Non ha ancora un nome, ma ha attirato l’attenzione del mondo intero il neonato miracolosamente salvato dopo essere stato recuperato dallo scarico di un water nel quale era stato gettato nella città di Jinhua, nella provincia orientale cinese dello Zhejiang.
Baby n. 59, così è stato per ora chiamato il piccolo dal numero dell’incubatrice nella quale riposa, è salvo e, nonostante alcune contusioni, i medici definiscono stabili le sue condizioni. Il neonato, che non avrebbe più di due giorni di vita, deve la sua vita ai vicini che avendo sentito dei lamenti, dei vagiti provenire dai tubi, hanno allertato le forze dell’ordine. Il piccolo è stato trovato in una sezione a `L´ del tubo di scarico, dove è rimasto incastrato in un diametro di 10 centimetri. Ancora non è del tutto chiara la dinamica dell’accaduto.
Una giovane donna di 22 anni non sposata è stata identificata dalla polizia ed avrebbe ammesso di essere la madre del piccolo. Tuttavia la dinamica dell’accaduto non è ancora chiara. Due le ipotesi prevalenti: la prima è che il piccolo una volta venuto alla luce sia stato gettato nel water con il chiaro intento di disfarsene. La seconda invece è che la donna abbia partorito in maniera inaspettata il bimbo, che sarebbe quindi scivolato nel tubo di scarico. La polizia ha fatto sapere di stare indagando sulle reali intenzioni della ragazza, se cioè abbia agito in cattiva fede, intendendo comunque liberarsi del neonato, o se si sia trattato di un incidente.
La padrona di casa della giovane e alcuni vicini di casa hanno comunque dichiarato di non essersi resi conto in questi mesi che la donna fosse in stato interessante.
La notizia ha fatto il giro del web e ha suscitato la commozione di tanti. Nell’ospedale dove il neonato è stato ricoverato c’è un via vai di persone che portano pannolini, vestitini o che offrono aiuto. In molti sul web si indignano. «Come possono persone del genere definirsi esseri umani?» scrive un utente su Weibo, il Twitter cinese. «Un comportamento del genere, da parte di una madre, qualunque siano le sue motivazioni, non è accettabile» commenta un altro in un post on line sull’argomento. «Spero che la responsabile sia punita in modo esemplare» aggiunge un altro internauta cinese. Il dibattito è molto acceso, oltre che per la partecipazione emotiva che il caso di «baby 59» ha scatenato, anche perché riapre la discussa tematica del figlio unico in Cina, che spinge molte coppie ad abortire o abbandonare, i propri figli secondogeniti per evitare di incorrere in multe salatissime e pesanti conseguenze.
Non solo. In Cina per una donna non sposata è ancora un’onta avere dei figli fuori dal matrimonio, anche per le difficoltà economiche per mantenerlo. L’area nella quale è accaduto l’incidente, è piena di lavoratori migranti o piccoli commercianti.
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