L'ombra di una maestosa villa veneta smorzava un giardino colorito più della tavolozza di Picasso.
Uno specchio di cielo scimmiottava i colori dei fiori più profumati e belli.
Su questo dipinto di Dio, incorniciato da un piccolo muretto scavato dal tempo e dalla vita, si era posata la felicità.
Seduta, su questa cornice, giocava con i suoi riccioli ballerini.
Eri tu... la vita, la felicità.
Immagini di un tempo, ricordi scalfiti nell'anima.
Alba, tramonti, tramonti, alba...
Alla villa, ricamata e tempestata di colori, vedo solo dei colori grigi padroni di tutto, un sole smunto, un muretto diroccato e triste. Non c'è la felicità, non c'è vita. Non ci sei tu.