Aiutare te
Mio Dio, sono tempi tanto angosciosi. Stanotte per la prima
volta ero sveglia al buio con gli occhi che mi bruciavano, davanti a me
passavano immagini su immagini di dolore umano.
Ti prometto una cosa, Dio,
soltanto una piccola cosa: cercherò di non appesantire l'oggi con i pesi delle
mie preoccupazioni per il domani – ma anche questo richiede una certa
esperienza.
Ogni giorno ha già la sua parte. Cercherò di aiutarti affinché tu
non venga distrutto dentro di me, ma a priori non posso promettere nulla.
Una
cosa, però, diventa sempre più evidente per me, e cioè che tu non puoi aiutare
noi, ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi.
L'unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l'unica che veramente
conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio.
Forse possiamo anche
contribuire a disseppellirti dai cuori devastati di altri uomini.
Sì, mio Dio,
sembra che tu non possa far molto per modificare le circostanze attuali ma
anch'esse fanno parte di questa vita.
Io non chiamo in causa la tua
responsabilità, più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi.
E quasi a
ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: tocca a noi aiutare
te, difendere fino all'ultimo la tua casa in noi.
Esistono persone che
all'ultimo momento si preoccupano di mettere in salvo aspirapolveri, forchette e
cucchiai d'argento
– invece di salvare te, mio Dio.
(Etty
Hillesum)