Lunedì Santo.
Dio creò il mondo nei minimi particolari: tutto il creato canta a Lui
la gloria e la gioia di esserci, inneggia al suo Creatore.
Le sue
Creature sono una emanazione del suo Amore. Non poteva Dio tenere
tutto il suo Amore dentro di sé, ma dovette dare vita all'uomo,
a sua immagine creandogli anche un mondo a sua misura, dove l'uomo
potesse vedere la mano di Dio e l'armonia delle cose create per lui,
solo per lui. Quando hai amore nel cuore, non riesci a trattenerlo
e automaticamente lo riversi. Se non fosse così, il cuore scoppierebbe.
Una mamma che allatta, non può tenere il suo latte, ma lo deve dare
al suo bimbo. Diversamente scoppierebbe. Così l'Amore di Dio per noi:
Egli non può non amarci, fa parte della sua natura divina, del suo essere.
E noi, creati per amore, non possiamo non amare: fa parte del nostro DNA
che é quello di Dio, che é Amore. Eppure ad un certo punto
qualcosa si é incrinato: abbiamo avuto la presunzione di poter
fare senza Dio, noi, vasi di terracotta, siamo stati così superbi
da dire al nostro creatore che non avevamo più bisogno delle sue mani
e del suo amore che ci plasmava: ce l'avremmo fatta da soli.
Ma come il ramo staccato dall'albero che l'ha generato, abbiamo
cominciato a non fare più frutto, e poi ad ingiallire, e poi
a seccare: non c'é più la vita in noi. E ci arrabbiamo con Lui
perché non ci ama...ma che strano, vero? L'armonia e la
perfezione del creato dove l'uomo é re e tutto può sottomettere,
se é staccata dal suo Creatore, non può esistere. Allora Dio
vede questo guaio e manda Gesù Cristo, suo Unico Figlio,
a ristabilire l'Amore, a far presente se stesso, Amore infinito.
Ma la nostra superbia é tale che non ci interessa. Oggi cominciamo
a contemplare l'infinito Amore di Dio. Se scendiamo dal nostro "io",
potremo finalmente capire di cosa é capace Dio per noi e a cosa
é chiamato ciascuno di noi.
BUONA SETTIMANA SANTA
Lely