Un mondo popolato di sogni
lo vissi la mia infanzia in un mondo popolato di sogni i miei giorni i miei giochi vissi. Conoscevo il canto del grillo e la cicala amavo il sorbo e il pero ma più d'ogni altro il fico nocchiuto. E lui ricambiava quel sentimento offrendomi riparo tra i frondosi rami e accoglieva il mio canto confuso a quello dei passeri. Ora ascolto voci estranee mentre di lui rimane solo il tronco con pochi rami e piange sui sogni infranti, sulle vane illusioni di chi lontano muore ogni giorno vivendo e la pena si affonda qual bisturi a far scempio dell'anima che un dì fu romantica.
Rosa Staffiere
Il vostro Max
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