Spesso sento asserire che non ha senso
procedere con i copia-incolla per
sfoggiare un post; ma solo attraverso
la lettura di autori noti puo' essere
stimolata la lettura di un testo o di un pensiero,
perche' se cio' che dicono loro, lo dicessi io, illustre sconosciuta, non sarebbe di nessun
interesse e rimarrebbe ignorato.....
Ecco perche' stamattina mi piace proporre
questa pagina di Leo Buscaglia:

Quando evitiamo noi stessi.
Noi tutti, o quasi, evitiamo di accostarci piu' di tanto a noi stessi. Non ci chiediamo con autentico interesse chi siamo,perche' ci comportiamo in un dato modo. Non diamo credito ai nostri pensieri,ai nostri sentimenti o ai nostri sogni. Temiamo che esaminandoci troppo da vicino, finiremmo per scoperchiare un vaso di Pandora.
In realta', solo quando affrontiamo i nostri presunti demoni,acquistiamo la capacita' di gestire un rapporto coi medesimi.
Nonostante la continua esortazioni di filosofi e psicologi a "conoscere noi stessi", la cosa ci sembra di modesta importanza. Di conseguenza continuamo a vivere a tu per tu con uno sconosciuto. Ma allora, come possiamo assumerci impegni e responsabilita' per conto altrui se non riusciamo a cimentarci con noi stessi?
Non possiamo pretendere di nascondere chi siamo e chiedere ad altrui,che a loro volta nascondono chi sono, di amarci e attendersi da noi felicita'.

Il primo passo verso la conoscenza e' la coscienza
della nostra ignoranza.
Lord David Cecil

BUONA GIORNATA
Annamaria