Stanno uccidendo una intera nazione.
La politica non è più politica. E’ un gioco al massacro. Un metodo per aggiudicarsi maggiori poteri. Una guerra vera e propria contro chi non ha saputo sfruttare al massimo certi ambienti e certe possibilità.
Come dire: il mondo va a due velocità. Da una parte i vincitori. Dall’altra i falliti. Almeno, secondo l’ottica schifosa di chi pensa che un essere umano onesto sia un fallito.
Fallito è tutto ciò e tutti coloro che se ne fregano del bene comune. E tutti coloro che stanno permettendo questa strage continua, quotidiana e silenziosa. Falliti sono coloro che oggi, nonostante la pseudo crisi cui si sono attaccati a quattro mani per fregare il popolo, continuano imperterriti ad accedere mensilmente al denaro pubblico per sostenere il proprio “lavoro” politico in un paese assolutamente orfano di politica.
Non vi sarà debito pubblico pareggiabile se ogni giorno le casse dello Stato vengono letteralmente derubate in una emorragia sempre più copiosa.
Forse, mentre batto sui tasti di questa tastiera nera come i pensieri che sgorgano sapendo che i nostri simili scelgono la morte piuttosto che la vergogna, qualcuno sta pensando di suicidarsi. Forse qualcuno lo sta facendo in questo esatto momento. Al solo pensiero, mi sento male. Chi non ha queste emozioni, non ha diritto di chiamarsi essere umano.
Questo massacro non lo puoi fermare votando, ma partecipando nelle piazze tra la gente con la gente, proprio in mezzo a quelle persone che esauste e silenziose ti stanno chiedendo aiuto.