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Attimi
China la testa poggiata sul mio petto ascoltavi il battere del cuore nelle sue più sottili vibrazioni
Perso nel'esalazioni del tuo profumo cercai la tua mano Cogliendo dal tuo sguardo, le voglie dei tuoi occhi, già persi nei miei
Fu in quel momento, tra il lieve sibilare del vento, che noi ci prendemmo. |
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Il tuo sole
Non sostò nei miei occhi il tuo sole né il tuo vento mi fece più in alto volare anche se poi quando venne la notte, sentii la pelle bruciare mentre il rumore del cuore, pareva aver messo le ali.
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Il mio meriggio
Non lede tanto il rimpianto, quanto l'averne ignorato la ragione A nulla è valso il pensare, a nulla i tanti esperimenti, a nulla sono valse le nozioni In amicizia, affari, amore e alcune ardite passioni Come la gioia insegue il peccato così il tormento uccide la vita Annego in un mare di odio e di livore mentre brividi mi lacerano il cuore Assilli oscurano la mente, continuo e vivo i miei giorni corrotti Solo perché, nel mio meriggio, s'attarda la notte. |
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Senza frontiere
Non amo tracciare confini o frontiere che fanno soltanto, aspettare Non sono figlio d'un cielo che disegna diversi colori, o parole al'udito incomprese, che al nulla rimango appese Riuscendo nel tempo, a far male Che sempre fanno pensare, se quel dire, è nel bene nel male, perché dai potenti pesato Se il sole è per tutti uguale, il vento ha lo stesso sapore, il mare lo stesso rumore Il sangue ha lo stesso colore, l'amore nasce dal cuore e i giorni seguono il tempo Mi sento figlio del mondo e tale, voglio restare.
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Cime scolpite
Mi smarrii nelle strade dal vento soffiate, nelle cime da pioggia scolpite, che mostra scorrendo la vita Tra vuoti al'alba buttati e qualche emozione tradita, dentro un caffè un po' macchiato, al bar dove vanno gli amici Lasciai un bianco sorriso, negl'occhi d'una donna dannata, dal rimpianto inseguita, braccata Seguii un raggio di sole, negl'occhi improvviso rinato Abbagliato dai tanti colori, cercai riparo altrove dietro pareti murate, dove medita il cuore In una luce leggera, dietro un incerto andare seguii nella notte lampare, fino al fuggir del'aurora Là, tra nembi dal sole schiariti tra salti e canti di gioia tra note di musica vera Scorsi la strada sincera. |
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Cime sfiorate
Spesso non bastan parole cercate, inventate, amate O sussurrate da labbra accaldate A risaltare le forme, di quei momenti speciali, che avvolgono due anime in volo Bisogna usare pennelli, dalle fibre speciali pitture da formule rare, per dipingerne i vivi colori A contornarne gl'intensi sapori Gl'immensi cerchi nel cielo, che ha volte durano ore per assaporarne gli ardori, in tutto il loro fragore Per inseguirne le rotte, che solo disegna nel vuoto, l'amore E quei tocchi sottili di mani che lasciano incise su pelle Le cime più alte sfiorate. |
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Come l'onda
Come l'onda del mare, a tratti regolari s'infrange sullo scoglio adiacente ove se stessa smorzare
ci sono momenti, in cui più forte s'attende, la calda presenza, di quel'amata sembianza
ove infrangere gl'occhi ove carpire colori, dove cogliere amore ove tuffare il cuore. |
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che cime però... da scalare piano
per sentirle nelle mani...
mi sono fermato al primo colle...
" in quell'attimo noi ci prendemmo.... " |
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Schegge di sogni
Un tondo pieno di luna, sul gobbo di scura collina Rincorre sottili pensieri, notti dipinte dal mare, schegge di sogni nel cuore Un'immenso di densi sorrisi, molte domande in attesa Sguardi negl'occhi rimasti, spruzzi su pelle di sale gocce d'amore nel cuore, venti dai dolci sapori Vasti silenzi ascoltati, solo d'abbracci avvolti sporchi di sabbia, di baci, viso e volto, felici Vagheggi al cielo carpiti, corpi di nulla vestiti Quando tornava l'aurora, dietro le ciglia dischiuse, già brillava il sole dentro le valli del cuore Mentre avvolto dai cuori, già danzava l'amore.
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L'uomo che vale
Cercammo la felicità, in quegl'anni, il benessere ovunque diffuso, per sentirci del mondo, trasparenti eroi immortali Tra gente normale, confusi, che indossano il coraggio, d'osare Messaggeri di pace, uguaglianza e d'amore, illusi di possedere le ali Ma l'oltre, che mostra il migliore L'essenza del'uomo che vale Non siamo riusciti a sfiorare. |
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Il mio sogno
Tu chiudi gl'occhi, amore Ti rapirò col pensiero ti spoglierà il mio sguardo Ti lascerò sulla pelle, un segno di labbra conciso e piccole, gocce d'amore Come si fà con un fiore Quel'indecente pensiero, che t'ha la mente confuso come sconvolge un mistero Sarà un soffio leggero, che piacerà alla pelle come ventata di brezza, come lieve carezza Tu non ti svegliare stanotte, continua a dormire serena Dormiente, rimani il mio sogno sveglia, saresti il mio vero Fuggiresti come l'aurora quand'è dal sole sorpresa. |
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Diverso colore
Non riuscii mai a capire Perché ascoltai tanto il cuore, quel giorno, chiamandoti amore Combinando un diverso colore che l'occhio ammaliato carpiva Affidando ad un gioco, la vita.
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L'infinito
Son tante le stelle stanotte, che più non mi bastano gl'occhi per quest'infinito osservare D'un cielo che pare un mare, di mille e più ancora lampare, che fanno il pensiero volare Oltre il confine del cielo, oltre il batter del cuore, dove il silenzio dimora D'uno spicchio di luna, che sorto dalla collina, pare nel mare tuffare D'un gabbiano fuggito, da troppa luce confuso, in un bianco battere d'ali. |
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Il dubbio
Trema sul filo teso, l'incerto Dopo l'inatteso diverso appreso
Come un distorto pensiero Che sfiora il confine sottile del vero o soltanto inventato, parere
Tra la gioia e il dolore La verità o l'errore.
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Mistero
L'amore non è mano tesa previsto, imposto o preteso L'amore è spesso sorpresa che reca in se stesso un mistero In quella forza speciale, che lega due cuori, per ogni confine varcare Oltre qualunque pensiero che la mente possa arginare.
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Avere le ali
Non è del vento il soffiare, a riportare quel'amato sapore, d'un tempo Nel tempo, disperso lungo la fragile strada Né il rumore del mare, a farti la notte dai sogni, più arditi svegliare O della pioggia il calare, a farti il cuscino, più forte abbracciare È quando l'azzurro del cielo, più forte lo sguardo t'avvolge Che voreresti avere le ali.
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