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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 27/03/2013 18:40 |
Se cadi, rialzati semplicemente e riprova, non accontentarti di restare lì a compatirti, dicendo che non puoi proseguire e che la vita è troppo difficile. Il tuo atteggiamento deve sempre essere fondato sull’assoluta certezza interiore che, una volta intrapreso il cammino spirituale, raggiungerai la meta, incurante degli ostacoli che potrai incontrare lungo il percorso. Scoprirai che il tempo trascorso da solo nel silenzio ti ricarica spiritualmente e ti aiuta ad affrontare, senza esitazioni né cedimenti, tutto ciò che ti si presenta. Eileen Caddy da Le porte interiori
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Oggi, giovedi' santo..... Prendiamo un pugno di sabbia, che rappresenta NOI, la nostra vita e la nostra “pochezza” e deponiamolo ai piedi dell’altare, come dono offerto a Dio... Pregando nel silenzio dei nostri cuori, ripetendo: Prendi, Signore, accetta tutta la mia vita, tutto ciò che possiedo...
Aiutami, Signore, a portare frutto!
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IL SENSO DELLA VITA
A un famoso guru, che aveva avuto il dono dell’illuminazione, i suoi discepoli chiesero: “Maestro, la tua illuminazione cosa ha provocato in te? Cosa ti ha dato?”. L’uomo rispose: “Bene, vi racconto quello che essa mi ha dato: quando mangio, mangio; quando guardo, guardo; quando ascolto, ascolto. Questo essa mi ha dato!”. I suoi discepoli obiettarono: “Ma tutti fanno Così!”. E il maestro rispose ridendo: “Tutti fanno Così? Allora tutti devono essere illuminati!”. Un giorno un discepolo chiese al suo maestro: “Qual è per te la cosa più importante nella vita?” Il maestro rispose: “Qualunque cosa io stia facendo in quel momento”.
ANTHONY DE MELLO, dove non osano i polli
E' vero che l'abitudine e l'indifferenza ci fanno vivere quasi automaticamente.....Spesso ci sfuggono le azioni piu' usuali......e spesso passiamo indifferenti.... così ci comportiamo nei confronti di quelle persone che riteniamo “invisibili”. Li guardiamo, ci compiaciamo e continuiamo a camminare!
“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”
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E questo e' amore......
E’ la tua voce che mi tranquillizza. E’ il tuo modo di parlare, il tuo modo di chiamarmi, quel nomignolo che mi riservi. E’ il fatto di immaginarti perché non posso vederti. E’ dovermi figurare la smorfia della tua bocca. E’ che sei tu. E quando si tratta di te, io non lo so che mi succede. Per quanto cerca di trattenermi, se si tratta di te, io sono felice.
C. Ruiz Zafòn tratto da “L’ombrα del vento”
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Amare veramente vuol dire preferire gli altri a se stessi e saper ascoltare una canzone cantata dagli alberi. Nessun amore è più vero di quello tenuto segreto in fondo al cuore per paura che il vento ce lo porti via. Amare significa entrare attraverso una porta azzurra nell’immensità del mondo. Con i tuoi occhi ho visto l’infinito.
“Ti amo senza rimpianti e senza dolore. Ti amo perchè amarti è viverti e sognarti. Ti amo senza tempo e senza spazio. Ti amo nella gioia del giorno che nasce e nelle tenebre della notte. Ti amo perchè sentirti in me è come guardare la mia anima riflessa in te. Ti amo con riconoscenza e gratitudine per saper comprendere i miei momenti di turbamento ed inquietudine. Ti amo perchè ci sei e sempre ci sarai.”
Dal web |
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Quando il pensiero si invola tra i ricordi sconfinando oltre i confini delle memorie riemerge liberandosi dalle profondità come farfalla uscendo dal suo bozzolo in una moltitudine di voli pindarici vaga alla ricerca del suo preferito fiore.
A volte il nostro parlare non riesce a riempire i nostri silenzi... Un fiore può parlare con delicatezza... dire senza parole le cose che vorremmo dire.. ma, non riusciamo a pronunciare...
un fiore sboccia...
da un seme, in cerca della sua terra... tenero germoglio, un arbusto diverrà, sotto il sole cocente, o la neve che imbianca, fiorirà...
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L'ASSENZA
A volte milioni di piccoli momenti, di affettuosi gesti di presenza, si notano solo quando è troppo tardi, gridano forte come ricordo, e per udire quel grido bastano poche pochissime ore di assenza.
L’assenza è molto più sentita della presenza. Essere presenti è come costruire iniseme qualcosa, mattone dopo mattone, sasso dopo sasso, impercettibili, piccoli gesti quotidiani che a lungo termine sono evidenti, ma mai mentre li vivi. [...] L’assenza è come un gesto unico che quel muro costruito lo fa crollare. Tu sei li, e interte, inerme ti chiedi il motivo, ma non trovi spiegazioni. Avverti solo un crollo improvviso, un tuffo al cuore e poi …silenzio, il peggiore: quello dell’indifferenza.
Quindi, come sempre, la sera si mescolava all’essere sola. Al restare sola, perché la solitudine non mi appariva più una questione di presenze o di numeri. E nemmeno un problema di sedie vuote o di spazi da riempire. Nel silenzio della casa, ascoltavo i miei pensieri. Sola, le sillabe sono due, un plurale incompiuto, morente. Avvelenato dall’assenza. Anton Vanligt
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La falsita' di alcune persone si sente anche quando stanno zitte...
Una cosa avrebbe voluto dire, e me lo ripeteva con veemenza, ad alcune amiche: non le sopportava. Non sopportava quei sorrisi che si spegnevano appena lo sguardo si voltava. La voglia che avevano di ascoltare senza condividere. I loro commenti fatti di: io lo sapevo e te l’avevo detto. Le occhiate di insopportabile compiacenza quando minimizzavano o rendevano volgare la vita degli assenti. Marta avrebbe voluto tacere, smetterla di raccontare la sua vita a chiunque. Soprattutto a loro. Ma chi sarebbe stato in grado di ascoltarla? Ascoltarla come lei avrebbe voluto. Ascoltarla guardandola negli occhi. Presente ad ogni invisibile lacrima. Marta, Gianfranco Brevetto
BUON POMERIGGIO
Annamaria |
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Se comincio a voltarmi, ricordando gli eventi del mio passato gli amori, gli umori, i rumori, gli odori… se mi volto m’incanto.. E’ una sensazione meravigliosa, di tenerezza, di protezione. A volte è angosciante, triste, di smarrimento. Il passato ha una certezza: è stato. E quel che è stato non si modifica. Il passato ha la sua utilità: è servito ad essere me stesso oggi. Il passato però dev’essere qualcosa che segue la mia opposta direzione. Un sentiero alle mie spalle, ben conosciuto dai miei occhi, tanto bene da non aver più bisogno di guardarlo. Se vivi intensamente il tuo presente, se godi di ogni istante concentrandoti su ciò che è qui ed ora, non avrai bisogno di voltarti indietro, invocando un momento ormai finito, ne’ di maledire ciò che fu un tempo. Vivere intensamente qui ed ora significa avere la consapevolezza di aver fatto il possibile per andare incontro al futuro con la coscienza pulita, sapendo che nel bene e nel male, negli alti e bassi di questa vita, nel viverla sei stato te stesso. Il mondo però è fatto di gente, e l’incrocio delle azioni ci porta su sentieri imprevedibili. Non c’è una mappa per non perdersi, non c’è un manuale che ci distingua ciò che è giusto dall’errore…. La mia bussola è il mio sentire. Quando mi sento bene con me stesso, sono sicuro che anche al mondo sto portando energia positiva. Se comincio a voltarmi, ricordando gli eventi del mio passato, m’incanto…. ma perdo un po’ di quello che dovrei invece vivere al massimo adesso: ME nel MIO PRESENTE Anton Vanligt |
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