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General: Partire
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN  (Mensaje original) Enviado: 18/02/2010 14:28
 
 
 
Partire è anzitutto uscire da sé.
Rompere quella crosta di egoismo che
tenta di imprigionarci nel nostro "io".
Partire è smetterla di girare in tondo intorno a noi,
come se fossimo al centro del mondo e della vita.
Partire è non lasciarsi chiudere negli
angusti problemi del piccolo mondo cui
apparteniamo: qualunque sia l'importanza di
 questo nostro mondo l'umanità è più grande ed
è essa che dobbiamo servire. Partire non è divorare
chilometri, attraversare i mari, volare a velocità supersoniche.
 
Partire è anzitutto aprirci agli altri, scoprirli, farci
 loro incontro. Aprirci alle idee, comprese quelle
contrarie alle nostre, significa avere il fiato
di un buon camminatore.
E' possibile viaggiare da soli. Ma un buon
camminatore sa che il grande viaggio è quello
della vita ed esso esige dei compagni.
 
Beato chi si sente eternamente in viaggio
 e in ogni prossimo vede un compagno desiderato.
 Un buon camminatore si preoccupa dei
compagni scoraggiati e stanchi. Intuisce il
 momento in cui cominciano a disperare.
 Li prende dove li trova. Li ascolta, con intelligenza e delicatezza,
soprattutto con amore, ridà coraggio e gusto per il cammino.
Camminare è andare verso qualche cosa; è
prevedere l'arrivo, lo sbarco. Ma c'è cammino
e cammino: partire è mettersi in marcia e aiutare
gli altri a cominciare la stessa marcia per
costruire un mondo più giusto e umano.
 
Helder Camara, Camminiamo la speranza
 
Mi colpisce soprattutto l’attenzione che nel lungo
 viaggio della vita dobbiamo avere per i nostri
compagni di viaggio. Persone che ci sono state
 affidate, che abbiamo scelto, che abbiamo
incontrato; guardarsi intorno per poter accorgersi
che darsi la mano può essere di reciproco aiuto.
 

Solidali nel dolore
 
Chi partecipa al tuo piacere
ma non al tuo dolore
perde la chiave
di una delle sette porte
del paradiso.
Puoi dimenticare
la persona con cui hai riso,
mai quella
con cui hai pianto.
 
 Gibran, Le parole non dette
Annamaria


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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: Lelina Enviado: 18/02/2010 22:58
Viaggiare non vuole dire solo recarsi in quel luogo, collocarsi in un albergo, andare in spiaggia, coricarsi su di una sdraio e sentire i pettegolezzi dei vicini d’ombrellone che spalmandosi creme si arroventano al sole.
Il viaggio è cultura, è voglia di capire, è osservazione, è contatto con la gente del luogo, è entrare nelle tradizioni, nei suoi profumi, nei sapori. Viaggiare è inseguire delle emozioni, è voglia di scoprire cosa ci sarà oltre quella curva, quella collina, quel faro, dopo l’orizzonte.
Il viaggio è anche indossare gli scarponi, mettersi lo zaino in spalla ed incamminarsi per un sentiero che presto diventerà ripido tanto da farci sentire il cuore in gola ma quando intorno a noi non ci sarà più nessuno, è lì che il viaggio diventa avventura, il cielo diventa immenso, la natura si fa severa ed allora scatta la voglia di sfidarla, di entrarci dentro, di salire la in cima a quel monte e quando ci saremo arrivati nessuno ci dirà bravo, ma quell’immensità, quel silenzio, quella vicinanza al cielo, quella gioia per avercela fatta, ci darà una felicità ed una pace interiore così grande da rendere difficile la decisione del ritorno, ma ci avrà donato la voglia di scoprire altre valli, altre cime, perché viaggiare vuol dire prendere una borsa, uno zaino, un buon paio di scarpe e partire per luoghi vicini o lontani ma sempre con l’entusiasmo di chi vuole scoprire cosa ci sarà….oltre.
Donghi Giuseppe
tratto dal web
*****
Molto interessante questo tuo post AnnaMaria
è sempre piacevole leggerti
Buona Notte
a te, a tutti
Lely


 
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