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De: Romano (Mensaje original) |
Enviado: 10/03/2010 13:49 |
Il POP-ROCK D'AUTORE degli STADIO, tra BALLATE e LIVE. Gli Stadio sono Gaetano Curreri, Andrea Fornili, Roberto Drovandi e Giovanni Pezzoli. Produttore e autore è Saverio Grandi, che ha scritto con Curreri i più grandi "successi" della band.
Le canzoni degli Stadio sono, finalmente, dopo “anni di indagini”, un "caso risolto" nella musica italiana: il loro è "pop-rock d'autore", sono l'unica band italiana che riesce a coniugare il "pop-rock" con la grande musica d'autore, e sono un unico, stimato "laboratorio" di canzoni di successo per sé e per altri.
Il linguaggio della canzone si evolve continuamente e gli Stadio hanno un “pubblico generazionale” grazie alla loro duttilità musicale e alla versatilità della penna d'autore che firma con loro splendide canzoni.
Le canzoni degli Stadio rivelano una storia musicale che interseca quella di illustri colleghi, con cui hanno condiviso il palco, hanno provato, arrangiato, prodotto e suonato nelle grandi produzioni discografiche, scrivendo canzoni e continuando a scriverle. Con Vasco Rossi, per cominciare, legato da un’amicizia di lunga data con Curreri, con cui ha firmato, per citare dei titoli, “La faccia delle donne”, “Acqua e sapone”, “Bella più che mai”, “Il Temporale”, “Lo zaino” per gli Stadio, e “Rewind”, “Ti prendo e ti porto via”, “Buoni o cattivi”, “Un senso”, “E adesso che tocca a me” e “Non vivo senza te” per Vasco. Senza dimenticare le produzioni dei primi album e di canzoni come “Albachiara” e “Jenny”. Ad oggi, la “premiata ditta” ha scritto per Laura Pausini (“Benedetta passione”, nel nuovo album), per Irene Grandi (“La tua ragazza sempre” e “Prima di partire per un lungo viaggio”) e per Patty Pravo (“Dimmi che non vuoi morire”, producendo pure un intero lavoro discografico).
Con Lucio Dalla gli Stadio hanno iniziato a pubblicare album (insieme hanno scritto “Grande figlio di puttana”, “Chi te l’ha detto” o “Porno in tv”) suonando per anni nei suoi dischi e nei “live” (parliamo degli album più noti del cantautore e dei tour, dal 1979 al 1988, come “Banana Republic”, con Francesco De Gregori, “DallAmeriCaruso” e “DallaMorandi”!).
Scoperto dagli Stadio e da Curreri (con cui scrisse “Fragole buone buone” e “Ci sei perchè), Luca Carboni ha firmato il suo primo testo per loro: “Navigando controvento”; eppoi “C’è”, “Allo stadio”, “Dentro le scarpe”, “Vorrei”, “Puoi fidarti di me”, “Canzoni alla radio”, “Pelle a pelle”, tra le altre. Con Francesco Guccini hanno collaborato per “Swatch”, “Per la bandiera”, “Jimmy” e “Una casa nuova”. Ma tante altre sono le collaborazioni d’autore che scopriremo man mano."Chiedi chi erano i Beatles" è la loro canzone-manifesto, rappresenta una metafora generazionale, come un filo di Arianna riavvolge storie, miti e passioni (su tutte quella per i Beatles, icone del tempo e delle mode).
Negli anni il linguaggio della Canzone si è evoluto, divenendo stereotipato o trascendendo ogni schema convenuto: gli Stadio hanno sempre mantenuto una propria coerenza - declinando la loro duttilità musicale con l'inibitoria versatilità proprio della penna d'autore. “Chiedi chi erano i Beatles” delinea bene la filosofia del gruppo (ossia, la memoria come collante delle emozioni e dei ricordi, come slancio ideale e indefinito) e la loro storia di musicisti e di uomini, storia che è ancora tutta da ascoltare, cominciando dal nuovo album. |
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De: Romano |
Enviado: 10/03/2010 13:50 |
1979 e 1980
“Banana Republic”, il tour con Dalla e De Gregori
Gli anni ’70 vedono Gaetano Curreri e Giovanni Pezzoli musicisti di studio, tra i cosiddetti "turnisti", coloro che accompagnano, realizzano dischi e tour per altri artisti. Cosi, dal giro dei professionisti che lavora con Dalla (con Pezzoli e Curreri ci sono il bassista Marco Nanni; il chitarrista Ricky Portera e il tastierista Fabio Liberatori) nascono gli Stadio, che accompagnano lo stesso Dalla, Francesco De Gregori e Ron nel tour "Banana Republic" del 1979: il tour, che "cambiò il volto della musica leggera", è la prima esperienza da gruppo e, quindi, l'inizio della loro attività musicale e discografica.
Proprio durante la tournèe, iniziano a lavorare al primo disco e a scrivere le prime canzoni.
Da lì comincia la storia, quella che avete appena letto.
L'attività della band è sempre stata parallela a quella solista dei vari elementi: Gaetano Curreri è oggi uno dei più affermati autori di canzoni di successo; Roberto Drovandi fa altrettanto, collaborando con i big della canzone e con i tanti musicisti per produzioni indies;
Andrea Fornili resta uno dei chitarristi italiani di maggior talento tanto da lavorare un po’ con tutti! Giovanni Pezzoli si dedica proverbialmente al sito ufficiale (www.stadio.com) ma non rifugge dagli inviti allettanti dei tanti amici che lo vogliono nei loro dischi!
1981 e 1982
“Grande figlio di puttana” e “Stadio”, l’album d’esordio Gli Stadio firmano la prima colonna sonora: “Borotalco"
Nel 1981 nasce “Grande figlio di puttana”, canzone che dilata in senso grottesco la filosofia di un gruppo come quello degli Stadio. Fa clamore per il titolo e per i tempi. L’album d’esordio che la contiene, “Stadio”, verrà pubblicato nel 1982. Sono cinque canzoni più una suite musicale ("Un fiore per Hal"). Già da questa prima prova discografica, gli Stadio si affidano a veri e propri “parolieri d'eccezione”: Gianfranco Baldazzi (scrittore e critico musicale), Lucio Dalla, anche produttore del disco; Ambrogio Lo Giudice, già regista di videoclip musicali, e quel ventenne, commesso in un negozio di scarpe al centro di Bologna, che dopo tante insistenze riesce a firmare la sua prima canzone, "Navigando controvento". È Luca Carboni, scoperta di Gaetano Curreri&soci. Parte del disco è stata utilizzata per la colonna sonora del film “Borotalco” di e con Carlo Verdone ed Eleonora Giorgi. Vincono “Nastro d’Argento” e “David di Donatello
1983 e 1984
Esce “La faccia delle donne” “Acqua e sapone” per il film di Carlo Verdone
Sono anni creativi. Il gruppo accompagna Lucio Dalla nei concerti e in studio di registrazione: l'ellepi "1983" del cantautore è suonato ed arrangiato dagli Stadio. Con Ron registrano dal vivo il 33 giri "Tutti i cuori viaggianti", "Sotto la pioggia" con Antonello Venditti, "Telefono elettronico" di Renzo Zenobi; producono "...e intanto Dustin Hoffmann non sbaglia un film", l'album d'esordio di Luca Carboni, scrivendo "Fragole buone buone". Nel 1984 arriva la seconda prova discografica, “La faccia delle donne”, prodotta da Guido Elmi e Maurizio Biancani, e a scrivere i testi delle canzoni ci sono Vasco (che duetta anche con Curreri ne “La faccia delle donne”), Dalla e Carboni. Per la prima volta partecipano al Festival di Sanremo con “Allo stadio”.
Il 33 giri rimane una pietra miliare nella storia del gruppo: con "Acqua e sapone" (che balza subito in classifica) e "C'è" firmano la seconda colonna sonora per il nuovo film di Carlo Verdone, per l'appunto "Acqua e sapone |
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De: Romano |
Enviado: 10/03/2010 13:51 |
1985 “Chiedi chi erano i Beatles”, nel Q-disc anche “Vorrei”
Nei primi mesi del 1985 vengono pubblicate cinque canzoni nel Q-disc “Chiedi chi erano i Beatles”. La canzone è un autentico, piccolo capolavoro composto con il poeta Roberto Roversi. Sul tema musicale di “Vorrei”, realizzano la colonna sonora del film di Carlo Verdone, "I due Carabinieri".
1986 “Canzoni alla radio” al Festival di Sanremo Il tour negli Usa per il progetto “DallAmericaruso”
Agli inizi del 1986, con “Canzoni alla radio”, partecipano per la seconda volta al Festival di Sanremo e pubblicano l'album omonimo. A marzo partono per gli USA con Lucio Dalla per una serie di concerti e registrano il doppio album live, "DallAmeriCaruso", dove è incisa anche "Grande figlio di puttana", che apriva la tournée americana.
1987 e 1988
La prima raccolta “Canzoni alla Stadio”, con “Bella più che mai” Il progetto artistico “DallaMorandi”: Gianni Morandi interpreta “Chiedi chi erano i Beatles”
Nel 1987, gli Stadio partecipano al progetto "DallaMorandi", che li porta a realizzare disco e tour - compongono "Il Duemila, un gatto e il Re" per Lucio Dalla e “prestano” "Chiedi chi erano i Beatles" a Gianni Morandi, che ne farà un successo popolarissimo. Con Vasco Rossi scrivono "Bella più che mai" e "Tu vuoi qualcosa": i due inediti vengono pubblicati nella raccolta di successi, “Canzoni alla Stadio” che esce nell'estate del 1988. E' questo l'anno che vede la definitiva conclusione della collaborazione artistica degli Stadio con Lucio Dalla.
1989 e 1990
“Puoi fidarti di me”
Andrea Fornili entra nella band
Nell'89 pubblicano “Puoi fidarti di me”, prodotto da Roberto Costa, che contiene “Stupidi” e “Se dico donna”.
Della prima formazione rimangono Gaetano Curreri e Giovanni Pezzoli con cui ancora oggi vengono identificati gli Stadio. Nella line-up, agli inizi del 1990, entra il chitarrista Andrea Fornili, professionista che aveva lavorato molto in tour con Eros Ramazzotti e Miguel Bosè. Vasco Rossi chiede agli Stadio di aiutarlo nella colonna sonora di "Stasera a casa di Alice", il film di Carlo Verdone con Ornella Muti e Sergio Castellitto. Vincono “David di Donatello” e “Nastro d’Argento”.
1991 Gli Stadio firmano con la EMI
Esce “Siamo tutti elefanti inventati”, che contiene “Generazioni di fenomeni”
Nel 1991 il passaggio alla EMI e il meritato “disco d'oro” con “Siamo tutti elefanti inventati”, pensato nei due anni precedenti, prodotto da Antonio Colombi e realizzato con Luca Orioli. Il titolo è pensato da Alessandro Bergonzoni, "Generazione di fenomeni" è la canzone di successo, anche sigla della serie di telefilm "I Ragazzi del muretto" su RaiDue. C'è un ideale filo che unisce il vecchio e il nuovo degli Stadio: ci sono "nuove" firme d'autore che danno lustro al loro repertorio come Ivano Fossati ("Ci sarà") e Claudio Lolli ("Segreteria telefonica") e "solite" collaborazioni con Vasco Rossi ("Cerca di non esser via") e Luca Carboni ("Pelle a pelle").
1992 e 1993
E’ l’anno di “Stabiliamo un contatto” e “Swatch” Roberto Drovandi si unisce alla band
Nell'autunno del 1992 viene pubblicato “Stabiliamo un contatto”, ancora un successo di vendite. Lavorano da soli al disco, con l’aiuto dell’arrangiatore Luca Orioli, e aggiungono al line-up il bassista Roberto Drovandi, già nel gruppo di lavoro di Carboni. Saverio Grandi compone gran parte delle canzoni - tra cui "Per la bandiera" con Francesco Guccini, che scrive un'invettiva diretta e cruda nei confronti di un evento che ha sconvolto la nostra società (la strage di Capaci). "Swatch" è l’altro testo che firma per gli Stadio. L'anacronistico viaggio a ritroso nel tempo di un quarantenne che osserva due ragazzi innamorati. Su una metafisica storia d'amore di Alessandro Bergonzoni ("L'appostamento") e su un testo dell'inedita coppia Luca Carboni e Jovanotti ("Libero di cambiare") vengono scritte altre "canzoni alla Stadio"! |
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De: Romano |
Enviado: 10/03/2010 13:51 |
1994 Il primo disco live “Stadiomobile”
Il successo della colonna sonora per “I ragazzi del muretto”
Confermando le loro indubbie capacità live, nel 1994 gli Stadio conquistano il Disco d'oro con “Stadiomobile live” (che contiene l'inedita "Un disperato bisogno d'amore", sigla della seconda serie de "I ragazzi del muretto") raro traguardo per i dischi incisi dal vivo.
1995-1996 “Di volpi, di vizi e di virtù…” e “Il canto della pellicole”
Nel marzo 1995 pubblicano “Di volpi, di vizi e di virtù…”, titolo fantasioso di Alessandro Bergonzoni, disco realizzato con il produttore americano Bob Rose. L'album vanta le collaborazioni prestigiose di Roberto Roversi, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Vasco Rossi, Edoardo Bennato e delle tastiere di Fabio Liberatori - tornato a suonare con gli Stadio a dieci anni dall’ultima volta.
Ancora concerti e, nell'aprile 1996, è la volta della raccolta “Il Canto delle pellicole” il loro omaggio al Cinema, in occasione dei suoi cento anni.
Per una volta, tutte insieme, le canzoni che hanno fatto da colonna sonora ai film di Carlo Verdone, alle serie televisive, alla pellicola TV "Mamma Lucia", con Sofia Loren, e l'inedito "Le cose che contano", sigla dell'ultima serie de "I ragazzi del muretto".
1997 L’album “Dammi 5 minuti”
Premio “Migliore musica” a Sanremo con “Dimmi che non vuoi morire”
Il 1997 si apre con un importante riconoscimento: al Festival di Sanremo la giuria di qualità (formata da Luciano Pavarotti, Bill Conti, Mario Missiroli, Gino Paoli e Nicola Piovani) premia Gaetano Curreri per la migliore musica di "Dimmi che non vuoi morire", interpretata da Patty Pravo. A riconfermare lo stato di grazia creativa che accompagna la band, nello stesso anno esce “Dammi 5 minuti”. Prodotto interamente dal gruppo e arrangiato con Maurizio Biancani e Mirko Dalporto, l'album contiene l'eterea lirica di "Il Temporale" (scritta con Vasco Rossi); la tragica storia d’amore di "Un volo d'amore". La giocosità di "Ti mando un bacio". A scrivere i testi delle canzoni ci sono Saverio Grandi (ormai affermato autore), Bettina Baldassarri (una delle scoperte degli Stadio), il poeta Roberto Roversi, e Tullio Ferro (celebrato autore di "Vita spericolata" e loro amico di vecchia data), che compone "La colpa che tu eri".
L’album, realizzato con la partecipazione di Angelo Branduardi e Sarah Jane Morris, conquista un altro “disco di platino”.
1998 e 1999
“Lo zaino” e il successo a Sanremo
Per il film animato “La gabbanella e il gatto”, di Enzo D’Alò, Gaetano Curreri canta con Antonio Albanese due canzoni. Nel settembre del 1998, tutte le emozioni più forti delle loro canzoni d'amore vengono raccolte in "Ballate fra il cielo e il mare".
Il piacere di ascoltare dodici ballate, alcune registrate di nuovo. Prodotta con Celso Valli e “disco di platino” dopo qualche mese dall’uscita, la raccolta contiene anche alcuni inediti, tra cui "Muoio un pò" (cover di "Driving with the brakes on" dei Del Amitri).
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