LE STELLE DI MARINO
Un gruppo che meriterebbe un trattamento in una sezione a parte, dedicata alla psichedelia italiana nei tardi anni '60, assieme a Chetro & Co., Chewing Gum, Fantom's, Astrali e pochi altri (prima o poi lo faremo). Formatisi su impulso del chitarrista Urbano Orlandi con il supporto fondamentale del pittore, scultore e artista multimediale ante-litteram Mario Schifano, la loro peculiare esperienza è stata spesso associata a quella dei Velvet Underground e del loro legame con l'artista americano Andy Wharol. A differenza di quest'ultimo però Schifano esplicita nel nome stesso del complesso la sua "protezione".
Nel loro breve periodo di attività hanno pubblicato nel 1967 (con la etichetta BDS) un LP diventato con il tempo mitico, dal titolo "Dedicato a...", e che conteneva una suite di 18' su un lato ("Le ultime parole di Brandimarte, dall'Orlando Furioso, ospite Peter Hartman e fine (da ascoltarsi con TV accesa, senza volume") e 5 canzoni sull'altra facciata, e l'anno dopo un singolo "E il mondo va / Su una strada" (CBS 3442). Il disco LP è stato stampato all'epoca in sole 500 copie ed è diventato nel tempo probabilmente uno dei dischi da collezione più ricercati e costosi al mondo, a livello di alcune edizioni rare dei Beatles.
Memorabili anche i loro concerti con immagini e luci psichedeliche (le prime volte che si vedevano) al Piper Club di Roma (lo spettacolo si chiamava "Grande Angolo Sogni & Stelle").
[Formazione:
Nello Marini (tastiere),
Urbano Orlandi (chitarra),
Giandomenico Crescentini (basso),
Sergio Cerra (batteria),
Peter Hartman (voce nell'LP, era un artista americano, compositore, poeta e altro ancora, che all'epoca aveva scelto di vivere a Roma, era anche in contatto con la Factory di Andy Wharol),
Ettore Robosch (piano),
Anton Mario Semolini (flauto),
Francesca Camerana (immagini)]