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Attimi
China la testa poggiata sul mio petto ascoltavi il battere del cuore nelle sue più sottili vibrazioni
Perso nel'esalazioni del tuo profumo cercai la tua mano Cogliendo dal tuo sguardo, le voglie dei tuoi occhi, già persi nei miei
Fu in quel momento, tra il lieve sibilare del vento, che noi ci prendemmo. |
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Grazie moltissime davvero,ma la poesia non é mia...l'ho solo suggerita.Grazie di cuore Donna Francesca.... |
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Occhi
Occhi, che infrangono occhi creando scompiglio nei cuori Come una freccia ch'arriva senza fare rumore scuotendo dai silenzi parole, in tutto un gran dir senza voce, uno scambiarsi emozioni felici Che scoprono i veri sentimenti, dal'anima tenuti in essa imprigionati Uno sguardo, è parlarsi col cuore è' carezzare pensieri già esplosi che la mente, felice colora È quella vecchia canzone che solo chi ama assapora. |
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De: haiku04 |
Enviado: 05/05/2013 22:59 |
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* sei passata in un soffio del tempo così come solo fa il vento * lasciando parole al silenzio di quattro righe soltanto sul riverso di carta d’ argento * istanti di folle sgomento * frase rimasta tra dita tremanti mani dai tocchi fuggenti nota fragranza d’ essenza * delizia saggiata dagl’occhi un miglio distante dal cuore *
A. C.
Bentornato Principe!! 
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poesia... versi parole... vibrazioni di una grande intensità...
io amo la poesia che... dona emozioni...
sei tu Angelo Cora??
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Grazie moltissime Donna Haiku.E la domanda,Donna Marina,a chi la rivolgete? |
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Che meraviglia e che intensità! |
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Amore speciale
Mai un'aurora anche se nasce oltre il monte, anche se spunta dal mare Pur se allo sguardo piaciuta nei suoi seducenti colori, potrà poi cancellare Quel raggio ardito di sole, che tu, nei miei occhi lasciasti, in quelle notti d'estate, su quelle verdi colline, su quel sentiero sterrato Mentre, sporchi di carezze e baci, nel'andar via, la nostra canzone, cantavi E quella stella caduta, nel suo percorso incompreso, senza saper dove andava Senza saper che faceva, ha inciso nel cuore un nome, d'un'amore speciale Che neanche il pensiero più avaro, potrà al tempo celare.
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Da S. Ampelio alla luna, pareva breve la strada, tutta dritta e azzurrata Senza tornanti serrati, senza sentieri smarriti solo di stelle attorniata e il soffio d'un vento amico Mentre con dita puntate, tra le mie braccia accucciata tra mille stelle passata, né disegnavi il cammino È là dicevi, la casa dove noi soli saremo, per abitare e figliare per quest'amore grandioso, più grande ancora del mare che in quel'istante beato, i nostri sguardi colmava Per insieme invecchiare, sempre raggianti e felici Le nostre mani intrecciate, parole al vento buttate lunghi silenzi di baci, qualche chiassosa risata Mentre un'avverso, destino, il tutto già cancellava - È la che lasciammo una notte, di tutti i sogni il migliore Su quegli scogli di lava che piatti scendono al mare. |
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L'ultimo volo
Ombre d'umane sembianze, dal tempo dal vento oscurate, malferme e senza peccati, appese a fili d'attese, che non si fanno vedere, perché non sanno mentire Vagano ampi stanzoni, privi di sentimenti e passioni ridono e parlan da soli, dandosi sempre ragione È quel ritratto di vita, che mostra, nel tempo che vola, ciò che rimane del'uomo, quando rimane da solo, nel cielo del'ultimo volo Quando il sole è al calare, quando l'ombra serale, rende più oscura la strada, quando è finito il sorriso - Mentre si deve aspettare. |
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Confuso piacere
Baci su pelle, lasciati Pause d'abbracci incrociati inseguono a tratti i già respirati sapori, d'alghe di sabbia, di sale, di sole Un vento impetuoso, rincorre veloce il piacere negando lo sguardo al pudore, viso sottile curve al vento distese, bocca carnosa in attesa Serpeggia sinuoso, un caldo spavaldo tremore increspando le labbra rosate del'intimo fiore Finge il fuggire, poi tuffa deciso l'ardore Confuso piacere, su pori bagnati Ampi giochi di ruoli, dai sensi nel'ombra cercati. |
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L'ultima chiosa
Nel'ancor giovane autunno che mostra le foglie ingiallite Smorzando i lievi colori, ai tanti sogni ancor vivi
Distante dal mondo che gira, ove gl'affetti più cari, pare abbiano messo le ali perché è meglio ignorare, le stesse radici, seccate
Nella riserva dei cuori, dal destino recisi, scorgo l'amaro sapore, di quella vita fuggita, tra quelle spesse pareti, nel'echeggiato lamento, che più forte, del vento s'udiva
Mentre del tempo l'andare, senza guardare negl'occhi, senza sfiorare l'amore, quasi senza rumore, getta al vento le ore Nel suo più lento, inconsistente fuggire
Quasi come una fiaba, già troppe volte ascoltata, nel'ultima chiosa, finire. |
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Rossi aquiloni
Come bianca farfalla nel primo suo allegro volare Confondi i colori dei fiori, confondi il sesso e l'amore, con quel tuo fare ribelle Fanciulla dai biondi cappelli, che insegui quei rossi aquiloni che scorgi il tuo cielo solcare, vorresti con loro volare, dove s'avverano i sogni, dove l'amore è a colori, dove il vento è gentile, e ti vuole il quel cielo mostrare laddove, puoi sbattere l'ali Vivilo oggi il tuo cielo, saggia oggi il tuo sole, con tutto l'ardore rendi colmo il bicchiere, che il tuo tempo ti ha dato, anche se poi t'ubriaca, anche se ha volte sbagliato, anche se pare peccato Bevilo tutto d'un'fiato, colma i tuoi sensi curiosi, e ridi ridi, anche nei giorni più scuri, quando non senti sapori, quando negl'occhi ti piove, e scorgi il cielo cadere, dentro i silenzi del cuore È troppo breve la strada, è troppo poco l'amore, è troppo vicino il tempo, che ti disegna il confine E quando lo scorgi passato, non ti sarà mai bastato.
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Ora, vado
Finisce qui quel'rincorso, amato colore, che la vita scorrendo ci ha dato, come un regalo sgradito Come una stella caduta, dagl'occhi, dai sensi, da mente, dal cuore Tra nembi d'oscuri colori, tante parole incomprese tante chiassose risate, abbracci, baci, arditi momenti di densa gioia, buttati Come carta stracciata, come un panno, dal troppo uso già liso, scucito, strappato, che non si può rammendare, perché sarebbe tempo sprecato Quando innanzi, l'incrocio s'incontra, quando nelle vallate del cuore, l'ultimo raggio di sole, avvolto da bruma, scompare E quel sottile orizzonte rimasto, scolora Quando il dir delle bocche, diventa più avaro L'ultima frase udita, come dal vento spazzata, rimane Ora vado. |
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L'ultimo sole
Quel tempo dei giovani anni Fatto di giorni allungati d'orizzonti azzurrati, d'orme di corpi lasciati, su spiagge di sabbia bagnata D'abbracci, di baci rubati, da notti di stelle cadute, da un cerchio bugiardo di luna che un cielo dal volto gentile, fino al'alba vagava Dal cigolar di lampare, da quel discosto lumino, che poi nel buio spariva, nei flutti più scuri del mare, dove l'occhio perduto, mancava Oggi lo scorgo fuggire, come un ladro braccato, come d'un vento folata, che passa e scuote le siepi, tra queste foglie ingiallite, di questi sentieri oscurati Fra qualche confuso ricordo rimasto a colorare pensieri, nelle mattine già sera, che la mente insonne divora Senza badare al cuore, senza badare le ore, senza badare un solo pensiero Tra questi giorni già mesi fino al calare, del'ultimo raggio di sole. |
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