STORMY SIX
1966-68
Maurizio Masla (voce)
Franco Fabbri (chitarra, voce)
Luca Piscicelli (chitarra, voce)
Fausto Martinetti (tastiere)
Alberto Santagostino (basso)
Antonio Zanuso (batteria)
1968-69
Franco Fabbri (chitarra, voce)
Claudio Rocchi (basso, voce)
Luca Piscicelli (chitarra, basso, voce)
Antonio Zanuso (batteria)
1970-72
Rocchi sostituito da
Massimo Villa (basso)
1973-76
Franco Fabbri (chitarra, voce)
Umberto Fiori (chitarra, voce)
Carlo De Martini (sax, violino)
Tommaso Leddi (violino, mandolino, balalaika, chitarra)
Luca Piscicelli (basso, voce)
Antonio Zanuso (batteria)
+ Giorgio Albani (tecnico del suono)
1976
Zanuso sostituito da
Salvatore Garau (batteria)
1978
Umberto Fiori (voce)
Franco Fabbri (chitarra, vibrafono, trombone, voce)
Carlo De Martini (violino)
Tommaso Leddi (violino, mandolino, chitarra, alto sax)
Renato Rivolta (sax soprano)
Pino Martini (basso)
Salvatore Garau (batteria)
+ Giorgio Albani (tecnico del suono)
1979-80
De Martini e Rivolta escono, entra:
Leonardo Schiavone (clarinetto)
+ Georgie Born (violoncello) per registrazioni in studio (Macchina Maccheronica) e concerti
1981
Schiavone sostituito da
Stefano Barbaglia (clarinetto)
1982
Umberto Fiori (voce)
Franco Fabbri (chitarra, chitarra synth, voce)
Tommaso Leddi (tastiere, chitarra)
Pino Martini (basso)
Salvatore Garau (batteria)
+ Giorgio Albani (tecnico del suono)
1993 - riunione
Umberto Fiori (voce)
Franco Fabbri (chitarra, chitarra synth, voce)
Carlo De Martini (violino)
Tommaso Leddi (tastiere, violino, balalaika, chitarra)
Pino Martini (basso)
Salvatore Garau (batteria)
+ Giorgio Albani (tecnico del suono)
Non tanti appassionati di musica progressiva sanno che gli Stormy Six hanno pubblicato diversi album molto interessanti ed originali in questo stile, visto che il gruppo è stato associato per molti anni alle canzoni politiche e di protesta dei primi album.
Gli Stormy Six cominciarono come gruppo beat negli anni '60 a Milano, suonando anche di spalla ai Rolling Stones durante il loro primo tour italiano.
Il primo album, intitolato Le idee di oggi per la musica di domani dalla loro casa discografica, è un buon esempio del genere, anche con qualche influenza psichedelica, come nella strumentale Schalplattengesellschaft mbh, il bassista Claudio Rocchi era il più interessato a questo tipo di sviluppo musicale. Egli fu in effetti il primo ad uscire dal gruppo per continuare la carriera da solista.
Il secondo album L'unità vede il gruppo ridotto ad un quartetto, con il bassista Massimo Villa al posto di Rocchi, ed il tastierista Martinetti uscito durante le registrazioni del disco, nel quale compare solo in alcuni brani. Il suono era ora influenzato dallo stile West Coast, che stava avendo un certo successo in quegli anni, anche se contiene dei momenti di orientamento rock come la lunga Suite per F & F, con buone parti strumentali degli ospiti Ricky Belloni (chitarrista del Pacco e poi della Nuova Idea) e Claudio Fasoli, sassofonista del Perigeo.
Nel terzo album, Guarda giù dalla pianura, il genere dominante è quello delle canzoni folk di protesta, l'influenza di Woody Guthrie è evidente nella scelta dei brani di altri artisti presenti nel disco, ed il gruppo era ormai una presenza costante nei concerti e festival dei movimenti di sinistra.
L'album del 1975 Un biglietto del tram è il primo vero album decisamente originale degli Stormy Six, molto considerato in Italia quando uscì, e con forti contenuti politici.
Pubblicato dalla neonata etichetta indipendente L'Orchestra (nella quale i componenti del gruppo avevano un ruolo fondamentale), è un album a tema, basato su alcuni eventi degli ultimi anni della seconda guerra mondiale in Italia e della resistenza contro il nazismo, il disco contiene una miscela originale di sonorità folk e progressive e testi interessanti. brani come Stalingrado o Dante Di Nanni (il nome di una vittima dei nazisti) sono sempre stati nei concerti del gruppo per tanti anni.
Nel 1976 una rinnovata formazione fece uscire lo strumentale Cliché, concepito come colonna sonora per uno spettacolo teatrale e registrato con l'aiuto dei jazzisti Guido Mazzon e Tony Rusconi, e un anno più tardi L'apprendista, uno dei loro migliori lavori in assoluto.
Una vera gemma di musica progressiva, quest'album ha elaborati cambi di ritmo nella migliore tradizione del genere (si può solo fare qualche confronto con i Gentle Giant), eppure mantenendo uno stile originalissimo, con un uso perfetto di ogni genere di strumenti e parti cantate a più voci.
Alla fine degli anni '70 il gruppo ebbe una prolifica collaborazione con artisti stranieri e gli Stormy Six furono uno dei cinque membri fondatori (insieme agli inglesi Henry Cow, i belgi Univers Zero, i francesi Etron Fou Leloublan e gli svedesi Samla Mammas Manna) del movimento internazionale RIO-Rock In Opposition, che diede loro l'opportunità di suonare in tutta Europa.
L'album successivo nel 1980, Macchina maccheronica, usato anche come nome del gruppo in alcuni concerti, è un album molto vario nella miglior stile RIO, con ottimi brani miscelati a curiose canzoni molto brevi e ritmi stravaganti, perfino un valzer!
L'ultimo capitolo nella lunga storia è Al volo, in 1982, ancora un buon album che mostra influenze del pop elettronico degli anni '80, inserite nell'ormai tipico suono Stormy Six.
Nel 1984 alcuni componenti del gruppo collaborarono anche con il gruppo tedesco Cassiber, realizzando alcune registrazioni congiunte con il nome Cassix per l'etichetta inglese Recommended Records. La formazione dei Cassix includeva Umberto Fiori (voce), Franco Fabbri (chitarra), Heiner Goebbels (tastiere) Alfred Harth (sax), Pino Martini (basso), Chris Cutler (batteria).
Il chitarrista Franco Fabbri ha scritto diversi libri sulla musica e collabora tuttora con vari gruppi d'avanguardia musicale e teatrale, gli altri hanno avuto diverse esperienze musicali dopo lo scioglimento. Il gruppo si è riunito nel 1993 per un unico concerto, che è stato pubblicato sul bel CD Un concerto.
Tutti gli album degli Stormy Six sono abbastanza comuni, tranne i primi tre. Gli album de L'Orchestra venivano comunemente venduti anche dalle librerie e in eventi politici degli anni '70, e sono stati stampati in grosse quantità.
Il primo album Le idee di oggi per la musica di domani, è senz'altro il loro pezzo più raro; venne scelto per lanciare l'etichetta "giovane" della Ariston, la First, durata pochissimo; come è successo spesso con la Ariston, uscì anche per la casa madre contemporaneamente o poco dopo.
Entrambe le edizioni hanno la stessa copertina apribile in cartoncino pesante tramato con il logo First, e alcune copie hanno anche un adesivo con il logo First sul retrocopertina.
L'album aveva tutti i brani collegati, e inizialmente senza solchi di separazione sul vinile, secondo Franco Fabbri nel suo libro Album bianco (vedere la sezione Libri per dettagli), venne subito ristampato con i brani separati per permettere la trasmissione radiofonica.
L'edizione standard del disco contiene 13 brani, ma una diversa versione, con 11 brani in ordine diverso (senza Forse e Schalplattengesellschaft mbh) è uscita con la stessa copertina dell'originale (vedere foto sotto).
L'unità venne inizialmente pubblicato con copertina apribile per la First, le prime copie con la vecchia etichetta nera e argento, subito sostituita dal nuovo disegno degli anni '70 nero e giallo. La nuova etichetta conteneva anche l'indicazione "Produzione Gnomo" come le contemporanee produzioni alternative della Ariston. Un'edizione successiva per la serie economica Oxford ha lo stesso disegno di copertina ma non è apribile.
Un brano dell'album, La manifestazione, venne anche inserito nella compilation Al Festival Pop di Viareggio in versione diversa, più lunga (era originariamente una registrazione demo), e con la partecipazione di Eugenio Finardi ed Alberto Camerini.
Guarda giù dalla pianura è stato ristampato in una seconda edizione molto diffusa, con il nuovo titolo Canti della rivoluzione del mondo per la serie Oxford della Ariston, ed è ancora piuttosto facile da trovare.
Un biglietto del tram, primo LP per L'Orchestra e probabilmente il loro bestseller, è stato ristampato varie volte, a seguito dei vari cambi di distribuzione dell'etichetta. Gli originali hanno il titolo laterale della copertina in lettere bianche e la distribuzione Ariston citata sul retrocopertina.
Macchina maccheronica conteneva un libretto marrone di 16 pagine in formato A5, con testi e disegni, ed alcune copie iniziali avevano anche un poster promozionale per la tournée del gruppo.
L'album venne venduto anche in Germania (erano copie importate dall'Italia, ed alcune hanno l'adesivo del distributore tedesco in copertina) con un secondo libretto (copertina nera - formato A5 - 16 pagine) con traduzioni in tedesco dei testi e disegni diversi, oltre ad una foto in bianco e nero del gruppo.
Una compilation venne pubblicata nella Germania Est nel 1980 su etichetta Amiga (n. 8 45 175), intitolata Alternative, ed è accreditata al gruppo Macchina Maccheronica.
Tra le particolarità della discografia degli Stormy Six, merita una citazione un raro EP promozionale pubblicato dal Partito Comunista Italiano intorno al 1972 e contenente un brano inedito del gruppo, La Birindelleide, dedicata all'Ammiraglio Birindelli, poi eletto al parlamento nelle liste dell'MSI. Sul disco compaiono altri due brani attribuiti agli Stormy Six, ma suonati in realtà da altri, e una celebre canzone di Anna Identici. Un singolo simile era stato registrato dall'Equipe 84 per il Partito Socialista Italiano nel 1975.
Non esistono falsi né altre edizioni estere.