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De: marinel07 (Mensaje original) |
Enviado: 08/12/2009 16:07 |
Egitto
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DOVE SI TROVA
Situato nella parte orientale del Nord Africa, lEgitto confina con il Sudan a sud, la Libia a ovest e Israele a est. A nord si affaccia sul mar Mediterraneo, a est sul mar Rosso. Il più grande fiume del mondo, il Nilo, attraversa tutto il paese da sud a nord e separa il deserto libico (a ovest) da quello arabico (a est), che costituiscono il 90 per cento del territorio egiziano. Ma il 99 per cento della popolazione vive nella stretta valle del Nilo, dove si trova anche la capitale, Il Cairo. Separata dal resto del paese dal canale di Suez, cè la penisola del Sinai, lunica parte dellEgitto che si trova in Asia, dove sorge anche la cima più alta del paese: il Gebel Katerina, di 2642 metri.
CUCINA E VINI:
La cucina araba (quella dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo) si deve considerare una delle madri di tutte le cucine. Gli arabi hanno creato la pasta secca, arrivata in Italia con la conquista saracena della Sicilia; la pizza, un pane arabo condito dalla fantasia dei napoletani; le salse, sviluppate poi dai francesi; luso dello zafferano: la paella alla valenciana e il risotto alla milanese hanno radici arabe (gli spagnoli, influenzati dalloccupazione araba della penisola Iberica, portarono lo zafferano anche a Milano durante i due secoli della loro occupazione). Saporita e in certi casi raffinata, la cucina araba è in grado di soddisfare tutti i palati, anche quelli più esigenti, garantendo nello stesso tempo il giusto bilancio tra proteine animali e vegetali, glucidi e lipidi, adatti al tipo di clima subtropicale e arido. Gli arabi si sono sempre nutriti di carne di montone o di agnello perché lunica che non fa male quando marcisce (ricordiamoci che una volta non cerano né frigoriferi né freezer). La cucina della penisola arabica (dal Libano allo Yemen) è, invece, piuttosto limitata. Il nomadismo delle tribù ha costretto gli arabi a nutrirsi di cibi trasportabili (riso e datteri) e a mangiare la carne degli animali al seguito, pecora e cammello. Questultima è davvero buona. Si hanno controindicazioni quando lanimale viene macellato vecchio, allora la carne è coriacea. Nei paesi costieri (Yemen, Oman ed Emirati Arabi), gli arabi hanno imparato a preparare il pesce, sempre steccato di spezie e menta e grigliato. La bevanda principale è il tè alla menta, lunica in grado di dissetare il viaggiatore anche in pieno deserto. In Arabia Saudita gli alcolici sono proibiti. Negli altri paesi durante la festività del Ramadan è buona regola non mangiare per strada. Altro consiglio, da seguire nei ristoranti: limitatevi a un solo piatto principale se avete ordinato molti antipasti, questi sono nutrientissimi e portano subito alla sazietà. Sconsiglio di bere la birra: non centra niente con i piatti arabi.
Piatti & Portate
Antipasti
Baba ghannoug (Egitto) - Crema di melanzane al forno mischiata alla thaina e condita con limone, aglio e olio doliva. Si mangia pizzicandola con pezzi di pita o esh baladi, che sono i pani arabi.
Falafel (Egitto) - Polpette di fave tritate, prezzemolo, aglio, coriandolo e cipolla fritte nellolio. E lo snack per antonomasia.
Fatayer - Pasta ripiena di cipolle, spinaci e olio doliva cotta al forno. Fattouch - Crostini tostati con insalata di cetrioli, pomodori, prezzemolo, menta fresca tritata e succo di limone. Hummus - Crema di ceci. Si consuma con un po di limone, olio e peperoncino tritato e si pizzica con pezzi di pita. Sambouseq - Paste ripiene di cipolle, formaggo e prezzemolo. In Turchia si chiamano börek. Taboul - Frumento pestato (burghul) lasciato in acqua prima di essere impastato con cipolle e pomodori (a cubetti); prezzemolo e menta tritati, limone e olio doliva. Tahina - Antipasto di pasta di sesamo. Si consuma con un po di limone, olio e peperoncino tritato. Si pizzica con pezzi di pita o esh baladi.
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Primi
Fattah (Egitto) - Zuppa di zampe di agnello, guarnita con pita tostata, ceci e yogurt acido. Ful medames - Fagioli e lenticchie conditi con limone, olio doliva e aglio. Mouloqhiya (Egitto, Giordania, Libano, Palestina) - Foglie di malva cotte nel brodo, con aglio e coriandolo, servite su riso con crostini e pezzi di agnello o pollo. Qawareh bil hummus - Zuppa di zampe di agnello con crostini di pane, hummus e yogurt. In Egitto si chiama fattah.
Secondi
Chorba - Umido di montone. Ferique - Chicchi di grano cucinati con carne di piccione e insaporiti con spezie (pepe, cumino, coriandolo, peperoncino, curcuma). Hamman meshwi - Piccione alla griglia. Qharouf mehshi - Agnello intero farcito con riso, carne, pinoli, mandorle e spezie. Il viaggiatore difficilmente lo può gustare perché viene servito esclusivamente per banchetti. Qibbeh - un impasto di frumento pestato (burghul) con carne (montone) trita, cipolle e spezie, arrotolato a un altro impasto di carne trita (questa volta cotta), cipolle e pinoli tritati. Il piatto si può consumare anche crudo con menta, olio doliva e pepe. Qibbeh samak - Come il qibbeh, ma a base di pesce. Qiftah sinjie bil furun (Egitto) - Pasticcio di carne. Qofta - Spiedini di carne macinata, prezzemolo, cipolle tritate, pepe, coriandoli, sesamo, curcuma e cumino. E cotta alla griglia. Qofta mabrouna - Carne macinata di montone con cipolle, prezzemolo, pinoli; arrotolata e cotta al forno. Safayeh (Giordania) - Focaccine ripiene di carne. Saiyadiya - Filetti di pesce lessati, serviti su del riso imbevuto di brodo di cipolle appassite. Seleeq (Arabia Saudita) - Spezzatino dagnello in umido con cipolle, latte e riso. Sfeehah - Pasta arrotolata intorno a carne macinata con cipolle, pinoli e spezie. Shawarma - Fette dagnello o di montone marinate per una notte e infilzate in uno spiedo verticale che ruota intorno alla fiamma. La carne viene poi tagliata direttamente dallo spiedo.
Contorni
Mahalabeya (Libano) - Dessert a base di vaniglia. Mehshi - Melanzane, zucchine, cavoli, pomodori ripieni con carne macinata, riso, cipolla. Cotti al forno nel loro sugo. Qatayef - Frittelle ripiene di un impasto di noci, zucchero e panna acida. Salatah - Insalata di lattuga, cetrioli e pomodori (questultimi tagliati a cubetti) condita con limone, menta e tahina.
Altri
Burghul - Impasto di frumento. (vedi Qibbeh e Taboullah). Esh baladi - il pane arabo, grosso come una pizza scondita. Morbido e buonissimo. Pita - Altro pane arabo.
Bevande
Acqua - Quella minerale (a parte alcune marche egiziane, siriane e libanesi) è importata.Perciò è cara. Araq - Liquore allanice, ricorda il greco ouzo e il francese pastis. Questo alcolico è vietato in Arabia Saudita. Birra - La birra è la bevanda alcolica più consigliata da bere fuori dai pasti. Purtroppo quelle locali non sono niente di speciale, neppure le birre egiziane che hanno fama, in Medio Oriente, di essere le più buone. Vino - Il vino è rappresentato da quello libanese (zona di produzione valle della Bekaa. Quello rosso, prodotto dallazienda Chateau Musar è eccellente). Al Cairo, Abu Dhabi, Amman e Beirut si trovano vini importati (specialmente francesi, italiani, greci e turchi). Caffè - Il caffè (ottimo) viene preparato per infusione, ossia alla turca. Tè - Generalmente viene servito con foglie di menta fresca e zucchero in piccoli bicchieri. E la bevanda più dissetante.
SHOPPING
LEgitto è il paradiso dei souvenir kitsch e delle copie di antichità. Ma scegliendo con calma si potranno acquistare prodotti di qualità e convenienti. Spezie, articoli in pelle, tappeti, vasi e tessuti. Limportante è non aver fretta. In Egitto il fascino dello shopping non sta nellacquisto ma nel mercanteggiare. Khan el Khalili è uno dei più grandi bazar del Medio Oriente. Qui si trova tutto quello che cè da comprare. Si estende da sharia al Muski, tra sharia Port Said e Midan Hussein fino a sharia al Muizz al Din Allah e sharia al Gamaliyya. In questo enorme labirinto ci sono artigiani che scolpiscono, tingono, intrecciano tessono attorniati dai più abili commercianti del mondo. Specie nella zona dei souvenir verrete fermati in continuazione. Accanto, in sharia al Muski, si trova un altro souk, il Muski, frequentato dagli abitanti del Cairo. Un altro bel bazar è il Karnak sulla Corniche el Nil. Negozi eleganti si trovano lungo El Badestan e attorno a sharia 26 July.
Orari: I negozi e i bazar sono aperti dalle 10 alle 18, chiusi il venerdì e il sabato. Durante il Ramadan sono aperti dalle 9.30 alle 15.30 e dalle 20 alle 22. Principali festività: 1, 7 e 19 gennaio, 28 febbraio, 23 marzo, Pasqua e il primo lunedì dopo, 1 maggio, 18 giugno, 23 luglio, 6 e 23 ottobre, 23 dicembre. Le festività religiose musulmane cambiano data ogni anno. Pagamento: In sterline egiziane. Tenete sempre una buona scorta di monete di piccolo taglio. Il resto è spesso difficile da ottenere.
Capi dAbbigliamento
LEgitto è un grande produttore di cotone. T-shirt, camicie coloniali, pantaloni, sahariane sono di ottima qualità e a prezzi bassi. Abiti su misura vengono cuciti nel giro di 24 ore dai sarti nei bazar. Se avete questa intenzione lideale è portarsi dietro la fotografia del modello da copiare e disporre di almeno un paio di giorni (non si sa mai). Tipicamente egiziana è la galabiya, la lunga e ampia veste in cotone. Chi si sente in vena può acquistare sciarpe e corpetti per la danza del ventre. Per gli appassionati di abbigliamento e accessori militari cè il Military Surplus Market, accanto al Railway Museum nella Ramses Station. Si vendono a poco prezzo stivali, giacche, camicie, pantaloni, zaini dellesercito egiziano.
Fotografia
Port Said è un porto duty free dove si possono acquistare a prezzi scontati telecamere, macchine fotografiche, walkman e altri apparecchi elettronici soprattutto di fabbricazione giapponese. Attenzione: Dichiarate alla dogana in ingresso eventuali macchine fotografiche e altri apparecchi elettronici che avete con voi.
Dove: I migliori acquuisti si fanno lungo sharia Gomhurriya.
Ceramiche
Giare, pignatte, vasi in terracotta sono ancora fabbricati con tecniche antiche. Belli e rari i vetri soffiati muski dai colori intensi.
Dove: Il Cairo: molti laboratori artigiani nel quartiere dietro la moschea di Amr.
Gioielli
Se amate i gioielli degli antichi egizi allora troverete molte riproduzioni in oro a 14, 18 e 24 carati. Fra i motivi classici ci sono locchio di Horus, la chiave della vita, lo scarabeo, il nodo di Iside. Molto belli i pesanti bracciali dargento e le collane in pietre dure e perle di fiume delle donne berbere. Verificate che il pezzo scelto abbia il marchio della caratura. Attenzione ai turchesi che spesso sono solo polvere pressata. Difficile valutare se i gioielli venduti per antichi a cifre da capogiro lo siano davvero. Meglio optare per una dichiarata riproduzione. Per acquisti importanti rivolgersi a una grande gioielleria. Un acquisto da evitare è lavorio, che in genere proviene dal Sudan e dal Kenya dove i bracconieri stanno decimando gli elefanti.
Dove: Il Cairo: Onig, accanto al Museo Egizio.
Antiquariato
Troverete ovunque oggetti spacciati per vecchi o addirittura antichi. Incredibili statuette scovate in qualche tomba faraonica e cedute a un prezzo da vero affare. Non esitate nemmeno un attimo. Si tratta di falsi. Del resto le autorità egiziane non darebbero mai il permesso per lesportazione. Accontentatevi di oneste riproduzioni ben fatte, per esempio quelle in vendita al Museo Egizio del Cairo (vedi pag. 157).
Tabacchi
Narghilé di ogni foggia. Da fumare o da utilizzare come soprammobile.
Cibi & Alimenti
Inebrianti e coloratissimi sono i banchetti delle spezie. Da comprare lo zafferano, almeno 100 volte più economico che altrove. E poi diverse qualità di pepe, ginger, chiodi di garofano, cannella. Da portare a casa il carcadè, un infuso dal colore rosso e dal sapore di ribes preparato con i fiori di una pianta simile allibisco.
Dove: Il Cairo: Souk al Attarin (tra sharia al Muizz al Din Allah e sharia al Muski).
arredamento
Per quanto si sia ricominciato a tessere solo recentemente, i tappeti egiziani sono molto particolari. Soprattutto quelli prodotti a el Harrania, a sud-ovest del Cairo. Qui opera una scuola dove i giovani imparano larte di annodare. La decorazione è del tutto personale, pur ispirandosi al paesaggio lungo il Nilo, con piante e animali riprodotti in modo naif. Un altro elemento darredo egiziano doc è il papiro. Ai tempi dei faraoni sostituiva la nostra carta. Lantico procedimento di intreccio e incollaggio viene ancora eseguito negli appositi Istituti del Papiro. I fogli vengono poi dipinti con scene che si rifanno al mondo delle divinità egizie. Più la decorazione è fitta più alto è il prezzo del papiro. Se di buona qualità (badate che i papiri offerti dai venditori ambulanti in genere sono di mais) il papiro si può arrotolare tranquillamente.
Dove: Tappeti a El Harrania: Wissa Wassef (sulla strada per Saqqara). Raghab Papyrus Institute di Giza (3 sharia el Nil) Ricordate che contrattare fa parte della cultura araba. E un divertimento, il sale della vita del commerciante. Sedetevi con calma e fra una tazza di tè e reciproci complimenti abbassate il prezzo almeno del 40%. Non state prevalicando nessuno e nemmeno sottraendo il pane ai poveri. E lusanza. Adeguatevi con buona educazione. Informatevi prima sui prezzi e non cominciate una trattativa se non siete in grado di affrontare il prezzo che proponete.
Cosmetica
Fra le tante polverine magiche si può scegliere tranquillamente lhenné per tingere di rosso i capelli in modo naturale, lincenso e il legno di sandalo per profumare la casa. Nelle bottigliette di vetro in tinte sfumate vengono racchiuse intense essenze e olii. Le fragranze sono un po troppo mielose per gli occidentali, ma si trovano anche buone imitazioni di profumi francesi.
Dove: Il Cairo: i venditori di profumi si concentrano lungo sharia Muezzedin Allah.
Artigianato
Il rame e lottone a sbalzo sono una lavorazione molto popolare. Bastano pochi Euro per acquistare caraffe, ciotole, piatti. Se ne trovano in ogni souk, fino alla nausea. A Luxor ci sono molti artigiani che scolpiscono lalabastro ricavando le solite statuette di divinità e qualche vaso di fattura più elegante. Molto belle le scatole di legno intagliato e quelle con intarsi di madreperla. Ovunque si trovano cesti di diversa foggia. I più belli sono quelli di Fayum.
Dove: Il bazar dei ramai è il Suk el Nahhasin.
Pelletteria
Abbondante lofferta di articoli in cuoio a buon prezzo. Col tempo lodore penetrante delle sostanze usate per la concia si attenua. Verificate subito invece che fibbie e chiusure funzionino bene. Infatti, le rifiniture non sono molto accurate.
IL CLIMA
La primavera è molto calda, ma comunque accettabile per viaggiare attraverso il paese. Lunico inconveniente è costituito dal khamsin, scirocco che quando soffia porta violente tempeste di sabbia. In estate lEgitto è afoso. Al Cairo laltissimo tasso dumidità sconsiglia qualsiasi attività fisica. Il sud è torrido, ma il caldo secco mitiga la canicola. Lunico vantaggio della stagione è la pochezza di turisti. Il periodo ideale per visitare questo fantastico paese va da fine novembre a fine febbraio; le giornate sono ben soleggiate, il clima è primaverile, con modeste piogge a nord (Il Cairo, Alessandria), secco e temperato a sud (Luxor, Assuan). In questi mesi le notti sono fresche e certe volte, nel sud, anche fredde. Abiti leggeri, un giubbotto e un maglione per linverno. In estate capi leggerissimi con sempre un indumento di lana. Per tutto lanno consiglio un paio di scarpe alte per le escursioni nel deserto e per gli amanti di equitazione, invece, un paio di stivali da cavallo. Sarebbe un peccato non poter godere dei meravigliosi purosangue arabi, che a Giza vengono noleggiati per intere giornate a prezzi interessanti. I sub possono evitare di portasi dietro la pesante attrezzatura, la si può comodamente noleggiare a Sharm el Sheiq. La kefiyah è indispensabile per le escursioni nel deserto
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