Ancora una volta Matteo, Matteo Armellini, morto ammazzato dallo sbriciolarsi del palcoscenico che stava contribuendo a costruire, pochi mesi fa. Di lui abbiamo parlato tante volte su questo blog, perché la morte sul lavoro m’ha sempre lasciato attonita, figuriamoci quella di chi condivideva i corridoi e le ricreazioni, il cortile e i sogni d’adolescenza. Matteo era un ragno da palcoscenico, un ragazzo esperto e innamorato del suo lavoro, che non ha avuto il minimo scampo, in quel turno di notte a Reggio Calabria, in preparazione dello show di Laura Pausini. Matteo è di nuovo sulle bacheche dei social network, perché la sua mamma ha appena ricevuto dall’Inail un assegno, che come dicitura riporta “pratica di infortunio o malattia professionale”… e la somma è di 1936,80 €. “E pensare che proprio i cantanti raccontano la vita della gente comune e invece alla fine non sanno neanche tutto ciò che ruota dietro lo showbiz live, l’unica certezza fino ad adesso è che la vita di mio figlio non vale neanche duemila euro”, ha detto sua madre. CHE NESSUNO SI SENTA ASSOLTO DA QUESTE MORTI, NESSUN CANTANTE, NESSUN ARTISTA, NESSUN ORGANIZZATORE DI EVENTI, NESSUN PADRONCINO… |