(Roma, 30 settembre 1950),
è un cantautore, cantante, showman, attore
e doppiatore cinematografico italiano.
Considerato un vero e proprio "cantattore" e chansonnier dalle grandi capacità istrioniche, provocatrici e trascinatorie,[1] nel corso della sua carriera ha pubblicato 30 album (compresi live e due raccolte ufficiali) e scritto complessivamente più di 500 canzoni (alcune ancora non pubblicate), oltre numerosi testi e musiche per altri interpreti. Figlio di Ada Pica, un'infermiera, e di Domenico, un poliziotto di origine marchigiana, Renato vive la sua adolescenza nella borgata della Montagnola (esperienza che gli ispirerà la canzone "Periferia", dall'album "EroZero").Frequenta le scuole fino alla terza media, poi l'Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione R. Rossellini, che lascia al terzo anno non già per scarsità di profitto ma per dedicarsi completamente alle sue passioni: la musica, la danza, il canto, la recitazione: gli ex compagni di scuola lo ricordano come un giovane simpatico, perbene, vestito in modo tradizionale ed elegante. Le prime canzoni che lui e gli amici cantavano erano "cover" tratte da gruppi stranieri: si ricorda "I will stay by your side" dei Lollipop, e tante altre. Nel 1968, nasce il Beat Raduno, per premiare, con il Marchio Beat, gli artisti scelti da una giuria di giovani. Tra gli artisti premiati c'erano Maurizio Arena, Alberto Lupo, Isabella Biagini, Paolo Carlini. L'evento si svolse nella piazza di Monte Compatri, paesino nei pressi di Roma. Un gruppo di giovani, tra cui Loredana Bertè, ballavano su una pedana circolare, posta ai piedi del palco. Renato si esibiva, cantando con i The Spaectres Groups. Partecipa con gli amici del Beat Raduno al film di Fernando Di Leo "Brucia ragazzo, brucia". Giovanissimo, inizia a travestirsi e ad esibirsi in piccoli locali romani, assumendo, come sfida verso i tanti denigratori («Sei uno zero», è la frase che si sente ripetere più spesso), proprio il nome di Renato Zero. A 14 anni ottiene il suo primo contratto, al Ciak di Roma, per 500 lire al giorno. Viene notato da Don Lurio, in una delle tante serate trascorse al Piper, noto locale notturno di Roma. Da qui, la scrittura per il gruppo di ballo I Collettoni, che fa da supporto a una giovanissima Rita Pavone nel suo show serale. Registra anche alcuni caroselli per una nota marca di gelato. La forza di Renato Zero è stata quella di aver dimostrato la «normalità del diverso»: anch'egli, come e più degli altri - questo il messaggio - è capace di sentimenti d'amore, di rispetto, di solidarietà e di fede.E proprio questa personalità unica che cattura negli anni un pubblico numeroso, al limite dell'idolatria: i cosiddetti «sorcini», termine che ha poi sostituito quello originario di «zerofolli». La leggenda vuole che, nel 1980, trovandosi a Viareggio, mentre si spostava in auto, assediato dai fans che con i motorini sfrecciavano da tutti i lati, disse: «Sembrano tanti sorci» . Da quel momento, i suoi ammiratori sono diventati ufficialmente «sorcini» e il cantante, per analogia, «il re dei sorcini». Nel 1981, ai suoi fan l'artista dedicò il brano "I figli della topa", inserito all'interno di Artide Antartide e tenendo fede a ciò che aveva scritto nel brano, l'anno successivo, organizzò le "Sorciadi" presso lo Stadio Eucalipti nei pressi di Viale Marconi a Roma, partecipando di persona alla premiazione dei vincitori, con grande entusiasmo da parte dei giovani fans. Anche nel 2003 il cantante dedicò un brano ai suoi fan: "A braccia aperte" ed era incluso nell'album Cattura. Quegli anni che nasce l'amicizia di Renato con Loredana Bertè e Mia Martini, trio che spesso girava la penisola in cerca di scritture. Proprio con Loredana fece parte de I Collettoni. Nel 1965, incide i suoi primi brani - "Interpreta la parte del venditore di felicità nel musical Orfeo 9 di Tito Schipa Jr. Lavora come comparsa in alcuni film di Federico Fellini (Satyricon e Casanova) e fa parte del cast della versione italiana del musical Hair, insieme, tra gli altri, a Loredana Bertè e Teo Teocoli. Il 2009 finisce con il trionfo di Presente nelle classifiche italiane. L'anno successivo, il 2010, vede Presente stabilire il record di un album per numero di settimane in classifica. Infatti, arrivato a 59 settimane di presenza, stabilisce questo record battendo Zerofobia (arrivato a 58 settimane). Il record continua tuttora con 60 settimane di presenza diventando uno degli album con più settimane in classifica dal 2005. L'11 maggio 2010 esce il DVD live Presente ZeroNoveTour che testimonia fedelmente lo spettacolo tenutosi al forum di Assago lo scorso dicembre. Il live, entra direttamente al 1º posto della classifica dei DVD più venduti della settimana (Music Charts – Gfk Retail And Technology) mentre Presente, in allegato all'interno della confezione, risale la classifica di vendita dei dischi posizionandosi al 2º posto. Grazie a questi risultati Renato verrà premiato ai Wind Music Awards 2010. . A fine mese fa molto scalpore un'intervista al Corriere della Sera, in cui dichiara che presto uscirà una canzone in cui risponderà definitivamente alle domande sulla sua sessualità. Il 29 settembre prende il via "Sei Zero", la serie di 8 concerti in 11 giorni con i quali Renato festeggia a Piazza di Siena (Roma) il suo 60° compleanno.