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◄ CONSIGLI & CURIOSITA´: S.Pasquale Bailonna protettore delle donne..ewwai abbiamo un Santo dalla nostra
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: solidea  (Mensaje original) Enviado: 17/05/2010 07:47
 
17 Maggio la Chiesa cattolica ricorda "San Pascàle Bailònne ”  che la tradizione popolare  meridionale, vuole “protettore delle donne”  ……si dice infatti che  il frate, alle donne che in confessione si “lamentavano” del “vigore” dei loro mariti, consigliasse di somministrare loro l’ovetto sbattuto con zucchero e vino. Le donne cominciarono a considerare il frate come un santo, e  a chiamare il suo intruglio miracoloso “la crema di san baione”  - che per abbreviare diventò zabaglione.

Per questa bella invenzione San Pasquale Baylon è anche protettore dei cuochi.
Protettore dei cuochi… delle donne… ma anche delle zitelle in cerca di marito che lo invocano dicendo:

"San Pasquale Bailonne
 protettore delle donne
 mannàteme nu marito
 viànche, russe e sapurito,
 come a vvuje tale e quale
 gloriosissimo San Pascale"

e le più acide continuavano col ricatto disperato…

…e ci no mu’ face acchià jie no Te venghe chiù a prijà.

Torre Hermosa (Aragona), 16 /05/1540 – Villa Real (Valenza), 17/05/ 1592

Nacque il 16 maggio 1540, nel giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa, in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi. Durante il lavoro si isolava spesso per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso nel convento dei francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto, da cui venne respinto, forse per la giovane età. Tuttavia non si perse d'animo, venendo ammesso al noviziato il 2 febbraio 1564. L'anno successivo, emise la solenne professione come «fratello laico» non sentendosi degno del sacerdozio. Nel 1576 il ministro provinciale gli affidò il compito, estremamente pericoloso, di portare documenti importanti a Parigi, rischiando di essere ucciso dai calvinisti. L'impegno venne comunque assolto in modo proficuo. Tutta la sua vita fu caratterizzata da un profondo amore per l'Eucaristia che gli valse il titolo di «teologo dell'Eucaristia». Fu anche autore di un libro sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino. Morì nel convento di Villa Real, presso Valencia il 17 maggio 1592, domenica di Pentecoste. Fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690.

Antonio Borrelli



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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: Lelina Enviado: 17/05/2010 07:55
Lo Zabajone di San Pasquale Baylon
 

 
Sono diverse '\le interpretazioni sull'origine di questo dolce tra i più famosi del Piemonte.

Una e'   legata alla figura del capitano di ventura emiliano  Giovanni Baglioni

Si racconta che intorno all'anno 1500  questi giunse,  per pura casualità,  alle porte della città di Reggio Emilia e vi si accampò.  A corto di viveri mandò,  com'era uso a quel tempo, alcuni soldati a razziarli ai contadini della zona.
Il raccolto, però, fruttò ben poco e il Capitano Baglioni si trovò con uova, zucchero, qualche fiasca di vino e delle erbe aromatiche. In mancanza d'altro fece mescolare il tutto e lo diede ai soldati al posto della solita zuppa e questi ne furono entusiasti.

 L'uso popolare chiamava Giovanni Baglione 'Zvàn Bajòun' e la crema ne prese il nome diventando prima 'zambajoun', poi Zabajone e infine Zabaglione.

 

L' altra invece, è  legata a San Pasquale Baylon, nato il 16 maggio 1540, a Torre Hermosa nel regno spagnolo di Aragona e protettore dei cuochi.
Il  francescano  Pasquale de Baylon, era ospitato nella chiesa di San Tommaso.

Di Pasquale de Baylon, i biografi raccontano che durante le sue esequie, al momento dell'elevazione dell'ostia e del calice, il frate già irrigidito dalla morte, abbia riaperto gli occhi per fissare il pane e il vino della mensa eucaristica, e rendere così l'ultima testimonianza del suo amore al divino sacramento. Baylon, oltre ad essere un uomo di chiesa, era anche un cuoco sopraffino, e alle penitenti che si lamentavano della scarsa vivacità dei consorti, consigliava una particolare ricetta fatta con uova e vino.

Così nacque la prelibatezza: 1 tuorlo d'uovo, due cucchiai di zucchero, due gusci d'uovo di vino marsalato, uno d'acqua.

Diventanto Santo nel 1690  venne dunque chiamato "san Bayon" (pronuncia: sambaiun) e da qui l'etimologia della golosità. Dal 1722 San Pasquale de Baylon è protettore dei cuochi.
Pasquale de Baylon fu fatto santo dopo la metà del ‘600, durante il pontificato di Alessandro VIII, entrò nella leggenda, perché il suo nome fu dato alla ricetta della “calda” bevanda, che in dialetto torinese era chiamata “San Bayon”.

 

La ricetta

Ingredienti

- 4 uova

- vino liquoroso (preferibilmente marsala)

- vino bianco dolce

- gr 80 di zucchero

Esecuzione:

Dividere gli albumi dai tuorli, mettere questi ultimi in una ciotola. Unire lo zucchero e con una frusta montare a lungo il composto fino a quando non risulterà ben gonfio e soffice (usare altrimenti il moulinex). Mischiare due mezzi gusci d'uovo di marsala con due di vino e unire i due vini alle uova, continuando a mescolare molto delicatamente. Portare a leggero bollore dell'acqua in un recipiente che contenga un secondo tegamino con il composto dello zabaione e cuocerlo a bagnomaria lavorandolo sempre con la frusta. Quando incomincerà ad inspessirsi, gonfiandosi versarlo in coppette e servirlo con biscotti secchi.

 



 
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