Dopo molti anni dall'abbandono, l'autore ritorna alla casa paterna mentre nei campi il vento fa ondeggiare le spighe di grano e dai pioppi cadono lentamente i fiocchi di lanugine, come neve di primavera. Nella casa gli oggetti, le stanze, i silenzi lo conducono in un viaggio a ritroso nel tempo attraverso paesaggi e persone con le loro storie e i loro sguardi. Nel pomeriggio, la madre era solita invitare le amiche che rimanevano a parlare per lunghe ore narrando fatti accaduti nella terra di Versilia. I racconti avevano quasi sempre come protagoniste figure femminili da cui prendono vita i ricordi e rivivono creature indimenticabili che l'autore ha talvolta già descritto nei suoi libri. Ogni donna si racconta con un filo di voce e introduce il lettore in un universo carico di mistero: sono creature che hanno la capacità di donarsi e amare in silenzio senza chiedere niente in cambio. Donne coraggiose, determinate, forti di una grande fede in Dio, in se stesse, nei veri valori della vita. In ciascuna si può ritrovare l'amica, la sorella, la moglie, la madre e in loro rifugiarsi, identificarsi, per sentire che non si è soli quando tutto sembra perduto. Ogni volta che siamo stanchi e sfiduciati è dolce sapere che queste creature esistono, per sostenerci, per aiutarci in silenzio a cancellare i lividi dall'anima. L'amore e l'energia che sanno trasmettere valgono mille soli, mille lune, mille stelle. Attraverso i ricordi suscitati dal ritorno alla casa paterna, emerge la donna in tutta la sua completezza, nella sua armonia, nel suo equilibrio, nella sua risolutezza e anche nella sua fragilità che sa trasformarsi in forza granitica se qualcuno la chiama, se ha bisogno di lei. L'autore ha composto un canto d'amore, accompagnato dalle più belle poesie del mondo, dedicato a donne lontane dalla folla, dal successo, anonime, esemplari e piene di luce. |