio di dire alle persone che ci stanno vicino. Probabilmente confidarsi su Internet è più facile che condividere un problema con i familiari». «Gli sfoghi più popolari - aggiunge Massy - sono quelli contro i partner, le suocere e gli amici». Così c’è chi se la prende con vicini di casa, compagni di classe o amichette del cuore. E gli invidiosi non mancano mai. L’aspetto fisico diventa l’argomento principale. «Mi fanno rabbia le ragazze alte e magre. Io sono bassa e cicciottella, ma molto carina. E' destino, mia madre mi ha fatta così e non posso farci niente. A quelle belle voglio dire solo una frase: sicuramente vi mancherà qualcosa che ho io...», recita un post.
Sul Web dare un giudizio è quasi obbligatorio e le reazioni di chi legge sono le più diverse: alcuni esprimono solidarietà, altri criticano. «Forse ti manca la modestia», replica secco un post. Un’altra ribatte: «La bellezza è soggettiva, è tutta colpa della società che ci inculca questi ideali». Le riflessioni più pungenti, però, riguardano l’amore. Una fidanzata disperata scrive: «Non sopporto il mio compagno. Mi sta davvero antipatico, lo trovo presuntuoso e non vi nascondo che molte volte gli faccio i gestacci quando non mi guarda. Lo odio. Ho pensato di lasciarlo, ma forse dovrei imparare ad essere meno rigida». Immediata la polemica: «Se non lo tolleri è meglio chiudere la storia». Anche nella sfera intima spesso si creano tensioni: nel mirino genitori e fratelli. Ma nei post contro i parenti serpeggia, oltre alla rabbia, molta tristezza. Malinconico il messaggio di un giovane: «Mia madre mi vede come un delinquente e un buono a nulla. Ho le mie colpe senza ombra di dubbio, ma lei dov'era quando io ho iniziato a uscire per strada a nove anni, lei non c'era. Era troppo depressa e stanca per dire a suo figlio “bravo”».
In queste community c’è una sola regola: rispettare l’anonimato. E, naturalmente, non esagerare con gli insulti. «Abbiamo deciso – dice Massy- di permettere di mantenere segreta l’identità, ma con un minimo di controllo sui testi per evitare attacchi inutili». Il gentil sesso è il frequentatore più assiduo di questi “luoghi”. «Ci visitano – aggiunge il guru degli sfoghi - soprattutto donne (67%) tra i 18 e i 25 anni (31%) e tra i 35 e i 40 (29%). Di solito le adolescenti attaccano gli ex, quelle più adulte, invece, parlano di tradimento». Riempiono le pagine virtuali anche commenti sul mondo della scuola e del lavoro. Niccolò Brogi di Snaplive spiega: «Su zfog.it la maggior parte degli utenti sono ragazze del liceo o della scuola media. Gli adulti, generalmente uomini, postano per lo più frasi dove si lamentano del lavoro». Quindi, se perdete le staffe, fatelo in Rete.
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Che brutto se ci si isola così, vuol dire che non si ha nemmeno uno straccio di amico/amica con cui parlare nel reale! Una realtà pilotata secondo me questa del virtuale che esclude la socializzazione e ci incanala. Speriamo non mi succeda mai |
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Comunque é un atteggiamento noto sin dai primi tempi della rete,a ciascuno di noi,credo,é capitato d'imbattersi in personaggi che interagiscono esclusivamente per litigare ed offendere... |
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De: haiku04 |
Enviado: 28/02/2012 23:53 |
Vero, nei primi tempi delle chat ne ho lette di tutti i colori! Ma credo che la carta vincente sia proprio l'anonimato: ci si sfoga e si possono raccontare fatti intimi personali che non si oserebbe confidare agli amici (sapendo che poi i segreti raramente rimarrebbero tali! ) mentre così si può raccontare di tradimenti, fantasie malate, di tutto e di più, tanto chi ti conosce?.... penso sia questo il motivo del successo di questi siti. Però lo sfogo virtuale mi piace poco, ho sempre preferito decisamente il face to face... |
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Sono d'accordo...molto meglio il faccia a faccia e mai vergognarsi delle proprie azioni,se davvero ci si vuole sfogare.Il problema è che quelli che hanno "le cosiddette palle" per farlo,sono in pochi !!!...Dietro un monitor è tutto facile ma il face to face,come dici tu,è tutta un'altra cosa...ci vuole carattere |
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De: haiku04 |
Enviado: 01/03/2012 01:01 |
Sono proprio le cosidette palle che oggi mancano, ce ne fossero di più, tra la folla, le cose andrebbero meglio!!!!!! |
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