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De: Nando1 (Mensaje original) |
Enviado: 06/03/2011 10:27 |
Accadde Oggi: 1831 - Debutta a Milano “La sonnambula” di Vincenzo Bellini. 1853 - A Venezia si tiene la prima rappresentazione de “La Traviata” di Giuseppe Verdi. 1898 - Durante un duello resta ucciso il deputato Felice Cavallotti, autore di “Alcibiade”. 1899 - Viene brevettato l’acido acetilsalicilico: l’aspirina. 1957 - Con la dichiarazione d’indipendenza della Costa d’Oro e del territorio inglese del Togo, nasce lo stato del Ghana. 1970 - Viene pubblicato in Inghilterra “Let it be” il nuovo album dei Beatles. 1973 - Per superare la crisi monetaria l’Italia propone alla CEE la creazione di un fondo di 10 miliardi di dollari per sostenere le comunitarie in difficoltà. 1975 - Gli italiani, da oggi, diventano maggiorenni a 18 anni. La Camera ha approvato la legge in via definitiva. 1979 - Sempre più grave la situazione del trasporto aereo. I voli di Alitalia e Ati sono fermi da 16 giorni. 1981 - Walter Cronkite, il giornalista più credibile d’America conduce per l’ultima volta il telegiornale serale della rete televisiva CBS, da cui aveva annunciato in lacrime la morte del presidente Kennedy. Il suo pubblico è stimato in 17 milioni di spettatori. Verrà sostituito da Dan Rather. 1985 - Record di rappresentazioni per l’attore Yul Brynner che inpersona il re de “Il re ed io” per la replica numero 4500. Lo spettacolo aveva aperto i battenti a Broadway nel 1951. 1986 - A conclusione del congresso del Partito Comunista Sovietico, Gorbaciov lancia il nuovo corso sovietico attraverso un processo chiamato perestrojca (ristrutturazione) che insieme alla glasnost (trasparenza) costituisce la base della sua linea politica. 1987 - Di fronte al porto Belga di Zeebrugge si capovolge il traghetto inglese “Herald of Free Enterprise”. Nelle acque gelide del Mare del Nord perdono la vita 189 persone. 1999 - Muore a 65 anni l’emiro del Bahrein, lo sceicco Isa bin Salman Al Khalifa. Nati Oggi: 1475 - Michelangelo Buonarroti (pittore, scultore e architetto) 1619 - Cyrano De Bergerac (soldato e autore de “Gli stati dell’Impero del Sole”) 1926 - Alan Greenspan (economista, presidente della Federal Reserve) 1928 - Gabriel Garcia Marquez (scrittore: “Cent’anni di solitudine” “Amore al tempo del colera”) 1937 - Valentina Tereshkova Nikolaeva (cosmonauta) 1944 - Dave Gilmour (cantante e musicista dei Pink Floyd) 1944 - Mary Wilson (cantante delle Supremes: “You can’t hurry love” “Baby love”) 1947 - Kiki Dee (cantante: “Don’t Go Breaking My Heart” con Elton John) 1962 - Michael Konsel (calciatore)
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De: solidea |
Enviado: 06/03/2011 11:25 |
Savinien Cyrano de Bergerac (Parigi, 6 marzo 1619 – Sannois, 28 luglio 1655) è stato uno scrittore e drammaturgo francese del Seicento.
La sua figura ha ispirato la celebre opera teatrale Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand del 1897. Grazie ai suoi romanzi fantastici è oggi considerato uno dei precursori della letteratura fantascientifica. In altro senso e specialmente per il suo linguaggio fortemente laicistico e poco rispettoso delle istituzioni religiose egli è considerato un intellettuale libertino. Il suo nome completo era Hercule Savinien de Cyrano de Bergerac. Nato nel 1619, dotato di un temperamento bizzarro e fantasioso, discendeva da un'antica famiglia parigina di piccola nobiltà. Trascorse la maggior parte della sua infanzia a Saint-Forget. Dopo cinque anni di studi presso un curato a Mauvières fu a Parigi nel collegio di Presles-Beauvais. Dato che la nativa patria di Mauvières portava anche il nome di Bergerac per via di un'antica famiglia di guasconi che l'aveva posseduta durante il XV e XVI secolo, uscito dal collegio ormai diciottenne decise di assumere il nome di Cyrano de Bergerac. Non era guascone, come lo furono invece molti dei suoi compagni d'arme, e probabilmente il mito delle sue origini guascone fu coltivato da lui stesso in vita, dato che l'irruenza dei soldati guasconi era allora ammirata. Stabilitosi a Parigi, ebbe modo di leggere le opere di filosofi ed artisti in odore di eresia come Campanella, Moro, ed ancora il Castiglione che costituirono anche la base e l'ispirazione delle sue opere fantastiche. Il primo duello lo ebbe all'età di venti anni; il gusto rimastogli da questa esperienza, uniti al suo carattere incline all'avventura e alla perdita della pensione paterna, gli fecero maturare l'idea di entrare come cadetto nella compagnia delle Guardie. Nel 1639 fu di guarnigione a Mauzon e nel 1640 partecipò all'assedio di Arras, dove si rese celebre per la spavalderia e i numerosi duelli. Sempre ad Arras subì due ferite, una al collo ed una alla guancia. Lasciato l'esercito, si dedicò quindi alla letteratura, entrando nel collegio di Lisieux e frequentando l'ambiente mondano parigino dei libertini, dove conobbe Molière e Gassendi. La fama di Cyrano esplose però in tutta Parigi quando si sparse la voce che, insieme al cavaliere Lignieres, aveva costretto alla ritirata tutti gli uomini del conte de Guinche, lasciando sul campo due morti e sette feriti. Colpito non ancora ventiseienne dal mal francese e costretto di conseguenza ad abbandonare ogni furore bellico, si ributtò sugli studi ed ebbe modo di leggere Galileo, Copernico e Gassendi. Fiaccato nel corpo, non smise di lottare con le parole e si lanciò nelle lotte della Fronda, dapprima aggredendo il potente cardinale Mazarino con le sue Mazzarinades e poi difendendo lo stesso dai frondisti. A 33 anni, malato, solo ed in cattive condizioni economiche, si mise sotto la protezione del duca di Arpajon. Morì a soli 36 anni, nel 1655, a Sannois, in casa di un cugino per le gravi ferite riportate non durante un duello bensì dalla caduta di una trave. De Cyrano fu uno dei più estrosi scrittori del Seicento francese, una personalità veramente eclettica: fu romanziere, drammaturgo, autore satirico, epistolografo, prima di morire scrisse persino i primi capitoli di un Trattato di fisica. Fu un libertino, quando ancora quel termine stava piuttosto ad indicare un'avanguardia culturale, una nuova filosofia di vita. a sua è stata una figura dibattuta e assai controversa: è stato considerato alternativamente un martire del libero pensiero, uno scienziato incompreso, un libertino senz’arte né parte, un razionalista militante e perfino un alchimista e un iniziato.Le sue (Lettres, 1654), come era consuetudine del tempo, prescindono da riferimenti personali e biografici e costituiscono uno degli esempi più notevoli di prosa barocchista francese:
- Signora mia,
- non mi lamento solo del male che i vostri begli occhi hanno avuto la bontà di farmi; mi lamento ancor più della crudele sofferenza che provo a non vederli.
- Avete lasciato nel mio cuore, quando me ne sono andato, un'idea arrogante che, col pretesto d'esser nata da voi, si vanta d'aver potere di vita o di morte su di me.
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