I Satelliti
Il gruppo nasce a Livorno negli anni sessanta. Il primo nome della band è The Criker’s. Con questo nome si fanno conoscere in giro per la Toscana poi, dopo una lunga serie di concerti nella zona di Firenze, il loro impresario fugge con la cassa lasciando i cinque livornesi senza una lira e con l’albergo da pagare. Per mitigare lo smacco, i cinque giovani vanno ad un concerto di Ricky Gianco che si tiene a Certaldo (FI). L’impresario di Gianco, (e loro amico) venuto a conoscenza della fregatura subita dal gruppo livornese, chiede al cantante milanese di far suonare i Criker’s a fine concerto, nella speranza di poter ottenere un contratto dal padrone del locale. L’artista accetta di buon grado. Il successo dei Criker’s farà sobbalzare Ricky, tanto che una volta scesi dal palco li ingaggia immediatamente come suo gruppo di accompagnamento . E’ il 1964, abbandonato il vecchio nome, i Criker’s diventano così I Satelliti. Nel 1965 esce il loro primo disco, “Finirà”, (etichetta Jaguar) versione italiana della celebre “For Your Love” degli Yardbirds che ottiene subito un buon successo discografico.
Dopo questo exploit arriva l'ingaggio al Piper Club di Roma dove il quintetto suonerà per un mese di fila (nella foto a lato i Satelliti impegnati in un concerto al Piper Club di Roma, sul palco si notano le celebri e più volte citate opere d'arte contemporanea). L’anno successivo, passati alla Ricordi, esce “Perché non scegli me”, cover di “You Didn’t Have to be So Nice” dei Lovin’ Spoonful; sul retro “La vita è come un giorno”, versione italiana di “Catch the wind” di Donovan. E sarà proprio questo brano a far vincere ai Satelliti la “G” d’oro, ovvero il primo premio messo in palio dalla rivista del settore “Giovani” attraverso una votazione dei suoi lettori. Il lancio del brano avviene durante la tournee italiana di Antoine nella quale i Satelliti vi parteciperanno dalla prima all’ultima data. Nello stesso anno, visto il successo che il gruppo ottiene, esce un altro 45 giri dal titolo “Babababa-ba”, cover di “With a Girl Like You“ dei Troggs. Nel 1967 partecipano al Disco dell’Estate con “Mondo Mio” poi, nel ’68, su etichetta RT Club, i Satelliti pubblicano “Loro Sanno Dove”, cover di “Holiday” dei Bee Gees e sul retro “Lo scatenato”, colonna sonora dell’omonimo film con Vittorio Gassman. Concerti in tutta Italia, televisione e i locali più alla moda, ma con “Lo Scatenato” si chiude la breve ma pur intensa carriera dei Satelliti. E’ uno scioglimento naturale e senza rancore, determinato da punti di vista contrastanti sul percorso musicale da seguire.
Formazione:
Roberto Guscelli (chitarra e voce),
Piero Baronti (batteria),
Franco Marcheschi (chitarra solista),
Giovanni Barontini (basso),
Roberto Ghiozzi (tastiere e voce) |