|
Cercare
Cercare tra quello che è, che sarà e quel che fu, una virgola, un verbo, un aggettivo, un'immagine che parli a chiunque sia vivo, un significato che scuota le cellule del cuore. Che dia un senso al suo bruciore... tentare nel caos imperante, nel clamore dilagante del trash, di fare poesia, non è una missione, è una malattia. Ci vorrebbe dante per farsi ascoltare, di quell'inferno, pur se questo non dà fama, forse è questa la ragione per la quale si afferma del resto, oltre a te, è il mio dai ascolto. E questo per chiunque, t'assicuro, è già molto. |
|
|
Primer
Anterior
2 a 3 de 3
Siguiente
Último
|
|
La vita che non conosci
Che ne sai di quello che non ho mai fatto di quelle corse da perdere il fiato di quella valigia sempre chiusa di quella lettera un po' confusa e della voglia di andar via, della paura e della nostalgia. Che ne sai del tintinnio di pioggia caduta sopra il tetto e della parole scritte sopra il vetro udite nel vuoto di un silenzio e dei profumi di fiori appena raccolti nei pensieri distolti e dalle aurore che nascono tra l'azzurro e il sole. Che ne sai degli oceani separati troppo lunghi maltrattati che si uniscono all'orizzonte con l'oriente e l'occidente e delle tracce lasciate d'una poesia mai scritta un po' per pigrizia che tocca l'anima in un pendio sussurrato d'amore sulla strada sassata e sabbiosa che attraversa il mondo in un cammino claudicante che oscura la luna in un cielo che piove inchiostro nero e scoprire che tutto può sparire in un baleno. Che ne sai... ... eppure t'ho tanto amato. |
|
|
|
La vita che non conosci
Che ne sai di quello che non ho mai fatto di quelle corse da perdere il fiato di quella valigia sempre chiusa di quella lettera un po' confusa e della voglia di andar via, della paura e della nostalgia. Che ne sai del tintinnio di pioggia caduta sopra il tetto e della parole scritte sopra il vetro udite nel vuoto di un silenzio e dei profumi di fiori appena raccolti nei pensieri distolti e dalle aurore che nascono tra l'azzurro e il sole. Che ne sai degli oceani separati troppo lunghi maltrattati che si uniscono all'orizzonte con l'oriente e l'occidente e delle tracce lasciate d'una poesia mai scritta un po' per pigrizia che tocca l'anima in un pendio sussurrato d'amore sulla strada sassata e sabbiosa che attraversa il mondo in un cammino claudicante che oscura la luna in un cielo che piove inchiostro nero e scoprire che tutto può sparire in un baleno. Che ne sai... ... eppure t'ho tanto amato.
|
|
|
|
|