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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: Piero Gotta  (Mensaje original) Enviado: 10/03/2010 09:59

DA QUI ALL'INFINITO: fotografie dall’universo

.

Il nostro tempo è il primo nel quale la Terra può essere osservata come oggetto astronomico: arrivando sulla Luna, l’uomo ha potuto vederla da una prospettiva prima inimmaginabile. Siamo anche la prima generazione di esseri umani a poter vedere i pianeti non solo come puntini luminosi nel cielo notturno, ma anche nella loro completezza tridimensionale. Da allora il fascino esercitato dall’Universo, dai pianeti e dalle stelle è profondamente mutato, da oggetti protettori o suscitatori di timori a corpi reali, fisici, magari butterati di crateri.

Praticamente tutti i corpi celesti che possiamo vedere durante la notte appartengono ad un grande insieme di stelle, di nubi di gas e polveri, di pianeti più o meno grandi, chiamato Via Lattea, la nostra Galassia. Essa contiene almeno cento miliardi di stelle e come la Via Lattea esistono miliardi di galassie nell’Universo.

La nostra Galassia (con la G maiuscola per distinguerla da qualsiasi altra galassia) è una galassia a spirale, con bracci che si svolgono verso l’esterno di un rigonfiamento centrale di stelle. Il suo diametro è di circa 100.000 anni luce e la nostra stella, il Sole, si trova in uno dei bracci di spirale, a circa 30.000 anni luce dal centro della Galassia. La maggior parte delle stelle della Galassia si trova nel disco dello spessore di circa 2.000 anni luce. Visto dalla nostra posizione questo disco appare come una banda debolmente luminosa che attraversa il cielo nelle notti limpide e buie.

è utile ricordare che l’unità di misura astronomica “anno luce” è la distanza percorsa da un raggio di luce in un anno. La luce si muove con un velocità che si approssima ai 300.000 chilometri al secondo, per cui un anno luce equivale a 9,46 milioni di milioni di chilometri.

L’universo è punteggiato di innumerevoli altre galassie, che, per la maggior parte, sono raggruppate in gruppi più o meno grandi. La nostra non sfugge alla regola, ed è la seconda in ordine di grandezza di un ammasso di galassie denominato Gruppo Locale, formato da circa 30 di questi corpi. La galassia che ci supera in grandezza è M 31 (NGC 224), la galassia di Andromeda (visibile anche ad occhio nudo come una sorta di chicco di riso nella costellazione di Andromeda), distante da noi 2,2 milioni di anni luce, e che si ritiene contenga un numero di stelle doppio di quello della nostra e che abbia un diametro circa il 25% più grande.

In Triangolo ecco M 33 (NGC 598), una galassia a spirale distante 3,6 milioni di anni luce, appartenente al nostro gruppo locale. Non è molto luminosa e per scorgere i bracci della spirale è necessario un telescopio abbastanza grande.

M 81 (NGC 3031), in Orsa Maggiore, è una delle galassie più brillanti dell’intero cielo, è una perfetta galassia spirale e si trova vicinissima a M 82 (NGC 3034), un’altra galassia alla quale è collegata.

NGC 253 in Sculptor è una galassia degna di nota. è una galassia a spirale visibile quasi di profilo che non ha un rigonfiamento centrale e i suoi bracci sono una ribollente massa di stelle e polvere.

M 51 (NGC 5194) è probabilmente la più famosa galassia del cielo. Si trova in Canes venatici ed è chiamata Whirlpool, Vortice, ed è costituita da una galassia spirale con una galassia satellite, più piccola, all’estremità di uno dei suoi bracci.

M 104 (NGC 4594), più conosciuta come Galassia Sombrero, si trova al confine tra le costellazioni della Vergine e del Corvo.

M 101 (NGC 5457), sopra la parte terminale del timone del Grande Carro in Ursa Major, è una galassia spirale molto estesa vista frontalmente con numerosi bracci principali.

M 83 (NGC 5236) è una galassia spirale vista di faccia, presente in Idra.

M 74 (NGC 628) è una galassia spirale in Pesci con bracci piuttosto aperti distante 22,5 milioni di anni luce.

M 77 (NGC 1068) è una piccola galassia spirale che si trova vicino a d (delta) Ceti, quindi in Balena. è classificata come galassia di Seyfert, un tipo di galassie spirali con un nucleo brillante, ed è una radiosorgente.

All’interno della nostra Galassia si possono trovare oggetti favolosi, definiti ammassi stellari e nebulose.

Gli ammassi stellari sono aggregati di decine o centinaia di stelle vicine tra loro, legate debolmente le une alle altre dalla reciproca attrazione gravitazionale. Esempio classico, e visibilissimo ad occhio nudo, è M 45, meglio noto come Pleiades (le Pleiadi), è l’ammasso stellare più brillante e famoso di tutto il cielo, citato in ogni tempo, da Omero a D’Annunzio. Il nome è di origine greca e deriva da “plein”, cioè navigare, oppure da “pleios” cioè molti. Ad occhio nudo si possono vedere circa sette stelle, le quali sono Alcyone, h (eta), la più brillante, quindi troviamo Celaeno, Electra, Taygeta, Maia, Asterope, Merope, Atlas, Pleione, una stella con inviluppo esteso che emette anelli di gas a intervalli regolari, la cui luminosità fluttua imprevedibilmente. In realtà, dell’ammasso distante da noi 415 anni luce, fanno parte circa 250 stelle, comprese molte giganti blu, immerse in una debole luminosità, residuo della nube da cui si sono formate “soltanto” 50 milioni di anni fa.

Le nebulose, che hanno la peculiarità di contrarsi, crescere di temperatura e dar vita a protostelle, le quali evolvono poi in stelle, possono essere considerate come culle di stelle.

Le stelle quindi nascono all’interno di questi ammassi¸ di gas e polveri, e vivono finché hanno a disposizione del combustibile che alimenta le reazioni nucleari che avvengono al loro interno.

Al termine del loro ciclo vitale alcune stelle si spengono lentamente e tranquillamente, mentre altre, le cosiddette “supernove”, raggiungono il massimo splendore con un’esplosione che scaglia nello spazio quasi tutta la materia di cui sono formate. Mentre gli strati atmosferici esterni si espandono, il nucleo della stella, caldissimo e densissimo, li eccita e li ionizza, mostrandoci splendide immagini.

Queste “nebulose planetarie”, dette così perché la loro forma (quasi sempre sferica) simula la forma di un pianeta, hanno una rappresentante famosa, M 1 (NGC 1952), la Nebulosa Granchio, della quale si conosce esattamente l’età. Gli astronomi di corte cinesi riportarono nelle loro cronache una “stella ospite” nei pressi di z (zeta) Tauri il 4 luglio 1054. La stella brillò così luminosa da poter essere osservata in pieno giorno per ben 23 giorni.

I delicati cirri della Nebulosa Velo nel Cigno, che si stanno lentamente allontanando da migliaia di anni, sono i tenui resti di una stella esplosa. NGC 6992 è la parte più brillante, NGC 6960 è l’arco più debole.

M 57 (NGC 6720), la Nebulosa ad Anello, è una famosa nebulosa planetaria distante 4.100 anni luce presente in Lyra.

Esplorando con un binocolo al confine tra Sagitta e Vulpecola, si incontra M 27, la Nebulosa Dumbbell, una delle più spettacolari vedute del cielo.

M 97 (NGC 3587), distante 2.600 anni luce, è chiamata comunemente Nebulosa Civetta.

IC 418 simile al disegno fatto con uno spirografo. In questa immagine a falsi colori, il rosso indica le emissioni di azoto ionizzato (il gas più freddo della nebulosa), il giallo mostra le emissioni di idrogeno ed il blu le tracce di ossigeno ionizzato (il gas più caldo, prossimo alla stella centrale).

NGC 7023 in Cefeo è un buon esempio di nebulosa “bozzolo” polverosa: in essa una o più stelle appena formatesi illuminano un involucro di polvere e gas.

M 20 (NGC 6514), la Nebulosa Trifida, è una nube luminosa di gas che mostra al centro una stella doppia chiamata HN 40, probabilmente nata da essa.

M 8 (NGC 6523), la Nebulosa Laguna, insieme alla precedente si trova nel Sagittario. La Nebulosa Laguna, distante da noi circa 5.000 anni luce, circonda l’ammasso stellare NGC 6530.

La costellazione di Orione è uno scrigno colmo di oggetti interessanti, tra questi la famosissima M 42 (NGC 1976), la grande Nebulosa di Orione che con NGC 1973 costituisce la parte centrale della spada del gigante, la quale si snoda verticalmente a partire dalla cintura. Si tratta di una gigantesca nebulosa ad emissione, costituito di gas e polveri visibile ad occhio nudo, malgrado sia distante da noi 1.300 anni luce, per la sua estensione ed è illuminata dal sistema di stelle denominato “il Trapezio” e la sua luce è dovuta principalmente proprio alla fluorescenza prodotta dalla radiazione ultravioletta emessa da queste stelle. Le sue dimensioni reali appaiono essere di circa 15 anni luce di diametro, quindi più di ventimila volte le dimensioni del Sistema Solare.

Vicino è presente NGC 2024, la Nebulosa Fiamma, un’area splendente di gas che circonda la stella z (zeta) Orionis.

Vicino la nebulosa oscura più famosa, situata a sud di z (zeta) Orionis, la famosa Nebulosa Testa di Cavallo (Barnard 33), una protuberanza di materia scura dalla caratteristica forma di “cavallo degli scacchi” davanti alla fioca luminosità della nebulosa IC 434.

NGC 2070, la Nebulosa Tarantola, è una nube di idrogeno dal diametro di circa 1.000 anni luce nella Grande Nube di Magellano. Il nome popolare di Tarantola deriva dalla sua forma simile a quella di un ragno. Al centro della nebulosa c’è un ammasso di decine di stelle supergiganti, la cui luce fa risplendere la nebulosa stessa. Si sospetta che una di queste stelle abbia una massa di circa 1.000 volte quella del Sole. La nebulosa Tarantola è la più grande e brillante nebulosa della Via Lattea.

NGC 2392 è una nebulosa planetaria chiamata Eschimese per la propria forma.

NGC 7000, la Nebulosa Nordamerica, è famosa per la forma, molto simile al continente nordamericano e il Golfo del Messico è formato da una nube di polvere scura. Al largo appare la Nebulosa Pellicano (IC 5067 / 5070).

NGC 2237, la Nebulosa Rosetta, è un guscio di gas che circonda l’ammasso stellare NGC 2244. Le due stelle più luminose scaldano e ionizzano il gas della nebulosa provocando la caratteristica emissione di luce rossa dell’idrogeno ionizzato. Le stelle dell’ammasso vengono considerate molto giovani, forse di età inferiore a 500.000 anni. Nebulosa e ammasso stellare distano circa 4.500 anni luce.

NGC 2264, in Unicorno, è una combinazione di un ammasso stellare e di una nebulosa. L’ammasso contiene circa 20 stelle e la nebulosa è chiamata nebulosa a cono per la sua forma.

M 57 nella Lyra è una famosa nebulosa planetaria detta nebulosa ad anello.

M 8, in Sagittario, è la Nebulosa Laguna, una famosa nebulosa gassosa visibile ad occhio nudo che circonda l’ammasso stellare NGC 6530, un insieme di circa 25 stelle che si sono formate di recente dal gas circostante.

M 17, sempre in Sagittario, è la Nebulosa Omega o Ferro di Cavallo.

NGC 2261 in Unicorno, è la nebulosa variabile di Hubble, una piccola e debole nebulosa che contiene la stella variabile R Mon, le cui fluttuazioni irregolari possono essere dovute alla sue recente nascita dalla nebulosa.

M 4 in Scorpione, è un grande ammasso globulare visibile con un binocolo ed è uno dei più vicini a noi.

M 16 in Serpente, la Nebulosa Aquila, è una spettacolare combinazione di un ammasso stellare e di una nube di gas, con infiltrazioni di polvere e gas freddi e scuri.

NGC 3372 in Carina, è una nebulosa diffusa, visibile come una macchia brillante della Via Lattea, che circonda la variabile irregolare e (eta) Carinae. Osservandola con un binocolo, si possono vedere ammassi stellari splendenti e vortici di gas luminosi alternati a zone scure. La più famosa è la macchia scura, chiamata Buco della serratura per la sua forma caratteristica, che si staglia sullo sfondo della parte centrale, brillante, della nebulosa.

M 22, in Sagittario, è un ricco ammasso globulare di forma ellittica, le cui stelle più brillanti sono rossastre.

NGC 5139, definito anche w (omega) Centauri, è l’ammasso globulare più grande o brillante del cielo, tanto che nelle vecchie carte celesti era etichettato come stella. Sebbene venga riportato già da Tolomeo nell’Almagesto, la sua va natura fu scoperta nel 1677 da Halley, dall’isola di Sant’Elena.

 Per vedere le foto , cliccare sulle scritte blue sottolineate           Piero                    




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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: mammaluisella Enviado: 10/03/2010 11:57
non si vedono

Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: Piero Gotta Enviado: 10/03/2010 16:53

Hai ragione Luisella : sono mortificato ! Spero di farmi perdonare con queste altre foto :

Image: The Crab Nebula

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The Crab Nebula

Ciao piccola mamma Luisa ! Piero


Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: mammaluisella Enviado: 10/03/2010 20:07
bellisime, io credo che in qualche parte dell'universo ci siano forme di vita simili alla nostra , sarebbe bello poter avere un giorno delle certezze.
Ora ti racconto una cosa se avrai la pazienza di leggermi:
quando era una giovane liceale viaggiavo con uno zio prete; una bellissima persona aperta con tutti e soprattutto molto colta. Era infatti laureato in matematica, astrofisica, filosofia e lettere classiche e riusciva a tradurre all'impronta il greco arcaico e l'aramaico.
Viaggiare con lui era una continua scoperta, gli ponevo mille domande soprattutto sugli astri e poi anche su Dio. Devo dire che devo a lui la mia curiosità e le mie poche certezze, tutto il resto è frutto di esperienza, ma soprattutto di una medicina che si chiama amore.
Ciao, buona notte
                     luisa

Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: Piero Gotta Enviado: 11/03/2010 17:44

recuperate le foto originali :





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