Fanno sorridere le ‘condizioni’ per cui il popolo No Tav dovrebbe ‘trattare’ con il Governo : vogliono che ‘smettiamo le violenze’ e che comunque ‘non si torna indietro’.
Strano concetto di violenza che usano i politici : dire pecorella al carabiniere è violenza, fare blocchi autostradali è violenza, sdraiarsi sul manto stradale è violenza, ma non lo è entrare in un bar spaccandone la vetrina, inseguire le persone fin dentro le case, sparare lacrimogeni nei giardini. Una cosa viene da pensare : il movimento sta dimostrando maturità e determinazione, che sotto un invasione militare non è semplice trovare.
Noi lo ribadiamo, vogliamo che si smetta questa assurdità, che la Valle è contraria, che la polizia torni a casa, che l’opera venga ripensata : fino ad allora, continueremo a fare tutto quello che facciamo da 22 anni a questa parte.
Pensi il Governo a quello che ha fatto e permesso : dopo un corteo di 75.000 persone si sono presentati 36 ore dopo in Val Clarea senza uno straccio di esproprio, e costringendo Luca a salire troppo in alto.
Su questo è giusto essere chiari, ed evitare ogni dubbio : che bisogno c’era di inseguirlo ? Perchè non lasciarlo su, farlo mettere in sicurezza, e aspettare che scendesse ?
E’ la necessità di schiacciare la ‘testa’ al movimento, mostrare i muscoli, far vedere che per i No Tav è ‘saltato il banco’, che non esiste regola democratica, che la polizia fa male anche alle nonne, la polizia politica incarcera anche l’amministratore e il barbiere.
Per quello ieri sera è stata una bella serata : non ci hanno fermato lunedì con Luca in condizioni gravi, non ci fermano facendo male ai nostri padri e madri, ai nostri affetti più cari, ai nostri e nostre compagni/e di vita. E con noi, si muove sempre di più tutta l’Italia dei movimenti.
La Cancellieri dichiara ‘Siamo vicini al punto di non ritorno’ : siamo d’accordo, ritirate le truppe, lasciateci vivere la nostra valle come vogliamo noi . Virano si dimetta dopo che ha preso in giro mezza italia parlando di valle pacificata : non è che adesso tutta la valle sia come ‘Portaborse’ Ferrentino. Noi non siamo in Vendita.
Ed è per quello che ci stupiamo dello ‘stupore’ dei giornalisti che vengono insultati e contestati : la colpa è anche loro, di un informazione che non tiene conto che siamo una Valle, 80 mila persone, che abbiamo fatto di tutto ad ogni livello, anche quello politico istituzionale, con un Presidente della Comunità Montana No Tav come Sandro (dopo che Ferrentino è stato sfiduciato), che non ci è rimasto altro che lottare, mettere in gioco i nostri corpi, il nostro fiato in montagna, la nostra schiena trascinata in autostrada, le nostre teste sotto i colpi dei manganelli, i nostri polmoni ai loro lacrimogeni vietati anche in tempi di guerra. Quando venite a parlarci, non trovate persone che si buttano per farsi vedere dalle telecamere e dire ‘Ciao Mamma’, ma persone determinate, e a volte anche stanche o ferite: se mostrerete il rispetto che ci è dovuto, troverete il rispetto che cercate.
NO TAV FINO ALLA VITTORIA ! FORZA LUCA !