Per Freud si tratta dell'idea scientifica dell'homo natura, dell'uomo come natura, cioè come essere naturale. Per Freud l'opera scientifica ha la possibilità di scoprire qualcosa sulla realtà del mondo. Anche la scienza contiene un mysterium tremendum, gli istinti.
Secondo Freud tutti devono sopportare la vita se vogliamo prepararsi alla morte.
La vita diviene sopportabile solo se si attribuisce maggiore importanza alla veridicità e soprattutto alla veridicità di fronte alla morte.
Freud ha sempre visto nel male il principio d'essere del bene, nella volontà di distruzione delle tendenze sadistiche dell'uomo il principio d'essere della bontà.
Si contrappone così ad Agostino e Fichte e si pone sulla stessa traiettoria di Schelling, Nietzsche....Il bene per Freud è solo una forza negativa che limita, che rimuove e non ha azione positiva.
Tutte le trasformazioni degli istinti egoistici in istinti sociali (da cattivi a buoni) avvengono secondo Freud attraverso la coercizione.
La traiettoria di tutto questo sviluppo consiste nell'internalizzazione della costrizione esterne tramite il Super-Io.
Homo natura: istinto di vita, soddisfazione del piacere, inibizione a causa della coercizione o della pressione della società. Il neonato non è un uomo reale, ma un'idea, una tabula rasa.
Con l'idea dell'homo natura si può operare non solo sul piano scientifico, ma anche su quello pratico: con essa si può fare qualcosa, cioè guarire.