Ci tenevo a farvi leggere la lettera che ho ricevuto da parte di un Agente del reparto mobile di nome Stefano.
Ciao
Andrea, premetto che ho letto solo il tuo post ma nn tutti i commenti, io sono un operatore di Reparto Mobile e tutti i giorni sono per strada in giro per l'italia a vivere sulla mia pelle queste situazioni.
Premetto che a Torino ieri nn c'ero ma ho visto decine di video su inter
...
net e mi sono documentato: a prescindere dalle motivazioni che possono essere giuste o sbagliate, ricordiamoci che per la legge italiana una manifestazione NON AUTORIZZATA può essere sciolta, inoltre se il corteo non autorizzato pretende di fare un percorso che non può fare, gli viene sbarrata la strada, intimato e ordinato di tornare indietro e oltre a non eseguire questi ordini vengono attaccati i colleghi con lanci di oggetti tra cui bottiglie di vetro e gavettoni di vernice, sempre per la legge italiana si può far sciogliere la manifestazione in maniera COATTA.
Detto questo io non amo la violenza e non cerco scariche di adrenalina con gli scontri, a casa ho una famiglia che mi aspetta e preferirei rivederli ogni giorno tutto di un pezzo, ma ricordiamoci che le regole esistono per tutti e che non si può pretendere di avere ragione a priori!
Nei video si vedono ma soprattutto si sentono i cocci delle bottiglie che si infrangono vicino e addosso ai colleghi...
Inoltre aggiungo solo una cosa: se in mezzo ad un corteo di centinaia di persone, che comunque marciano travisate con caschi e sciarpe, coperte da striscioni e quant'altro, ci sono anche dei minorenni, a meno che non siano palesemente piccoli, bambini, la loro età viene accertata solo durante il fermo di identificazione.
Se vengono "caricati" in mezzo a tutti gli altri non è colpa di nessuno se non la loro per essere stati ed aver scelto di stare in mezzo un gruppo di persone che ha deciso di attaccare la polizia sapendo quali rischi ne conseguono...
Finisco col dire che per me tutti possono manifestare e per qualsiasi motivo, ma che attaccare noi che siamo li a fare il nostro lavoro, non serve a niente (perchè ai potenti non frega nulla se noi muoriamo per le strade, e noi, non abbiamo potere decisionale per le sorti del paese).
Stefano.