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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 19/03/2012 06:07 |
LA VOCE da Lipika
L'acqua che cade dal cielo sotto forma di pioggia si unisce alla terra, ma non si sa da dove provenga. Anche con le donne è così: vengono da un luogo sconosciuto per essere prigioniere su questa terra. All'interno di questi limiti si consuma tutta la loro esistenza, le loro parole, i loro dolori e le loro inquietudini. Ed è per questo che si celano il volto con un velo, ai polsi hanno bracciali e le loro abitazioni sono ben custodite. Esse sono le regine del limite. Nel quartiere in cui abito è venuta a vivere una ragazza simile a un sorriso scherzoso, sempre preda dell'irrequietezza: sua madre, quando s'arrabbia, la chiama «birbante», suo padre scherzosamente le ha dato il nomignolo di «pazzerella». Lei è come l'acqua rapida di un ruscello: salta e si prende gioco di ogni dovere. La sua vitalità la fa simile alla foglia sulla cima di un albero di bambù: trema incessantemente al minimo soffio di vento.
Oggi ho visto quella fanciulla indomabile appoggiata alla ringhiera della veranda, immobile, silenziosa, ferma come l'arcobaleno dopo la tempesta. Proprio come un uccello bagnato dalla pioggia, che si riposi su un ramo di tamàl.(*) Non l'ho veduta mai così serena. Come un fiume che raffreni improvvisamente il suo corso e si trasformi in lago. Rabindranath Tagore
BUONA GIORNATA E BUONA FESTA DEL PAPA' Annamaria
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Mi piace riportare le frasi di una bloggista,che mi hanno emozionato e in esse ho percepito i miei stessi penseri...
Serenità è quando riesci a guardare il mondo racchiuso in una bolla, ne vedi quelle trasparenze che mai avresti immaginato e senti quel catartico sollievo che regala un sano distacco dalle effimere chiacchiere rese ancor più banali da forzature inutili. E l'anima riattraversando gli eventi che scorrono come in una favola ne decifra i grumi e sciogliendoli si recupera.
Nel candido bianco di un foglio, dove non son riuscita a scrivere, ho ritrovato i colori della mia anima, ho accarezzato gli spazi vuoti con i palpiti del cuore e ne ho sentito le emozioni che nessuna penna potrebbe descrivere... in un foglio bianco c'è tutto il non detto se i tuoi occhi riescono a vedere oltre le parole i paesaggi della mia anima.
L'anima trasparente è come un velo di leggerissima seta. Basta poco a strapparla, una parola... una mancata parola, uno sguardo... uno sguardo mancato, un sorriso... un sorriso mancato, e i graffi inesorabilmente tracciano solchi profondi!
C'è un momento nella vita in cui ti senti padrone del mondo ed è quando sei in pace con te stesso, quando riesci a sentire il tuo cuore e ne percepisci le semplici emozioni, e rispecchiandoti nella tua anima ti riconosci. Mena Lamp
BUONA GIORNATA
Annamaria |
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L'albero dei problemi
Un falegname che avevo chiamato perchè mi aiutasse a riparare una vecchia fattoria, aveva appena finito un primo giorno molto duro di lavoro. La sua motosega elettrica si era rovinata e gli aveva fatto perdere un’ora di lavoro e poi il suo vecchio camion non volle più partire. Intanto che lo conducevo a casa, si sedette in silenzio. E appena giunti, mi invitò a conoscere la sua famiglia. Mentre ci dirigevamo verso la porta, si fermò un momento davanti ad un piccolo albero, toccando le punte dei rami con tutte e due le mani. Quando si aprì la porta, ci fu una sorprendente trasformazione. Il suo viso abbronzato era pieno di sorrisi. Abbracciò i suoi due figli piccoli e diede un bacio alla sua sposa. Poi mi accompagnò alla macchina. Quando passammo vicino all’ albero, mi sentii incuriosito e gli chiesi cosa significasse quello che l’avevo visto fare poco prima. "Oh, questo è il mio albero dei problemi", rispose. “So che non posso evitare di avere problemi sul lavoro, ma una cosa è sicura: i problemi non sono della mia casa, né della mia sposa, né tanto meno dei miei figli. Così che semplicemente li appendo all’albero ogni sera quando arrivo a casa. Poi al mattino li prendo di nuovo”. “Ma il bello", disse sorridendo, “è che quando esco la mattina a prenderli, non ce ne sono tanti come quelli che mi sembrava di aver appeso la sera precedente”.
PENSA QUESTO E FARAI FELICI GLI ALTRI E SOPRATTUTTO TE STESSO
BUON POMERIGGIO Annamaria
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Ogni giorno......... la mancanza del buon senso di pace porta continuamente alla lotta ; e la lotta porta continuamente altra lotta. E la distruzione porterà continuamente distruzione, poiché ogni lotta provoca ulteriore aggressività. Ogni distruzione porta nuova sofferenza e dalla sofferenza si sviluppa nuovamente aggressività. Ma non sarebbe ora di finirla??!!!...... Ma perche' non sappiamo vivere serenamente e in pace??!!!.....
BUONA GIORNATA
Annamaria
Avevo otto anni e attraverso i vetri di una finestra, guardavo al mondo con fiducia e, con entusiasmo speravo nel futuro, sognavo giorni gioiosi, e d'allegria si riempiva il mio cuore. Il mondo era un prato fiorito e l'umanità cantava odi di pace, nel sogno tutti eravamo fratelli.
Vedevo gli uomini aiutarsi nelle fatiche, gioire nelle feste, amarsi senza limiti d'età e razza, non vi era violenza, ne ramo sociale tutti eravamo uguali. Vedevo giovani giocare con gli anziani, e arricchirsi delle loro esperienze di una vita già vissuta, li vedevo mano nella mano attraversare strade senza confini. Assaporavo l'aria che odorava di fiori, mi sdraiavo al sole e i suoi raggi mi accarezzavano, il cielo mi sorrideva tutto era pacifico e gioioso intorno a me.
Ero adolescente, il mio corpo assumeva forme diverse, e dissi a me stessa "Sto crescendo e il mio corpo sta cambiando, anche il mondo quando sarò adulta sarà migliore." Ho ventisette anni, mi affaccio dal balcone della mia cucina e guardo il mondo, con grande amarezza mi accorgo che è diverso da come lo sognavo, niente è cambiato in meglio ma in peggio.
Non vi sono prati fioriti ma tanti edifici, l'aria non odora di fiori ma d'inquinamento, gli uomini non sono fratelli, ma nemici. Non c'è pace ma guerra, non c'è gioia ma tristezza, non c'è amore ma morte. Non vedo giovani giocare con gli anziani, ma vedo glia anziani giocare con la loro immensa solitudine, non vedo gli uomini aiutarsi a vicenda, se non c'è di mezzo il "Dio" denaro. Vedo tanta arroganza e prepotenza, molta ipocrisia e cattiveria, vedo un uomo uccidere il proprio fratello, vedo discriminare persone la cui colpa è di avere un diverso colore di pelle.
Vedo tante cose negative, ma la mia speranza non riesce a morire, spero ancora in un mondo migliore, non solo per me, ma per le generazioni di oggi e di domani. E quando avrò ottantanni, auspicando di arrivarci, guarderò il mondo dietro i vetri di una finestra e, dirò a me stessa" Ci sarà un mondo migliore più in là quando non ci sarò più" Angela Nicosia
PER UN MONDO MIGLIORE Annamaria
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Grande non è colui che dice "occhio per occhio, dente per dente". Grande è colui che è capace di convertire il male in bene, colui che trasforma in positivo . Il primo atteggiamento è da tutti , il secondo da pochi. Questo non vuol dire che bisogna essere buonisti in ogni circostanza. Per fare un esempio estremo si può dire che probabilmente i metodi di Gandhi non potevano essere utilizzati contro Hitler, e a volte essere buoni ad ogni costo produce effetti negativi, quando certi gesti non vengono compresi. Ma a volte un gesto buono può produrre degli effetti positivi, e in questi casi bisogna sforzarsi di agire come suggerisce la razionalità.
Cambiare il mondo è difficilissimo, anche sforzarsi di cambiarlo è difficile, ma è un obiettivo elevato.
A volte ci si chiede anche se con il passare dei secoli le cose siano migliorate, oppure no. E' una domanda difficile, però possiamo considerare che forse diecimila anni fa il concetto di fratellanza, l'idea di fare del bene, di migliorare il mondo, non erano nella testa di nessuno. Ora non solo queste idee sono nella testa di alcuni, ma addirittura sembra esserci una ampia condivisione di questi concetti.
Questo, forse, può darci qualche speranza
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Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.
(O.Fallaci)
Siete mai stati risuscitati ? Nessuno vi ha mai parlato, perdonato, amato, tanto da farvi rinascere ? Non avete mai assistito, sperimentato la potenza della vita che scaturisce da un sorriso, da un perdono, dall'accogliere qualcuno da una vera comunità? Come si può credere a una resurrezione futura se non avete fatto l'esperienza di una resurrezione immediata ? Come si può credere che l'amore sia più forte della morte se non vi ha reso viventi, se non vi ha risuscitato dai morti ?
Louis Evely
BUONA GIORNATA
Annamaria
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Sogno Infinito
Nell'istante di un attimo Il calore infiamma il pensiero di passioni sopite La realtà consuma veloce le persone passano parlano e ridono Figuranti da villaggio Tutto scivola via unica emozione Il ricordo di te Come fonte di vita. Anonimo
BUONA GIORNATA Annamaria |
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..........E come potrete elevarvi al di sopra dei giorni e delle notti se non spezzerete le catene che voi stessi,
all'alba della vostra comprensione, avete legato attorno al vostro mezzogiorno? Cio' che voi chiamate liberta' e' in verita' la piu' forte di queste catene, sebbene i suoi anelli scintillano nel sole e abbaglino gli occhi...........
K.Gibran
BUON GIORNO
Annamaria |
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“A volte si arriva a credere che il mondo tutto sia un’aggregazione di gente banale, noiosa, superficiale, poco interessante… e ci si chiede “io che c’entro in tutto questo? Perchè il dolore del mondo me lo sento scorrere nelle vene mentre alla stragrande maggioranza delle persone scivola addosso come fosse invisibile?”, poi succede: s’incontrano le eccezioni, ci s’incrocia con qualcuno che la pensa come noi, e si apre davanti ai nostri occhi un’orizzonte nuovo, ci si sente meno aleni, e meno soli… ci si rimbocca allora le maniche e si prova, per quanto piccola possa essere l’opera di un solo uomo, a cambiare il mondo. ….”
A.Vanligt, Pensieri avvolti da un filo rosso
BUON POMERIGGIO
Annamaria
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C'era una volta un vecchio che non era mai stato giovane.In tutta la sua vita, in realtà, non aveva mai imparato a vivere. E non avendo imparato a vivere non riusciva neppure a morire.Non aveva speranze né turbamenti; non sapeva né piangere né sorridere.Tutto ciò che succedeva nel mondo non lo addolorava e neppure lo stupiva.Passava le sue giornate oziando sulla soglia della sua capanna, senza degnare di uno sguardo il cielo l'immenso cristallo azzurro che, anche per lui, il Signore ogni giorno puliva con la soffice bambagia delle nuvole.Qualche viandante lo interrogava. Era così carico d'anni che la gente lo credeva molto saggio e cercava di far tesoro della sua secolare esperienza."Che cosa dobbiamo fare per raggiungere la felicità?" chiedevano i giovani."La felicità è un'invenzione degli stupidi" rispondeva il vecchio.Passavano uomini dall'animo nobile, desiderosi di rendersi utili al prossimo."In che modo possiamo sacrificarci per aiutare i nostri fratelli?" chiedevano."Chi si sacrifica per l'umanità è un pazzo" rispondeva il vecchio, con un ghigno sinistro."Come possiamo indirizzare i nostri figli sulla via del bene?" gli domandavano i genitori. "I figli sono serpenti" rispondeva il vecchio. "Da essi ci si possono aspettare solo morsi velenosi".Anche gli artisti e i poeti si recavano a consultare il vecchio che tutti credevano saggio. "Insegnaci ad esprimere i sentimenti che abbiamo nell'anima" gli dicevano."Fareste meglio a tacere" brontolava il vecchio.Poco alla volta, le sue idee maligne e tristi influenzarono il mondo. Dal suo angolo squallido, dove non crescevano fiori e non cantavano uccelli, Pessimismo (perché questo era il nome del vecchio malvagio) faceva giungere un vento gelido sulla bontà, l'amore, la generosità che, investite da quel soffio mortifero, appassivano e seccavano.Tutto questo dispiacque molto al Signore, che decise di rimediare. Chiamò un bambino e gli disse: "Va' a dare un bacio a quel povero vecchio".Il bambino obbedì. Circondò con le sue braccia tenere e paffute il collo del vecchio e gli stampò un bacio umido e rumoroso sulla faccia rugosa.Per la prima volta il vecchio si stupì. I suoi occhi torbidi divennero di colpo limpidi. Perché nessuno lo aveva mai baciato. Così aprì gli occhi alla vita e poi morì, sorridendo.
A volte, davvero, basta un bacio. Un "Ti voglio bene", anche solo sussurrato. Un timido "Grazie". Un apprezzamento sincero. È così facile far felice un altro. Allora, perché non lo facciamo?
BUONA GIORNATA
Annamaria
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