Strade e cortili imbanditi
Torna la festa dei vicini
La parola d'ordine della Festa dei Vicini è incontro tra culture
Domani convivialità
all’aperto contro isolamento
e individualismo
ANDREA CIATTAGLIA
torino
Karaoke, aperitivi, book crossing, cene etniche,
tombolate, spettacoli musicali, grigliate e tornei sportivi. Torna la
Festa dei Vicini ad animare i condomini torinesi per contrastare
l’isolamento e l’individualismo della vita cittadina.
Da Parigi a Torino La
manifestazione, nata a Parigi nel 1999, coinvolgerà quasi 720 città in
tutto il mondo per un totale di dieci milioni di cittadini nella VII
edizione della Giornata Europea della Festa dei Vicini. Sotto la Mole il
clou dell’appuntamento sarà domani, ma già oggi qualche cortile e
associazione – Cascina Roccafranca, Asl 2, Acmos – anticiperà la festa;
oltre sessanta appuntamenti aperti al pubblico faranno da snodi di una
rete di conoscenza e solidarietà che, è l’intento degli organizzatori,
vada oltre l’occasione gioviale per trasformarsi nella base di un
tessuto sociale più ricco. Un assaggio della manifestazione è arrivato
il 28 maggio scorso al complesso di housing sociale di via Ivrea, dove
l’iniziativa «Indovina chi viene a cena?» a cura della Rete italiana di
cultura popolare ha registrato il tutto esaurito.
In crescita «Ogni
anno aumentano le adesioni alle iniziative della giornata. Oltre alle
associazioni, da sempre molto attive è in costante crescita il numero di
cittadini che organizza momenti conviviali». Parola di Ilda Curti,
assessore comunale con delega ai progetti di rigenerazione urbana e
qualità della vita, che aggiunge: «La partecipazione dei condomini
testimonia che la gente ha voglia di divertirsi in compagnia». San
Salvario, punta di diamante del settore, conta tre iniziative spontanee
su quattro totali. In Circoscrizione 9, invece, l’esperienza del
condominio che anima la festa è ormai rodata in via Giordano Bruno, dove
i due stabili di fianco al Parco d’arte vivente, 400 inquilini, sono
alla quinta partecipazione all’iniziativa. In via Cavalcanti 6, Madonna
del Pilone, dalle 16 la merenda curata dai condomini sarà servita su una
tavola imbandita ad «imballaggio zero», ecosostenibile, con
l’accompagnamento della musica dal vivo. E poi ci sono «gli abitanti
delle case popolari – ricorda Elvi Rossi, presidente dell’Agenzia
territoriale per la casa -. Fin dalle prime edizioni, sono loro i
protagonisti più attivi della Festa dei Vicini, migliaia di condomini
che si prendono cura dell’ambiente in cui vivono».
Periferie e integrazione La
parola d’ordine di Festa dei Vicini nelle periferie è incontro tra
culture. Per rendersene conto basta scorrere l’elenco delle iniziative
(quello completo è all’indirizzo comune.torino.it/festadeivicini). Ad
organizzare i momenti di condivisione a base di piatti tipici, danze e
spettacoli saranno le associazioni, da quelle di lingua e cultura
straniere alle educative di strada, dai cittadini dei contratti di
quartiere alle polisportive.
I più attivi La
palma della Circoscrizione più attiva va alla Sei, con undici
iniziative. A Falchera gli inquilini Rom delle case popolari cucineranno
carne alla griglia per i vicini di casa, mentre in piazza Astengo è
previsto un lungo pomeriggio di animazione gestito dal FalkLab con
tornei di calcetto, ping pong e carte. A San Salvario, per l’occasione,
ritorna Senza Moneta il mercato dello scambio senza denaro e sarà
inaugurata la prima rastrelliera per biciclette fatta con materiale di
recupero del progetto Ri.Nuovi dell’associazione ManaManà.
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