Cantare voglio la Valle resistente che molto ha dato e non ha chiesto niente, i monti, il fiume, la gente che lavora e nonostante tutto eccola ancora unita nel dir no a questa furia che trapana la terra ed è un’ingiuria, difesa da milizie prezzolate tolte da Oriente e in Valle trasportate col sorriso sprezzante di chi crede d’aver sempre ragione e più non vede che a fronte c’è la vita, c’è la storia, c’è l’umile onestà dei senza boria.
Canto chi non s’arrende e nella lotta del quotidiano vivere ha la rotta così che la milizia dei venduti ai mafiosi e ai politici fottuti più non comprende, compressa nella gogna dietro al reticolato di vergogna. Ma nella Valle il vento soffia ancora e l’acqua scorre veloce nella Dora, la lotta sarà dura ed è per tutti, per quelli che non vogliono dei lutti ma libera montagna verde e fiera che ci abbraccia di fiori in primavera.