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De: Gabbiano (Mensaje original) |
Enviado: 15/04/2013 04:54 |
E se......
si facesse un cammino assieme diverso...
se provassimo ad entrare in una dimensione
dove l'immaginazione il sogno o forse solo
un senso forte di poesia ci guidasse sui nostri
mocassini...
in un altro spazio amico o gemello o fratello
perchè sfugge a volte il senso delle cose
proposi un'idea... un'idea che mi sollevava
un metro da terra.... e personalmente scarpe non ne uso più..
proposi l'idea di entrare nelle pagine di un libro...
mi ritrovai con lo stesso sotto braccio...
in verità non mi dispiaque molto
perchè quei personaggi cercavano me...
però... in altre forme.... ci si potrebbe piegare sull'idea
ovviamente stavolta io resterò solo a guardare
il senso di un gruppo penso sia anche la dimensione
creativa, francamente accanto alle riflessioni, agli spunti poetici... che gia tengono alto l'interesse... visto che qui
le polemiche sono state con bella forza eliminate,
ma
ma in una squadra non bastano i gattuso.. non bastano i maldini... ci vuole la magia..... ci vuole Kakà.....
ed allora dopo il buongiorno più bello per cominciare la settimana di lavoro.. ahime... chi si occupa dell'idea...
susanna bella.... ti sto passando la palla.... non l'hai capito spero che invece non la mandi in tribuna....
noi siamo tutti qui... a bordo campo a... .vedere....
non ti preoccupare la tuta me la tolgo all'istante
ma stavolta ancora non sono in campo.... |
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Potresti raccontarci di un'avventura sognata eppur vissuta, di un'esperienzza sperata ma conclusa, di un'occasione tra il mistico e il profano, quando volando fra i fiori di un'infinito campo ti ritorvasti a navigar nel ciel stellato degli abissi montani. |
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De: haiku04 |
Enviado: 15/04/2013 21:56 |
Giuli, ma sei un poeta e hai pure le idee chiare, perchè non cominci tu??
Mi sa che sto microfono dribblerà parecchio!! |
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Giuli .. lo vedi che se vuoi sai giocare bene
quando poi fai il paragone con il calcio
come faccio io...
Susanna.... io sto a bordo campo stavolta... eh eh....
dai togliti la tuta e lanciati.. ( ... chissà se t isei ricordata di mettere i pantaloncini .. ... speriamo di no... ah ah ah
CeA)
hai avuto il coraggio barbaro di rifiutare una persona meravigliosa come Caterina.....
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Comincio io?
Vi racconto............Sono sola ormai in questo salotto e ho l'impressione che per stasera non entrera' piu' nessuno. Mi accomodo ugualmente, accendo il televisore. C'e' un vecchio film degli anni sessanta. Non ho letto il titolo, perche' e' quasi alla fine, ma io ve lo racconto, perche' e' un film che conosco bene. Pieno luglio dei primi anni sessanta. Un piccolo lido; di quelli con le cabine di legno, non molto grandi, ma di tipo familiare. Sempre le stesse persone di anno in anno e tanta gioventu', allegra, spensierata, che gioca a palla o coi cerchietti, o tamburrelli. Possibilmente il gruppo di ragazze da una parte, sotto lo sguardo vigile dei genitori e i ragazzi dall'altra. Il mare e' un po' mosso e onde spumeggianti sbattono sugli scogli. Ad un tratto i ragazzi mollano il gioco e tacitamente tutti insieme si tuffano fra le onde, pian piano anche le ragazze li seguono, e li giu' risate, grida,tanta felicita' spensierata. Un ragazzo, un po' piu' serio degli altri cerca di salvare una ragazza presa di mira dal bombardamento di acqua dei suoi amici, ma lei non lo ringrazia nemmeno. E' un ragazzino!! Si susseguono i giorni belli quella estate. Lei e' serena anche se reduce da una cocente delusione d'amore. Ma il mare riesce a renderla allegra e partecipe dell'allegria del gruppo. Non sa bene lei quando si e' accorta della presenza costante e silenziosa di quel bel ragazzino bruno che si chiamava Nicola. Lui al contrario dei rumorosi suoi amici era sempre li,serio che guardava quella ragazza che giorni precedenti, l'aveva snobbato. Fu cosi' che lei se lo ritrovo' nell'autobus che li riportava a casa. Scese alla stessa fermata e con indomito coraggio si presento', dicendole che voleva conoscerla. Era veramente un ragazzino; ma la ragazza stette un po' al suo gioco e quando lui disse di avere compiuto da poco 17 anni, lei rispose di essere coetanea.Lo pote' fare perche' era un tipo piccolina, molto magra e non dimostrava certo la sua vera eta'. Ella doveva compiere invece 26 anni. Sul primo momento la cosa sembro' divertente, ma piu' passavano i giorni e piu' Nicola prendeva sul serio la situazione. Era innamorato matto e a niente valse dirgli la verita' sull'eta'. Non riusciva a fargli capire che non poteva esserci niente di serio fra loro. Finita l'estate, lei riprese a lavorare e ogni mattina lui l'accompagnava a scuola, dove lei insegnava e poi a sua volta andava a scuola sua, dove frequentava l'ultimo anno dell'istituto tecnico. Fu un po' egoistico, ma molto bello per quella ragazza, lasciarsi amare, da quel ragazzo. Pensava pero' che quando sarebbe andato al militare, la situazione poteva benissimo cambiare, la lontananza avrebbe fatto chiarezza e invece non fu cosi.Come dice una canzone, la lontananza e' come il vento, spegne i fuochi piccoli, ma accende quelli grandi. E fu cosi per Nicola. A gioni sono passati piu' di quarat'anni. I due stanno ancora insieme. Se sia andata bene o male la vita dei due e' difficile da dirsi, ma se qualcosa e' andata storta non e' certo per la differenza della loro eta'.....
Annamaria
........o forse volevate una storia a piu' mani? |
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Aveva cercato più volte di affidare alla penna
quello che gli sfuggiva nel rossore che gli colorava il viso...
ma non poeta scrivere..
come affidare alle sole parole le sensazioni che gli riempivano
gli occhi e il cuore...
Nel letto la pensava...quando l'accompagnava a scuola
poteva toccarsi il viso e sentire il sale
delle ondate che gli arrivavano ad ogni parola....
Non aveva mia visto uno donna
e lei che era vento e mare
così vicino e così lontana per la sua stessa paura
gli piegava le ginocchia,.
Nel letto la pensava
e non riusciva a dormire
Se fosse entrato nella sua sua stanza
di notte non avrebbe avuto nemmeno la forza
di sollevare il lenzuolo.
Marianna aveva gli occhi belli
e dicevano pure che le gambe erano
fatte a modino
ma lui non le vedeva...
quando i suoi sguardi lo cercavano fra gli altri
lui faceva finta di parlare..
quando a capodanno lei prese la sua mano sotto il tavolo
e la strinse forte.. lui non sentì nei il suo cuore nè i suoi jeans...
disse solo di controllare se il 12 era uscito e prese un'altr manciata di semi...
chissà cosa stava facendo.... se stavano mangiando il panettone
Marianna rompeva il vaso nel suo sbocciare
e lui mangiò quei semi saltando il terno e la cinquina..
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Poeta? Manco uno scalcinato menestrello. Di calcio poi meglio che non ci parlo. ma provammoce a buttà tanto che ce perdo?
Della sperata tombola gli occhi s'arrossano, ma il gioco e lungo e la tuta ancora non è tolta.
Vana speranza di vedere, chissà poi cosa, un passaggio, un dribblin, un'assis.Tombola grida er sor Gaetano, lasciandosi scappar di bocca la dentiera. TRena l'entusiasmo disse la consorte porgendogli un bacino sulla fronte |
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Che grande Amore Annamaria! Sei fortunata! Franco scrivi davvero bene Enrico, sarà che sono tarda e tardona ma... non ho capito |
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Beh nemmeno io, ho cercato di mettere insiome le cose, o forse disfarle, fra il racconto di vita, portato all'oggi, alla partita che per via dell'èta dal campo s'è spostata al tavolo, chissa che forse sono andati a letto o son tornati in campo per vedere se finalmente la tuta se l'è tolta? |
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De: haiku04 |
Enviado: 16/04/2013 11:43 |
Annamaria, la tua è una storia bellissima e dimostra una volta di più come l'età non conta niente, ci si innamora di una persona e non di una data scritta su un documento. Ma la bellezza della tua storia non finisce qui, diventa ancora più bella per la decisione che avete preso successivamente, e che oggi fa di voi due nonni felici!
Franco lo so cosa scrive e come scrive.....
Giuli, hai fatto un bel ritrattino di una coppia, o non ho capito niente??
E io, io?.... ci devo pensare.....
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o non ho capito niente? nota ho non hai |
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Nell'insperata ricerca dell'essere.
Quando le rondini volano a fil dei cornicioni
e le navi attraversano gli oceani.
Grida tremende si levano dalle carceri.
voci innocenti che aspettan la giustizia
che mai arriva, che mai si compie.
E intanto innocenti subiscono violenze
da impettiti bempensanti tronfi
del loro sordido clamore tra le folle.
Mamme che piangon i loro figli morti
vittime del diritto e del progresso.
E non sappiamo più a chi gridare.
Aiuto!
Perchè la voce c'è tolta ancora
dalle promesse inutili parole
scandite ad alta voce senza dir nulla. |
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...mamma mia Enrico...che parole tristi...
...molto profonde ma tristi ecco...
Aprirò un altro thread...quando i post che si susseguono sono molti...alcuni spariscono...nel senso che...si nascondono...
e,per cercarne uno...hai voglia...
Annamaria...bellissima la tua storia d'amore...e aggiungo che, quando si parla di amore "vero"...non c'è età !!! |
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mi spiace così l'ho sentita |
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Annamaria... per nessuna ragione
volevo sovrascrivere la tua storia
che le ali della vita
la mia solo ali di carta che qualunque silenzio
può sciogliere...
mi era sembrata terra buona e viva
come quelle terre che ami passare
nelle dita
terra di aprile per piantare un fiore.. |
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Caro Gabbiamo, comunque sono le ali: che siano esse cariche di ricordi o
di fantasia, vagano libere nel cielo della vita lasciando a noi quella
brezza che si coglie dal....muovere del loro volo.... |
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