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Il sapore dell’inverno cavalca fra i campi gelati,
il suo nome scivola fra tetti e grondaie come polvere sottile...
gli alberi e le foglie ancora dormono nel loro letto di rugiada,
ed il mattino cuce sui loro freddi rami tele silenziose....
la nebbia confonde ombre e sagome lontane,
nell’ovatta il suo velo inghiotte le azzurre cime dei monti.
Gocce di cristallo germogliano ora fra le rose,
lacrime o perle nate dal canto del cielo.
(Web)