Scrivo un messaggio su di un piccolo foglio di carta sbiadita, lo avvolgo, lo fermo con un nastro di fortuna, lo inserisco in una bottiglia trovata tra i rovi, chiudo il tappo con forza. Mi avvicino a quel mare che scorre vicino, dalle sue acque limpide traspaiono sassi di mille colori e lascio cadere quella bottiglia. La osservo mentre la corrente la spinge verso l'orizzonte e rimango assorto appoggiato alla balaustra del ponticello. La bottiglia affonda leggermente per poi risalire in superficie e pian piano sparisce. Un uomo seduto su una panchina, vista la scena incuriosito si avvicina a me e mi chiede: "Non sei un naufrago su un isola deserta come mai mandi un messaggio nella bottiglia?". Io, senza voltare lo sguardo dal mare rispondo: "non è indispensabile trovarsi soli su un isola deserta per aver bisogno d’aiuto".
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