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De: Enzo Claudio (Mensaje original) |
Enviado: 29/11/2009 08:44 |
Domenica 29 Novembre
San Francesco Antonio Fasani
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Lucera, 6 agosto 1681 - Lucera, 29 novembre 1742
Ancor giovane fu accolto tra i Minori Conventuali. Si distinse subito per la sua vita integerrima e fu esempio di austerità e zelo sacerdotale. Eletto Ministro Provinciale promosse le regolare disciplina in tutta la Provincia. Propagò la devozione alla Vergine Immacolata, e per circa 40 anni si rese famoso nelle Puglie per la sua ardente parola e per la grande carità verso i poveri, gli orfani e i carcerati. Fu canonizzato da Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986.
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Altri Santi del giorno
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Venerdì 19 Febbraio
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Piacenza, ca. 1290 - Noto (Siracusa), 19 febbraio 1351
Soldato di ventura e cacciatore, provocò un incendio per snidare la selvaggina, devastando raccolti e casolari. Un innocente fu condannato a morte e Corrado si denunciò spontaneamente ripagando tutti e riducendosi in povertà. Sua moglie entrò nel convento di Santa Chiara ed egli scelse il Terz'Ordine Francescano di Calendasco. Da lì, spostandosi di convento in convento, arrivò a Noto in Sicilia. Abitò una cella prreso la Chiesa del Crocifisso, poi, per poter sfuggire alla gente e potersi dedicare ala preghiera, si rifugiò in una grotta.
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Altri Santi del giorno
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Sabato 20 Febbraio
Sant' Eleuterio di Tournai, Vescovo | |
456 - 531
Fu vescovo di Tournai, in Belgio, e gli toccò un compito difficilissimo, poiché le Gallie erano in quel periodo terra di conquista e scontri tra popoli barbari. Burgundi e Visigoti si erano sì convertiti al cristianesimo, ma erano divenuti ariani. Eleuterio, sulla cui attività non ci sono dati storici certi, contribuì all'evangelizzazione di Clodoveo e dei Franchi. Ma l'onore della conversione di quel popolo, nel 506, toccò a san Remigio. Di Eleuterio resta l'urna funeraria nella cattedrale di Tournai.
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Altri Santi del giorno
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Domenica 21 Febbraio
San Pier Damiani, vescovo e dottore della Chiesa | |
Ravenna, 1007 - Faenza, 22 febbraio 1072
Uomo di aspra penitenza e di prolungata preghiera, uscì dall'amata solitudine contemplativa di Fonte Avellana, accettando d'essere vescovo e cardinale per meglio promuovere la purificazione e il rinnovamento della Chiesa afflitta da gravi abusi. E' autore di importanti scritti liturgici, teologici e morali.
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Altri Santi del giorno
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Lunedì 22 Febbraio
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La celebrazione odierna con il simbolo della cattedra pone in rilievo la missione di maestro e di pastore conferita da Cristo a Pietro, da lui costituito, nella sua persona e in quella dei successori, principio e fondamento visibile dell'unità della Chiesa.
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Altri Santi del giorno
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Martedì 23 Febbraio
San Policarpo, vescovo e martire | |
Discepolo dell'evangelista Giovanni, fu vescovo di Smirne (attuale Izmir, Turchia), dove accolse sant'Ignazio avviato a Roma per il martirio. Trattò con Papa Aniceto sulla data della Pasqua. All'età di ottantasei anni coronò la sua vita con il martirio. Il racconto che attesta la sua passione è il più antico documento sul culto dei martiri. La sua preghiera sul rogo della immolazione finale è un prolungamento della liturgia eucaristica.
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Mercoledì 24 Febbraio
San Sergio di Cesarea, Martire | |
S. Sergio, martire di Cesarea di Cappadocia, quasi ignorato dalle fonti agiografiche greche e bizantine, ha avuto una certa popolarità in Occidente, grazie a una Passio latina che ci descrive così il suo martirio: durante le celebrazioni annuali in onore di Giove, all'epoca dell'imperatore Diocleziano, il governatore dell'Armenia e della Cappadocia, Sapricio, trovandosi a Cesarea, ordinò che fossero convocati davanti al tempio pagano tutti i cristiani della città per costringerli a rendere il culto a Giove. |
Altri Santi del giorno
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Giovedì 25 Febbraio
Santa Valburga (Valpurga), Badessa di Heidenheim | |
Devonshire, Wessex, Inghilterra, 710 c. - Heidenheim, Germania, 25 febbraio 779
Di lei si sa che visse nel secolo VIII, di stirpe inglese, Valburga era sorella dei santi Villibaldo e Vunibaldo, faceva parte del gruppo di monache e monaci che aiutarono s. Bonifacio (680-755) ad evangelizzare la Germania. Era monaca nel monastero di Wimborne (Dorset) e dopo due anni divenne badessa delle monache del doppio monastero, istituito da suo fratello Villibaldo ad Heidenheim, mentre l'altro fratello Vunibaldo guidava il ramo maschile. Alla morte di Vunibaldo, prese lei la direzione dell'intera istituzione, rimanendo badessa per tutta la vita.
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Altri Santi del giorno
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San Gerlando di Agrigento Vescovo
25 febbraio
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Al vescovo Gerlando si deve la riorganizzazione della diocesi di Agrigento dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall'829 al 1086. Secondo alcuni studiosi Gerlando era nativo di Besançon e fu nominato primicerio della «Schola cantorum» della chiesa di Mileto (Catanzaro) dal gran conte di Sicilia Ruggero I degli Altavilla. Dopo la riconquista di Agrigento dall'occupazione araba e il ristabilimento della gerarchia ecclesiastica nell'isola, Gerlando fu nominato dallo stesso conte, vescovo della città nel 1088. Venne consacrato a Roma da papa Urbano II. La sua opera di riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento, che oggi lo venera come patrono, lo portò in sei anni a costruire l'episcopio e la cattedrale, dedicati alla Madonna e a san Giacomo. A lui si deve la fortificazione del castello di Agrigento, che allora si chiamava Girgenti dal precedente nome arabo «Gergent». Partecipò al convegno di Mazara del 1098 e battezzò il signore arabo Chamud, chiamato poi Ruggero Achmet. Morì il 25 febbraio 1100. (Avvenire)
Martirologio Romano: Ad Agrigento, san Gerlando, vescovo, che riordinò la sua Chiesa liberata dal potere dei Saraceni.
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Qualche studioso lo dice nativo di Besançon, appartenente alla popolazione celtica ‘allobroga’ e parente del gran conte di Sicilia Ruggero I degli Altavilla (†1101), fu uomo di grande carità, erudito nelle sacre discipline. Nominato da Ruggero primicerio della ‘Schola cantorum’ della chiesa di Mileto (Catanzaro), dopo la riconquista di Agrigento (1086) dall’occupazione araba e il ristabilimento della gerarchia ecclesiastica nell’isola, fu nominato dallo stesso conte, vescovo della città nel 1088 (la bolla di conferma pontificia è del 1098), venendo consacrato a Roma dallo stesso papa Urbano II. Nel suo viaggio di ritorno, passando per Bagnara in provincia di Reggio Calabria, predisse al priore del locale monastero Drogone che sarebbe stato suo successore. Ritornato ad Agrigento, Gerlando si adoperò alla riorganizzazione della diocesi, che dopo l’occupazione musulmana durata dall’829 al 1086, contava ben pochi cristiani e in sei anni edificò l’episcopio e la cattedrale che dedicò alla Madonna e a S. Giacomo; fortificò il castello di Agrigento, nome assunto dalla città nel 1927, ma che allora si chiamava Girgenti dal nome messo dagli arabi ‘Gergent’. Sappiamo inoltre che partecipò al convegno di Mazara del 1098 in cui il gran conte Ruggero I e i vescovi della Sicilia si accordarono per la ripartizione delle decime; a lui si dà il merito di aver battezzato e evidentemente convertito, il signore arabo Chamud, chiamato poi Ruggero Achmet. Gerlando dopo dodici anni di episcopato, morì il 25 febbraio 1100; le sue reliquie ebbero varie ricognizioni e traslazioni ad opera dei vescovi agrigentini nel 1159 e 1264. Il vescovo Giovanni Oroczo de Covarruvios, nel 1598, ordinò in onore del santo patrono della città, delle solenni feste, rimaste famose negli annali storici agrigentini, vi parteciparono fra l’altro ben 8640 confratelli di 29 confraternite, tutti in divisa propria, oltre a tutto il clero secolare e regolare della diocesi. L’ultima traslazione delle reliquie è del 1630, esse poste in una magnifica arca d’argento sbalzato, furono sistemate nella cappella della cattedrale dove sono tuttora. Una volta la festa della traslazione era celebrata con grande solennità e partecipazione di tutta la diocesi, oggi il culto esterno è alquanto ridotto.
Autore: Antonio Borrelli
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Venerdì 26 Febbraio
Santa Paola Montal, Religiosa | |
Arenys de Mar, Barcellona, Spagna, 11 ottobre 1799 - Olesa di Montserrat, 26 febbraio 1889
Il suo motto era «Piedad y letras». Il nome da religiosa di questa santa spagnola fu Paola di san Giuseppe Calasanzio. L'incontro con il carisma degli Scolopi, nel 1837, diede infatti una svolta alla sua attività di educatrice, che già aveva fondato due scuole: a Figueras (Gerona) e ad Arenys de Mar (Barcellona), dove era nata nel 1799. A Sabadell (Barcellona) questi istituti confluirono nelle Scuole Pie. Nel 1847 fece la professione religiosa come Figlia di Maria Scolopia insieme a tre compagne. Con la nuova congregazione fondò molte opere. L'ultima a Olesa di Montserrat, dove morì nel 1889.
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Sabato 27 Febbraio
San Gabriele dell'Addolorata, Religioso | |
Assisi, 10 marzo 1838 - Isola del Gran Sasso, 27 febbraio 1862
Studiò presso i Fratelli delle scuole Cristiane e i Gesuiti. A 15 anni ebbe come padre spirituale un eremita di Cesi e tre anni dopo, entrò nei Passionisti . A causa della sua morte precoce ricevette solo gli Ordini minori. La sua ricchezza interiore, che poco trapelava all'esterno, si intravede dai pochi scritti rimasti. Tratti distintivi di Gabriele che servono d'esempio, furono la fedeltà assoluta alla Regola, lo spirito di orazione e di penitenza, la speciale devozione che ebbe a Maria SS. Addolorata.
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Domenica 28 Febbraio
Beato Daniele Alessio Brottier, sacerdote | |
La Ferté-Saint-Cyr, Blois, Francia, 7 settembre 1876 - Parigi, 28 febbraio 1936
Daniele Alessio Brottier si prodigò per la missione, l'apostolato tra i militari e l'aiuto agli orfani. Nato nel 1876 a La Ferté-Saint Cyr, diocesi di Blois, divenne prete a 23 anni. Entrò poi nella congregazione dello Spirito Santo. Andò in Senegal due volte, ma fu costretto a rientrare per motivi di salute. Diede vita allora in Francia all'opera «Souvenir Africain», allo scopo di costruire la cattedrale di Dakar. Cappellano militare nella cruenta Grande Guerra, fondò poi l'Unione nazionale combattenti e l'Opera degli orfani apprendisti. Morì nel 1936. E' beato dal 1984.
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Lunedì 1° Marzo
Sant' Albino di Angers, Vescovo | |
Vannes, Francia, verso il 496 - 10 marzo 550
Di nobile famiglia, fu monaco e quindi abate. Per la sua fama nonostante la sua resistenza, fu eletto vescovo di Angers. La sua rettitudine e la fermezza che dimostrò nel moralizzare la vita della nobiltà, gli procurarono dei nemici, ma il consenso di S. Cesario lo aiutò a proseguire fino in fondo la sua opera in un periodo molto difficile della storia d'Italia.
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Martedì 2 Marzo
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sec. V
Nato a Tivoli, fu papa dal 468 al 483, un periodo tormentato della storia dell'Occidente che vide la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, quando il barbaro Odoacre nel 476 depose l'ultimo imperatore Romolo Augustolo. Contemporaneamente la Chiesa d'Oriente era travagliata dalle conseguenze dell'eresia monofisita, la quale sosteneva che in Cristo ci fosse unicamente la natura divina. Si hanno poche informazioni su Simplicio: prese netta posizione contro l'eresia anche nei confronti dell'imperatore d'Oriente Zenone, stabilì turni di presbiteri nelle principali basiliche cimiteriali e non soltanto restaurò e dedicò chiese a Roma ma, rispettoso della vera arte, salvò dalla distruzione i mosaici pagani della Chiesa di S. Andrea.
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Mercoledì 3 Marzo
Santa Cunegonda, Imperatrice | |
A vent'anni circa, sposò il duca di Baviera, che nel 1002 fu incoronato re di Germania e nel 1014 imperatore. Malgrado fosse sterile Enrico non volle ripudiare la moglie, scelta ammessa dal matrimoniale germanico, tollerato da Roma. Per la grande pietà e santità che riscontrava in lei preferì viverle assieme anche senza speranza di prole. Gli avvenimenti più importanti della vita di Cunegonda sono i seguenti: a Paderborn nel 1002 fu incoronata regina; nel 1014 a Roma ricevette, assieme al marito, la corona imperiale da papa Benedetto VIII. Fra le sue realizzazioni ci sono il duomo di Bamberga (1007) e il monastero benedettino di Kaufungen (1021) dove volle ritirarsi dopo la dolorosa perdita del marito (1025). Condusse vita monastica per molti anni, fino alla morte, avvenuta nel 1033 o nel 1039.
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Giovedì 4 Marzo
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Cracovia, Polonia, 1458 ¿ Grodno, Lituania, 4 marzo 1484
Nasce a Cracovia, nel 1458. Figlio del re di Polonia, appartenente alla dinastia degli Jagelloni, di origine lituana. Quando gli Ungheresi si ribellarono al loro re, Mattia Corvino, e offrirono al tredicenne principe Casimiro la corona, questi vi rinunciò appena seppe che il papa si era dichiarato contrario alla deposizione del regnante. Impegnato in una politica di espansione, re Casimiro IV (1440-1492) diede al terzogenito l'incarico di reggente di Polonia e il principe, minato dalla tubercolosi, svolse il compito senza lasciarsi irretire dalle seduzioni del potere. Non si piegò alle ragioni di Stato quando gli venne proposto dal padre il matrimonio con la figlia di Federico III, per allargare i già estesi confini del regno. Il principe Casimiro non voleva venir meno al suo ideale ascetico di purezza per vantaggi materiali cui non ambiva. Di straordinaria bellezza, ammirato e corteggiato, Casimiro aveva riservato il suo cuore alla Vergine. Si spegne a 25 anni a Grodno (in Lituania) il 4 marzo 1484. Nel 1521 papa Leone X lo dichiarò patrono della Polonia e della Lituania.
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