|
Ronda de mates entre amigos: 8 MARZO 2014
Elegir otro panel de mensajes |
|
De: 2158Fenice (Mensaje original) |
Enviado: 08/03/2014 06:34 |
Latinos En Italia
En 1908, 40.000 costureras industriales de grandes factorías se declararon en huelga demandando el derecho de unirse a los sindicatos por mejores salarios, una jornada de trabajo menos larga, entrenamiento vocacional y el rechazo al trabajo... infantil.
Durante esa huelga, 129 trabajadoras murieron quemadas en un incendio en la fábrica Cotton Textile Factory, en Washington Square, Nueva York. Los dueños de la fábrica habían encerrado a las trabajadoras para forzarlas a permanecer en el trabajo y no unirse a la huelga. El 8 de marzo es día de conmemorar y no de festejar.
La huelga de las obreras textiles en Petrogrado
Un día como el de hoy, pero del año 1917, las mujeres rusas se disponían a celebrar su día de forma normal, bajo la misma explotación, desigualdad y discriminación, pero un grupo de obreras tejedoras y modistas de Petrogrado, en repudio a la guerra, al hambre y al zarismo, iniciaron una huelga espontánea, a la cual, con el paso de las horas, se le fueron sumando diversos sectores, convirtiéndola en una huelga de masas. Esa manifestación fue la espoleta del comienzo de la primera fase de la Revolución Rusa, conocida después como “la Revolución de Febrero” (según el calendario juliano). Aquellas valientes trabajadoras, agotadas por las penurias económicas y atormentadas por el aspecto famélico de sus hijos, al protagonizar aquel heroico episodio, fueron la chispa que encendió la llama que acabaría con el absolutismo . En 1975, sería reconocido por la ONU el día 8 de Marzo, al considerar que la lucha por los derechos de las mujeres contribuía a la creación de una sociedad más justa, con menos violencia y discriminación. Dos años más tarde, sería la UNESCO la que declararía oficialmente “Día Internacional de la mujer” a esta fecha . La celebración se ha ido extendiendo, y hoy las mujeres confluyen en una única reivindicación por un mundo más justo, donde se respeten sus derechos y se reconozca su igualdad. Más allá de fronteras, diferencias étnicas, culturales, lingüísticas, económicas o políticas, las mujeres han luchado y luchan, junto a los hombres, por la igualdad, la justicia y la paz, y en el entendimiento que la lucha no es sólo de género, sino también de clase.
8 MARZO 2014
La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.
Nonostante le ricerche effettuate da diverse femministe tra la fine degli anni settanta e gli ottanta abbiano dimostrato l'erroneità di queste ricostruzioni, le stesse sono ancora diffuse sia tra i mass media che nella propaganda delle organizzazioni sindacali.
Con la risoluzione del 3010 (XXVII) del 18 dicembre 1972, ricordando i 25 anni trascorsi dalla prima sessione della Commissione sulla condizione delle Donne (svolta a Lake Success, nella Contea di Nassau, tra il 10 ed il 24 febbraio 1947), l'ONU proclamò il 1975 "Anno Internazionale delle Donne". Questo venne seguito, il 15 dicembre 1975, dalla proclamazione del "Decennio delle Nazioni Unite per le donne: equità, sviluppo e pace" ("United Nations Decade for Women: Equality, Development and Peace", 1976-1985), tramite la risoluzione 3520 (XXX). Il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142
l'Assemblea generale delle Nazioni Unite propose ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale" ("United Nations Day for Women's Rights and International Peace") e di comunicare la decisione presa al Segretario generale. Adottando questa risoluzione, l'Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, divenne la data ufficiale di molte nazioni.
Incendio della fabbrica Triangle.
L'incendio della fabbrica Triangle, avvenuto a New York il 25 marzo 1911, fu il più grave incidente industriale della storia di New York. Causò la morte di 146 persone (123 donne e 23 uomini, per la maggior parte giovani immigrati italiani ed ebrei. L'evento ebbe una forte eco sociale e politica, a seguito della quale vennero varate nuove leggi sulla sicurezza sul lavoro e crebbero notevolmente le adesioni alla International Ladies' Garment Workers' Union, oggi uno dei più importanti sindacati degli Stati Uniti.
L'incendio di New York è uno degli eventi commemorati dalla Giornata internazionale della donna ma non è da questo, come erroneamente riportato da alcune fonti, che trae origine la Giornata della donna. La connotazione fortemente politica della Giornata Internazionale della Donna, l’isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della Seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione. Così, nel dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con l’incendio della fabbrica Triangle.
La Triangle Shirtwaist Company produceva le camicette alla moda di quel tempo, le cosiddette shirtwaist. Di proprietà di Max Blanck e Isaac Harris, occupava i 3 piani più alti del palazzo a 10 piani Asch building a New York City, nell'intersezione di Greene Street e Washington Place, poco ad est di Washington Square Park. La compagnia occupava circa 500 lavoratori, la maggior parte giovani donne immigrate dalla Germania, dall'Italia e dall'Europa dell'est. Alcune donne avevano 12 o 13 anni e facevano turni di 14 ore per una settimana lavorativa che andava dalle 60 ore alle 72 ore. Pauline Newman, una lavoratrice della fabbrica, dichiara che il salario medio per le lavoratrici andava dai 6 ai 7 dollari la settimana
La Triangle Shirtwaist Company era diventata già famosa fuori dall'industria tessile prima del 1911: il massivo sciopero delle operaie tessili iniziato il 22 novembre 1908, conosciuto come protesta delle 20.000, iniziò come una protesta spontanea alla Triangle Company. La International Ladies' Garment Workers' Union negoziò un contratto collettivo di lavoro che copriva quasi tutti i lavoratori dopo uno sciopero di 4 mesi, ma la Triangle Shirtwaist rifiutò di firmare l'accordo. Le condizioni della fabbrica erano quelle tipiche del tempo. Tessuti infiammabili erano immagazzinati per tutta la fabbrica, scarti di tessuto sparsi per il pavimento, gli uomini che lavoravano come tagliatori a volte fumavano, l'illuminazione era fornita da luci a gas aperte e c'erano pochi secchi d'acqua per spegnere gli incendi.
Il pomeriggio del 25 marzo 1911, un incendio che iniziò all'ottavo piano della Shirtwaist Company uccise 146 operai di entrambi i sessi. La maggioranza di essi erano giovani donne italiane o ebree dell’Europa orientale. Poiché la fabbrica occupava gli ultimi tre piani di un palazzo di dieci piani, 62 delle vittime morirono nel tentativo disperato di salvarsi lanciandosi dalle finestre dello stabile non essendoci altra via d'uscita.
I proprietari della fabbrica, Max Blanck e Isaac Harris, che al momento dell'incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano chiuse a chiave gli operai per paura che rubassero o facessero troppe pause, si misero in salvo e lasciarono morire le donne e gli uomini rimasti intrappolati. Il processo che seguì li assolse e l’assicurazione pagò loro 445 dollari per ogni morto: il risarcimento alle famiglie fu di 75 dollari.
Migliaia di persone presero parte ai funerali delle vittime.
La Mimosa amarilla
Aunque puede ser difícil de encontrar en otros países, la mimosa amarilla tradicionalmente se regala a las mujeres en el Día Internacional de la Mujer en Italia y Rusia. Esta flor viene de un arbusto frondoso que crece en regiones tropicales, como Australia. Las hinchadas y pequeñas flores crecen en las ramas que contienen entre 12 y 40 retoños. El amarillo puede simbolizar el brillo y el calor del sol y representa las cualidades de crianza que presentan tantas mujeres.
Pero la historia es más compleja del porqué se regala esta flor que cuesta poco y que en este día todas las tiendas y supermercados italianos regalan.
La mimosa es una planta importada en Europa a principios del siglo XIX : originaria de Australia, en Europa encontró el clima ideal para crecer y desarrollarse. Sus ramos brotan al final del invierno y con su color amarillo amortiguan rapidamente la monotonía gris de esta estación que se va para dejar paso por fin a la primavera.
Según los indios de Norte América las flores de mimosa tienen el significado de fuerza y feminidad.Por este motivo no es a caso que fue elegido como sínbulo de la conmemoración de la mujer y que en Italia florece justo en concomitancia del 8 de Marzo
pero tiene un significado también con la ocasión.Esta flor se eligió después de la muerte de los obreros (Más mujeres que hombres) en el incendio terrible de la fábrica de Nueva York donde trabajaban en 1908.
En 1946 después de la segunda guerra mundial el U.D.I.(Unione Donne Italiane) eligió la mimosa como flor perfecta como símbulo porque : florece espontáneamente en muchas partes de Italia (no cuesta nada cortar un ramito por ahí ...),es económica y fácil de apuntar en camisas o sacos.
Latinos En Italia les desea Feliz Día con el alegre amarillo de la Mimosa
MistikArts | | | | | | | |
|
|
Primer
Anterior
2 a 2 de 2
Siguiente
Último
|
|
De: karmyna |
Enviado: 08/03/2014 18:30 |
Felicidades en este dia
8 Marzo a Todas
las mujeres del Mundo
| | | | | | | | | | | | |
|
|
|
|
|
|
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados | |
|
|