Guardo le mie mani
mi fermo e scopro
che esse non sono più le stesse.
Ravviso in loro i primi i segni
di una età sfiorita
di una gioventù svanità.
La pelle non più vellutata
le dita non più affusolate
le unghia non più rosso
vermiglio.
MANI
che un tempo foste
mio vanto
di bellezza...
di invidia...
Quanto avete lavorato...!
Pregato, faticato, accarezzato
asciugato le dolci lacrime
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