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General: 2 Giugno 2010
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Respuesta  Mensaje 1 de 14 en el tema 
De: ♥♫moon♫♥  (Mensaje original) Enviado: 02/06/2010 00:51
 


           

Il 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati alle urne per scegliere attraverso un referendum la nuova forma istituzionale dello Stato, cioè per decidere con il voto se l'Italia doveva continuare ad essere una Monarchia oppure diventare una Repubblica. Nello stesso giorno vennero indette le elezioni per l'Assemblea Costituente, incaricata di elaborare la nuova Carta Costituzionale, in sostituzione del vecchio Statuto Albertino, rimasto pressochè immutato dal 1848. Per la prima volta nella storia italiana si vota a suffragio universale maschile e femminile. Prima di allora, infatti, le donne non avevano avuto diritto al voto.

La monarchia sabauda, che regnava sul Paese dall’Unità d’Italia, era ormai invisa alla maggioranza degli italiani, che le attribuivano la colpa di aver facilitato l’instaurazione della dittatura fascista e di non essersi opposta alle leggi razziali e alla dichiarazione di una guerra che aveva devastato il paese. Infatti nel 1922, in occasione della Marcia su Roma, il re Vittorio Emanuele III aveva rifiutato di decretare lo stato d'assedio suggerito e predisposto dal primo ministro Luigi Facta e aveva designato Benito Mussolini come primo ministro, dando quindi la sua benedizione e il suo appoggio al regime fascista.

Così i cittadini italiani si erano trovati sotto il tallone di ben due poteri: quello del re e quello di un dittatore e questo aveva reso più scompensata la condizione di equilibrio fra i cittadini e le istituzioni, ormai lontanissime da qualsiasi principio democratico. La rappresentanza politica infatti era stata azzerata e la Camera dei deputati era stata mutata in Camera delle corporazioni e completamente esautorata. Il re non fece da parte sua mai niente per opporsi al regime fascista.

Ma quando si accorse che la guerra a fianco della Germania ormai volgeva al peggio, cinicamente scaricò su Mussolini tutte le colpe e in accordo con parte dei gerarchi fascisti, gli revocò il mandato e lo fece arrestare, affidando il governo al maresciallo Pietro Badoglio. Il nuovo governo iniziò i contatti con gli Alleati per giungere ad un armistizio. All'annuncio dell'armistizio di Cassibile, l'8 settembre 1943, l'Italia precipitò nel caos. L'esercito nel suo complesso, privo di ordini, si sbandò e venne rapidamente disarmato dalle truppe tedesche; Vittorio Emanuele III, la corte e il governo Badoglio fuggirono da Roma, lasciando il paese nella disperazione e senza una guida. La guerra contro i Tedeschi fu proseguita da ciò che restava dell’esercito - cioè da tutti quegli ufficiali, sottufficiali e truppe che non erano scappati insieme a quel vigliacco del re - ma soprattutto dalle organizzazioni volontarie di cittadini e di militanti dei partiti democratici, che presero il nome di “formazioni partigiane”. Erano giovani e anziani, erano donne coraggiose che facevano le staffette, che rischiavano la vita ed è proprio così che guadagnarono sul campo il diritto di voto per tutte le donne. Erano cittadini e cittadine che amavano il loro paese e desideravano ancora esserne fieri, poterlo riscattare davanti al mondo, poter sollevare la testa e dire con orgoglio “sono italiano”. Qualcosa che noi abbiamo smesso di fare da tempo. Com’è triste vergognarsi del proprio paese. Come avvilisce, come non dà più senso e sapore a nulla vivere nella consapevolezza del disprezzo altrui. Ma perché subirlo? Perché non ribellarsi? Perché aspettare di potersi accodare a qualcuno che apra la via? E se nessuno fa il primo passo? Ci lasciamo affogare nel letame della corruzione, dell’immoralità, delle menzogne? Ma cosa ci è successo, amici e compagni? Prendiamo questa giornata per rifletterci sopra, per ripensare a noi, alla nostra storia, a quello che è successo in questi anni. Pensiamo a quel giorno lontano in cui avemmo il coraggio di dire “basta!” e di cambiare la nostra vita.

 

scheda1 1948

 

Il re si era comportato in modo così ignobile, che per tentare di salvare la Corona - poco prima della consultazione referendaria del 2 giugno - fu costretto ad abdicare (9 maggio 1946) in favore del figlio Umberto II, che fu chiamato appunto “il re di maggio”, perchè durò solo poche settimane: infatti il 2 giugno il referendum spazzò via la monarchia.

Al referendum andarono a votare più di 24 milioni di italiani su 28 milioni di aventi diritto: una percentuale altissima: dell’89,1 %. Ci furono circa un milione emmezzo di voti nulli, quelli validi furono divisi in questo modo: 10.688.210 i voti alla monarchia e 12.672.076 alla repubblica. C’è una leggenda metropolitana che vuole che ci siano stati dei brogli elettorali in favore della repubblica. Naturalmente sono i monarchici a gridare al broglio: vi ricorda qualcuno? C’è chi non sa perdere. Se avessero avuto ragione quelli che parlavano di brogli, il partito monarchico nelle elzioni politiche del 18 aprile 1948 non sarebbe stato un gruppuscolo parlamentare che arrivava a malapena al 2, 78 % alla Camera e solo al 2% al Senato. Questo per dire basta una volta per tutte alle balle che si raccontano. Poi vorrei chiedere a quegli stessi monarchici che oggi fanno i nostalgici: ma vi piacerebbe davvero avere Vittorio Emanuele come re, come guida di questo paese? Ma se è stato ripudiato perfino dalla sua famiglia?!? Eppure se ci fosse stata la monarchia ce lo saremmo dovuto tenere. Dio santo: vengono i brividi solo a pensarlo! Era destino però che saremmo finiti comunque male, eh…

 

scheda 1948

 

Per fortuna allora vinse la repubblica ma, come si vede dai dati, anche allora il paese era spaccato quasi a metà. Come adesso. Due italie che non potrebbero essere più lontane ed estranee una all’altra. Da quando l’Italia è un solo paese è sempre stata divisa: fra nord e sud, fra polentoni e maccaroni, fra campagna e industria, fra destra e sinistra, fra fascisti e comunisti, fra cattolici e laici, fra magistrati coraggiosi e mafiosi delinquenti, fra civiltà e barbarie, fra etica e corruzione…

E comunque quel 2 giugno 1946 ci fu una svolta storica in questo paese di scontri e di sabbie mobili: nacque la Repubblica, che fu proclamata ufficialmente il successivo 18 giugno. Pochi giorni dopo il referendum il re Umberto II, "il re di maggio", fu costretto ad andare in esilio in Portogallo (13 giugno 1946).

L'Assemblea Costituente, liberamente eletta, inizia i suoi lavori il 25 giugno 1946 e tre giorni dopo elegge Enrico De Nicola capo provvisorio dello Stato. Il 22 dicembre 1947, dopo 170 sedute e 1090 interventi, l'Assemblea approva il testo della Costituzione italiana, che entrerà in vigore il 1° gennaio 1948.

Per molti anni la festa del 2 giugno, la festa della Repubblica, scadde d’importanza, fino a che nel 2000 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la riportò in auge con gran fasto, insieme al nostro inno nazionale: e di questo dobbiamo essergliene grati, veramente molto grati. Il rispetto e la difesa della Costituzione lo dobbiamo a un altro presidente: Oscar Luigi Scalfaro, che ancora alla sua veneranda età si batte come un leone contro le aggressioni pesanti e pericolose del cavaliere - che ha detto chiaramente che il PdL sarà un partito monarchico( andate nel sito dei monarchici a controllare) - e della sua coalizione filofascista.

Noi cittadini democratici abbiamo un legato ereditario di grande valore e ora spetta a noi conservarlo integro e salvo per i nostri figli e nipoti: non permettiamo che venga distrutto come il resto di questo paese, perché dopo non ci sarà più nulla su cui ricostruire, da cui ricominciare.

Buona festa della Repubblica a tutti i cittadini di questo paese, anche quelli che non sono consapevoli di esserlo e pensano che la patria è là dove ti pagano.

(Articolo di Barbara Fois)

                                                                                                                                          

Voglio issare la Bandiera Italiana sul pennone più alto che ci sia 

per celebrare il 2 Giugno non come giornata dedicata ai viaggi,

ai bagordi o alle gite fuori porta ma per rendere onore ad

un simbolo di Libertà, di Indipendenza e di Democrazia,

un traguardo raggiunto grazie al sacrificio di tante vite umane,

il segno tangibile di quegli ideali che infiammarono i nostri padri,

  di quei valori che amo più di ogni cosa e che sembrano ormai

sopìti da tempo, quel " morire da uomini per vivere da uomini"

che ha caratterizzato la nostra storia meravigliosa e gloriosa.

La festa dedicata alla Repubblica Italiana dovrebbe avere

il compito di risvegliare nelle coscienze quei concetti di fratellanza

e di comunione d'intenti divenuti obsolèti, ma per fortuna non per tutti.

Con la speranza che il mio piccolo messaggio possa essere

chiaramente recepito dai più auguro a tutti coloro che

hanno la bontà di leggermi e a tutti i cari amici della community

Buona Festa della Repubblica.

       ( dal Web)
     

                                        
                                                                                                 ♥♫moon♫♥



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Respuesta  Mensaje 2 de 14 en el tema 
De: ○●MAX●○ Enviado: 02/06/2010 03:55



02 giugno festa della Repubblica Italiana
 
 


O Patria Mia


O patria mia, vedo le mura e gli archi
E le colonne e i simulacri e l'erme
Torri degli avi nostri,
Ma la la gloria non vedo,
Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
I nostri padri antichi. Or fatta inerme
Nuda la fronte e nudo il petto mostri,
Oimè quante ferite,
Che lívidor, che sangue! oh qual ti veggio,
Formesissima donna!
Io chiedo al cielo e al mondo: dite dite;
Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
Che di catene ha carche ambe le braccia,
Sì che sparte le chiome e senza velo
Siede in terra negletta e sconsolata,
Nascondendo la faccia
Tra le ginocchia, e piange.
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
Le genti a vincer nata
E nella fausta sorte e nella ria.
Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,
Mai non potrebbe il pianto
Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;
Che fosti donna, or sei povera ancella.
Chi di te parla o scrive,
Che, rimembrando il tuo passato vanto,
Non dica: già fu grande, or non è quella?
Perchè, perchè? dov'è la forza antica?
Dove l'armi e il valore e la costanza?
Chi ti discinse il brando?
Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
0 qual tanta possanza,
Valse a spogliarti il manto e l'auree bende?
Come cadesti o quando
Da tanta altezza in così basso loco?
Nessun pugna per te? non ti difende
Nessun de' tuoi? L'armi, qua l'armi: ío solo
Combatterà, procomberò sol io.
Dammi, o ciel, che sia foco
Agl'italici petti il sangue mio.
Dove sono i tuoi figli?. Odo suon d'armi
E di carri e di voci e di timballi
In estranie contrade
Pugnano i tuoi figliuoli.
Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi,
Un fluttuar di fanti e di cavalli,
E fumo e polve, e luccicar di spade
Come tra nebbia lampi.
Nè ti conforti e i tremebondi lumi
Piegar non soffri al dubitoso evento?
A che pugna in quei campi
L'itata gioventude? 0 numi, o numi
Pugnan per altra terra itali acciari.
Oh misero colui che in guerra è spento,
Non per li patrii lidi e per la pia
Consorte e i figli cari, Ma da nemici altrui
Per altra gente, e non può dir morendo
Alma terra natia,
La vita che mi desti ecco ti rendo.
Oh venturose e care e benedette
L'antiche età, che a morte
Per la patria correan le genti a squadre
E voi sempre onorate e gloriose,
0 tessaliche strette,
Dove la Persia e il fato assai men forte
Fu di poch'alme franche e generose!
lo credo che le piante e i sassi e l'onda
E le montagne vostre al passeggere
Con indistinta voce
Narrin siccome tutta quella sponda
Coprir le invitte schiere
De' corpi ch'alla Grecia eran devoti.
Allor, vile e feroce,
Serse per l'Ellesponto si fuggia,
Fatto ludibrio agli ultimi nepoti;
E sul colle d'Antela, ove morendo
Si sottrasse da morte il santo stuolo,
Simonide salia,
Guardando l'etra e la marina e il suolo.
E di lacrime sparso ambe le guance,
E il petto ansante, e vacillante il piede,
Toglicasi in man la lira:
Beatissimi voi,
Ch'offriste il petto alle nemiche lance
Per amor di costei ch'al Sol vi diede;
Voi che la Grecia cole, e il mondo ammira
Nell'armi e ne' perigli
Qual tanto amor le giovanette menti,
Qual nell'acerbo fato amor vi trasse?
Come si lieta, o figli,
L'ora estrema vi parve, onde ridenti
Correste al passo lacrimoso e, duro?
Parea ch'a danza e non a morte andasse
Ciascun de' vostri, o a splendido convito:
Ma v'attendea lo scuro
Tartaro, e l'ond'a morta;
Nè le spose vi foro o i figli accanto
Quando su l'aspro lito
Senza baci moriste e senza pianto.
Ma non senza de' Persi orrida pena
Ed immortale angoscia.
Come lion di tori entro una mandra
Or salta a quello in tergo e sì gli scava
Con le zanne la schiena,
Or questo fianco addenta or quella coscia;
Tal fra le Perse torme infuriava
L'ira de' greci petti e la virtute.
Ve' cavalli supini e cavalieri;
Vedi intralciare ai vinti
La fuga i carri e le tende cadute,
E correr fra' primieri
Pallido e scapigliato esso tiranno;
ve' come infusi e tintí
Del barbarico sangue i greci eroi,
Cagione ai Persi d'infinito affanno,
A poco a poco vinti dalle piaghe,
L'un sopra l'altro cade. Oh viva, oh viva:
Beatissimi voi
Mentre nel mondo si favelli o scriva.
Prima divelte, in mar precipitando,
Spente nell'imo strideran le stelle,
Che la memoria e il vostro
Amor trascorra o scemi.
La vostra tomba è un'ara; e qua mostrando
Verran le madri ai parvoli le belle
Orme dei vostro sangue. Ecco io mi prostro,
0 benedetti, al suolo,
E bacio questi sassi e queste zolle,
Che fien lodate e chiare eternamente
Dall'uno all'altro polo.
Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle
Fosse del sangue mio quest'alma terra.
Che se il fato è diverso, e non consente
Ch'io per la Grecia i mororibondi lumi
Chiuda prostrato in guerra,
Così la vereconda
Fama del vostro vate appo i futuri
Possa, volendo i numi,
Tanto durar quanto la, vostra duri.
 
 
 
 

Giacomo Leopardi
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Il vostro Max
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Respuesta  Mensaje 3 de 14 en el tema 
De: solidea Enviado: 02/06/2010 04:59
 
L'Italia diventò una Repubblica
fondata sul lavoro il 2 giugno 1946.
Cerchiamo di essere tolleranti e pacifisti.
Che lq conquista dei nostri padri
rimanga per le nostre future generazioni.
La libertà di parola non ha prezzo.
Io sono nata quando il gioco era stato fatto
ma racconti terribili ne ho sentiti tanti,
i nostri figli purtroppo o per fortuna
non sanno cosa vuol dire, combattere
per la libertà.Sono nati liberi
non avendo provato,
danno tutto per scontato.
A me oramai questo mondo basta,
mi dispiace solo per loro.
Cominciamo da adesso
non è mai troppo tardi.
Ognuno di noi sia una gocciolina di bene.
Insieme saremo un oceano di pace.
BUON 2 GIUGNO ♥

Respuesta  Mensaje 4 de 14 en el tema 
De: ☼M¢Įĩeŋ♪ Enviado: 02/06/2010 05:10
 
Voglio issare la Bandiera Italiana sul pennone più alto che ci sia 

per celebrare il 2 Giugno non come giornata dedicata ai viaggi,

ai bagordi o alle gite fuori porta ma per rendere onore ad

un simbolo di Libertà, di Indipendenza e di Democrazia,

un traguardo raggiunto grazie al sacrificio di tante vite umane,

il segno tangibile di quegli ideali che infiammarono i nostri padri,

  di quei valori che amo più di ogni cosa e che sembrano ormai

sopìti da tempo, quel " morire da uomini per vivere da uomini"

che ha caratterizzato la nostra storia meravigliosa e gloriosa.

La festa dedicata alla Repubblica Italiana dovrebbe avere

il compito di risvegliare nelle coscienze quei concetti di fratellanza

e di comunione d'intenti divenuti obsolèti, ma per fortuna non per tutti.

Con la speranza che il mio piccolo messaggio possa essere

chiaramente recepito dai più auguro a tutti coloro che

hanno la bontà di leggermi e a tutti i cari amici della community

Buona Festa della Repubblica.

       ( dal Web)

Respuesta  Mensaje 5 de 14 en el tema 
De: Lelina Enviado: 02/06/2010 05:21
2 Giugno 2010
 
64° Anniversario della nascita della Repubblica Italiana
 
Auguri Italia!!!
 
2 giutno 2007
Ricordando il 64mo anniversario della festa della proclamazione
 della Repubblica italiana,
invio a tutti un caro saluto e tanta serenità
 
Sereno Mercoledì
Lely
 

Respuesta  Mensaje 6 de 14 en el tema 
De: Lelina Enviado: 02/06/2010 06:42


Respuesta  Mensaje 7 de 14 en el tema 
De: Lelina Enviado: 02/06/2010 06:51


Respuesta  Mensaje 8 de 14 en el tema 
De: clicy21 Enviado: 02/06/2010 06:52

 

Festa della Repubblica....dovrebbe essere

  una festa bellissima ove armonia ed orgoglio di appartenenza....

dovrebbero prevaricare qualsiasi ideologia stupida!

l'Italia e' in assoluto il piu' bel paese del mondo

Abbiamo montagne affascinanti, abbiamo colline serene, abbiamo mari scintillanti, abbiamo coste splendide ed abbiamo citta' meravigliose

abbiamo tutto, saremmo un paese perfetto......peccato

MA CHE POPOLO SIAMO?Arrabbiato

Polemico, piagnone, individualista, egoista, furbastro, offensivo..... da una parte

Lavoratore, silenzioso, orgoglioso, che guarda oltre...... dall'altra!

MA CI VOGLIAMO UNIRE DAVVERO E FARE DELL'ITALIA UN PAESE LEADER? 

MA UNIRCI.........NON SOLO PER IL CALCIOPerplesso!!!!!

UFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFArrabbiato  

addolcisco la mia arrabbiatura con un pensierino

Augurandovi con affetto il sole nel cuore ed una riflessione molto profonda

Ely (orgogliosissima di essere italiana)


Respuesta  Mensaje 9 de 14 en el tema 
De: Lelina Enviado: 02/06/2010 07:19


Respuesta  Mensaje 10 de 14 en el tema 
De: Serenella Enviado: 02/06/2010 08:17
Buongiorno!
Buona festa della Repubblica a tutti
Serenella

Respuesta  Mensaje 11 de 14 en el tema 
De: Serenella Enviado: 02/06/2010 08:40

[:angel18231:1][:angel18231:1][:angel18231:1][:angel18231:1]

Buona festa della
Repubblica Italiana!!
 
 

[:angel18231:1][:angel18231:1][:angel18231:1][:angel18231:1] 


Respuesta  Mensaje 12 de 14 en el tema 
De: Nando1 Enviado: 02/06/2010 08:47

Buongiorno amici e...,

buona " Festa della Repubblica !

 

Nando


Respuesta  Mensaje 13 de 14 en el tema 
De: Acquario Enviado: 02/06/2010 09:01
 
Auguri all' Italia e a tutti gli Italiani!!
Buona Festa della Repubblica!
 

Respuesta  Mensaje 14 de 14 en el tema 
De: Acquario Enviado: 02/06/2010 09:32
 


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