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De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 15/08/2010 14:50 |
Assunzione della Beata Vergine Maria
Maria compare per l' ultima volta negli scritti del Nuovo Testamento nel primo capitolo degli Atti : Ella è in mezzo agli apostoli, in orazione nel cenacolo , in attesa della discesa dello Spirito Santo.Alla concisione dei testi ispirati, fa riscontro l' abbondanza di notizie sulla Madonna negli scritti apocrifi,soprattutto il Protovangelo di Giacomo e la Narrazione di S.Giovanni il teologo sulla dormizione della santa Madre di Dio. Il termine "dormizione" è il più antico che si riferisca alla conclusione della vita terrena di Maria. Questa celebrazione venne decretata per l'Oriente nel VII secolo con un decreto dell'imperatore bizantino Maurizio. Nello stesso secolo la festa della Dormizione viene introdotta anche a Roma da un papa orientale, Sergio I. Ma trascorse un altro secolo prima che il termine " dormizione "cedesse il posto a quello più esplicito di "assunzione". La definizione dogmatica , pronunciata da Pio XII nel 1950 , di chiarando che Maria non dovette attendere , al pari delle altre creature , la fine dei tempi per fruire anche della redenzione corporea, ha voluto mettere in rilievo il carattere unico della sua santificazione personale, poiché il peccato non ha mai offuscato, neppure per un solo istante, la limpidezza della sua anima. L'unione definitiva, spirituale e corporea, dell'uomo con il Cristo glorioso , è la fase finale ed eterna della redenzione. Così i beati , che già godono della visione beatifica , sono in certo senso in attesa del compimento della redenzione, che in Maria era già avvenuta con la singolare grazia della preservazione dal peccato. Alla luce di questa dottrina, che ha il suo fondamento nella Sacra Scrittura, nel cosiddetto "Protoevangelo", contenente il primo annunzio della salvezza messianica dato da Dio ai nostri progenitori dopo la colpa,Maria viene presentata come nuova Eva , strettamente unita al nuovo Adamo, Gesù.Gesù e Maria sono infatti associati nel dolore e nell' amore per riparare la colpa dei nostri progenitori . Maria è dunque non solo madre del Redentore, ma anche sua cooperatrice,a lui strettamente unita nella lotta e nella decisiva vittoria .Quest'intima unione richiede che anche Maria trionfi,al pari di Gesù, non soltanto sul peccato , ma anche sulla morte, i due nemici del genere umano.E come la redenzione di Cristo ha la sua conclusione con la risurrezione del corpo,anche la vittoria di Maria sul peccato , con la Immacolata Concezione , doveva essere completa con la vittoria sulla morte mediante la glorificazione del corpo,con l'assunzione,poiché la pienezza della salvezza cristiana è la partecipazione del corpo alla gloria celeste.
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Autore: Piero Bargellini
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De: Marika |
Enviado: 15/08/2010 16:44 |
Nelle opere a tematica sacra Tiziano sviluppa la sua arte attraverso una straordinaria originalità. Nella Pala dell'Assunta (Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia), realizzata tra il 1516 ed il 1518, alla strutturazione della figura disegnata in prospettiva alla maniera quattrocentesca, egli sostituisce quella di un'immagine palpitante, immersa in una calda atmosfera e circondata da cherubini disposti in emiciclo. In basso stanno gli apostoli che, con le braccia rivolte verso l'alto in un tumultuoso movimento, esprimono profondo senso di elevazione. In alto è collocato Dio, immoto, ripreso in controluce - ma ugualmente illuminato in viso - in forte contrasto con le figure in movimento. Il cromatismo di questo dipinto è di grande efficacia soprattutto negli effetti di luce-ombra, ma l'intensità di espressione e il gusto del monumentale, insieme alla struttura classicheggiante ed al concatenarsi delle figure alla maniera michelangiolesca, sono elementi che danno alla pittura di Tiziano una nuova valenza drammatica.
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L'Assunta, cm. 360, Santa Maria gloriosa dei Frari, Venezia
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De: Marika |
Enviado: 15/08/2010 16:47 |
Antonio Roasio (Bardineto 1809 - Mondovì 1886): L'Assunta, statua lignea - 1857
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De: Marika |
Enviado: 15/08/2010 16:50 |
"La statua lignea dell'Assunta di Castellero, opera dello scultore monregalese Antonio Roasio, fu spedita da Mondovì (per arrivare a Corneliano) il 14 agosto 1857. Come tutte le opere d'arte, anche questa doveva essere pagata ed una prima ricevuta di mille lire, quale acconto, venne rilasciata dallo scultore così formulata: "Sono lire mille che io sottoscritto ricevo dal sig. Alessandro Mattei, tesoriere della Madonna del Castellero di Corneliano a conto del prezzo d'una statua di M.V. Assunta in cielo, da me formata di commissione del sig. D.Giò Felice Violardi, Prevosto di detto luogo e speditagli in Corneliano li 14 agosto. Mondovì, li 25 gennaio 1858".
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Da questo primo documento si ricava che la statua era stata commissionata dal Parroco, ma a spese del tesoriere del santuario che riceveva contributi dal Comune; la statua quindi sarebbe stata pagata per intero dal Comune. Era frattanto sorto un conflitto tra Parroco e Comune sulla proprietà del santuario di Castellero ed ognuno ne vantava il diritto.
Il 19 novembre del 1857 il Consiglio approvava il conto di cassa presentato dal tesoriere con un fondo di lire 1053 e centesimi 83 "...e manda al suddetto tesoriere amministratore di tenere detto fondo in cassa a disposizione del Comune sino a conveniente impiego salvo deduzione delle piccole somme occorrenti
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L'Assunta del Roasio: particolare del volto
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pel culto e per l'ordinaria amministrazione di detto Santuario, casa e beni da esso dipendenti, con avvertenza al suddetto amministratore contabile di non fare per detto Santuario spesa di considerazione (va intesa come acquisti o manutenzione) eccedenti detta manutenzione ordinaria senza partecipazione ed assenso del Comune"
Nel rendiconto del 1858 si trovano anche le mille lire versate al Parroco il 24 gennaio dl 1858 (il conto dell'anno del santuario andava da novembre all'ottobre dell'anno successivo) per spedire alla scultore. Tale pagamento, certamente straordinario, fu infatti autorizzato con lettera del vicesindaco Torreri, attesa la mancanza del Sindaco, in data 18 gennaio 1858 che così diceva:"Il sottoscritto per incarico avutone dal consiglio Municipale annunzia al sig. Mattei Alessandro amministratore per il comune e tesoriere della Chiesa comunale denominata la Madonna di Castellero che il consiglio suddetto assente ora a che sui fondi di detta chiesa venga pagato il prezzo della statua rappresentante la Vergine Assunta stata recentemente accomprata per quel santuario, a ciò perché il paroco locale avendo ora esplicitamente riconosciuto i diritti di proprietà del comune su quella chiesa, cessato sarebbe il motivo per cui si era sospeso il pagamento di detta statua".
Il 30 ottobre 1858 fu versato al Parroco un altro acconto di 270 lire da inviare in conto allo scultore e al termine del mese il tesoriere rassegnava le dimissioni che venivano accettate. Non sappiamo quali altri acconti versò il Comune negli anni successivi, ma si è ritrovata la ricevuta del saldo finale datata 19 dicembre 1864 di questo tenore: "Io sottoscritto dichiaro di aver ricevuto dal Molto reverendo Sacerdote Don Giò Felice Violardi, Prevosto di Corneliano, la somma di lire milletrecento, dico 1300, per intiero saldo della statua di Maria Assunta e da me somministratoli ed in fede Mondovì, 19 dicembre 1864. Antonio Rovasio Scultore".
Si concludeva così la vicenda per il pagamento della statua".
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In occasione del centenario della statua dell'Assunta a Corneliano (1957), l'allora rettore del santuario don G. Sanmartino scriveva tra l'altro: "La statua venne portata a Corneliano da Mondovì con tanti riguardi e, uno fra i tanti, si adoperò un carro nuovo tirato da buoi ben puliti e drappati a cura del nonno del Cav. Dott. Giuseppe Pasquero. Si impiegarono tre giorni". E ancora don Sanmartino annota, dai registri di entrata e uscita in suo possesso relativi all'anno 1857, la seguente notizia: "dato al minusiero Aria Antò per i cavalletti della statua, messo bosco e chiodi, lire 13".
Dal bollettino parrocchiale n. 2 agosto 2007a pag.7, in un servizio sul centocinquantenario della statua, si annota ancora : "Nel 1919, sotto il rettorato di don Domenico Giordano la scultura fu sottoposta ad un intervento di restauro. Sono conservati (nell'archivio parrocchiale) due manoscritti, datati 21 giugno 1919 e 5 luglio 1919: nel primo (accompagnato da una nota dei lavori eseguiti a noi non pervenuta) un pittore in decorazione a Torino, impossibilitato a venire a Corneliano, invitava don Giordano a consegnare l'importo a sua suocera. Nel secondo scritto lo stesso professionista ringraziava per la sollecitudine nel pagamento, eseguito il 24 giugno e rimandava la sua fattura quietanzata.
Nell'estate del 1953 il capo della Madonna fu inghirlandato con una corona di 12 stelle illuminate da piccole lampadine ("et in capite eius corona stellarum duedecim")".
Nelle foto sotto: particolare degli angeli
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Per l'angelo maggiore (a sinistra), esiste una testimonianza di Candido (Candìn) Blardone (classe 1906): Candìn disse che nella sua adolescenza, accompagnando il padre a Mondovì a motivo di lavoro conobbe, nel locale ove si erano recati per il pranzo, una signora molto anziana la quale, saputo che i due venivano da Corneliano, riferì di essere al corrente che in quel paese era conservata una statua dell' Assunta scolpita da suo padre e che lei aveva posato per l'angelo maggiore. Per cui l'angelo maggiore avrebbe le sembianze della figlia di Antonio Roasio. |
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Anno 2005: durante la tradizionale processione del 15 agosto per il trasporto dell' Assunta dal santuario di Castellero alla parrocchiale, uno dei quattro portatori è inciampato in una buca dell'asfalto all'altezza del pilone della B.V. del Carmine, provocando una rovinosa caduta della statua. Il restauro è stato affidato alla ditta "Nicola Restauri" di Aramengo (At). L'opera del Roasio è tornata nella sua storica sede il 22 maggio 2006 salutata dal suono delle campane della parrocchiale e di tutte le chiese e cappelle del paese.
Nelle foto a destra:
la statua vistosamente mutilata tra la costernazione dei presenti
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L'Assunta del Roasio: particolare del volto
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