Perché i farmaci equivalenti costano meno?
Il prezzo inferiore dell'equivalente rispetto all'originale è dovuto al fatto che l'industria che lo produce, non avendo dovuto affrontare i costi della ricerca, ha spese molto più basse. Ma proprio per il loro prezzo più basso i farmaci equivalenti producono un risparmio che potrà, in buona parte, essere riconvertito in vantaggio economico per lo Stato, perché possono garantire un maggior accesso alle cure.
Con la Legge 149/2005 si è definita in maniera inequivocabile la possibilità di sostituire il medicinale in farmacia con un equivalente di prezzo più basso anche per la fascia C, mostrando attenzione non solo per i conti del Sistema Sanitario Nazionale ma anche alla spesa dei cittadini.
Di conseguenza, è profondamente sbagliato stabilire tra farmaco equivalente e specialità lo stesso rapporto che c'è, per esempio, tra i biscotti dell'hard discount e quelli di marca. Mentre per ottenere un prezzo inferiore il produttore di biscotti può agire scegliendo ingredienti meno pregiati, o una lavorazione più semplice, e quindi variare la resa finale, il produttore di farmaci equivalenti deve fornire per legge un farmaco equivalente al corrispondente di marca per qualità, efficacia e sicurezza.
Il farmaco equivalente oggi rappresenta un bene prezioso per tutti: per il singolo individuo, per le famiglie, per la collettività e per il Sistema Sanitario Nazionale. Scegliere il farmaco equivalente vuol dire rendere sostenibile la spesa farmaceutica e garantire al Sistema Sanitario Nazionale più risorse per garantire l’accesso a terapie costose e innovative.