Lo beviamo per svegliarci la mattina, per non addormentarci sul divano la sera, e per piacere durante l’arco della giornata. Magari con la paura che non faccia male. Ma il caffè male non fa. Anzi. Qualche tazzina al giorno toglierebbe il medico di torno.
Lo studio - A dimostrarlo è uno studio di Neal Freeman (Division Cancer of Epidemiology and Genetics, National Institutes of Health, Department of Health and Human Services, Usa) pubblicato sul New England Journal of Medicine: bere molto caffè non aumenta il rischio di decesso. Va nello specifico il professor Amleto D’Amicis, vicepresidente della Società italiana di Nutrizione umana e membro del Comitato scientifico per gli studi sul caffè. “Questo è il primo studio che dice che più caffè si consuma minore il rischio di morte”.
Il numero di tazzine - Sono infatti stati intervistati 229.119 uomini e 173.141 donne fra i 50 e i 71 anni, registrando le cause di morte dei 52.515 soggetti deceduti tra il 1995 e il 2008. Il risultato è stato che nei soggetti sani, all’aumentare del consumo di caffè diminuiva la mortalità totale. In particolare negli uomini la mortalità diminuiva dell’1% in chi beveva meno di una tazza di di caffè al giorno, del 6% in chi ne beveva una e del 10% in chi beveva due o più tazze al giorno.
Nelle donne non vi era protezione per un consumo di meno di una tazza, una protezione del 5% per una tazza e del 14-15% per due o più tazze di caffè al giorno. Per consumi più elevati la protezione non aumentava. Cosa interessante e poco nota finora è anche che risultati assolutamente sovrapponibili sono stati ottenuti con il decaffeinato. Ma questo non significa che si possa esagerare. Per stare bene e in salute bastano 3-4 tazzine al giorno.