"Fede e fortezza vanno invece insieme", ha spiegato il Papa che ha ripetuto due volte il suo monito contro l'associazione tra fede e violenza. Ma quella del cristiano, ha sottolineato, "è la forza della mitezza, la forza dell'amore". Papa Francesco ha letto il brano del Vangelo in cui Gesù dice ai Discepoli: "Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No,io vi dico, ma divisione". "Che cosa significa questo - ha chiesto il Papa introducendo la sua spiegazione -. Significa che la fede non è ornamentale", "la fede comporta scegliere Dio come criterio-base della vita, e Dio non è vuoto, non è neutro". Per questo, ha proseguito Bergoglio, "Gesù dice: sono venuto a portare divisione, non che Gesù voglia dividere gli uomini tra loro, al contrario: Gesù è la pace è la riconciliazione", ma rinunciare al male e scegliere il bene, "divide, lo sappiamo, divide anche i legami più stretti". "Questa parola del Vangelo - ha quindi sottolineato il Papa lanciando il suo monito contro la violenza in nome della fede - non autorizza affatto l'uso della forza".
Vi sono benedizioni di Dio che entrano rompendo i vetri...
La storia di un'amicizia comincia sempre da un incontro. Un gesto di attenzione, un impegno affrontato insieme, possono essere il primo passo di un lungo cammino da percorrere uniti.
L'uomo si realizza nella misura in cui sa imporsi delle esigenze; e le esigenze del Signore sono il mio bene.
Prima di fare una cosa mi chiederò: "Cosa mi direbbe Gesù Cristo se fosse qui al mio posto?"
La calma è la misura dell'uomo
"I mulini di Dio macinano lentamente"
(Gandhi)