Bacio d'epoca - 1905
APPARIZIONE Stephane Mallarmé
Intristiva la luna. Serafini in lacrime sognando, l'archetto alzato nella calma dei fiori vaporosi, rapivano da morbide viole bianchi singhiozzi, in un glissando sull'azzurro delle corolle. - Ed era quello il giorno benedetto del tuo primo bacio.
Alla mia fantasia piacendo un martirio s'inebriava sapiente di quel profumo di tristezza che lascia anche senza disagio o rimpianto il cogliere un Sogno all'anima che l' ha colto.
Dunque vagavo, l'occhio fitto al selciato consunto, quando col sole dentro i capelli, nella via, nella sera tu m'apparisti ridente e credetti vedere la fata dal cappello di luce che un tempo sui miei bei sonni di bimbo viziato passava, lasciando sempre dalle sue mani dischiuse fioccare bianchi mazzetti di stelle odorose.
Un bacio - Carlton Mickle
AMORE Hermann Hesse
La mia felice bocca nuovamente incontrare vuole le tue labbra che baciando mi benedicono, le tue dita care voglio tenere e giocando congiungerle con le mie dita, saziare il mio assetato sguardo col tuo, avvolgere il mio capo nei tuoi folti capelli, con le mie membra giovani e sempre sveglio voglio rispondere a ogni movimento delle tue membra e da sempre nuovi fuochi d’amore rinnovare mille volte la tua bellezza, finché entrambi appagati e grati ci troviamo felicemente sopra ogni dolore, finché senza desideri salutiamo il giorno e la notte, l’oggi e l’ieri come fratelli amati finché camminiamo sopra ogni fare e ogni agire come raggianti in una pace completa.
Il Bacio presso l'Hôtel de Ville - Robert Doisneau
"SCRIVE L'AMANTE" Goethe Uno sguardo dai tuoi occhi nei miei, un bacio dalla tua bocca alla mia; chi come me ne sa qualcosa può ancora in altro trovare gioia? Lontana da te, separata dai miei, i miei pensieri girano in tondo, e sempre tornano a quell’ora, quell’unica ora; e piango. Poi d’improvviso si secca la lacrima; il suo amore, penso, raggiunge questa quiete, e tu non dovresti spaziare lontano? Senti come sussurra questo soffio d’amore, l’unica mia gioia è il tuo volere.
Un bacio - Jean-Noel Reichel
BACIAMI Prevert
In un quartier della ville Lumiere Dove fa sempre buio e manca l'aria E d'inverno come d'estate è sempre inverno Lei era sulle scale Lui accanto a lei e lei accanto a lui Faceva notte C'era un odore di zolfo Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici E lei gli diceva è buio qui Manca l'aria E d'inverno come d'estate è sempre inverno Il sole del buon Dio non brilla da noi Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi Stringimi tra le braccia Baciami Baciami a lungo Baciami Più tardi sarà troppo tardi La nostra vita è ora Qui si crepa di tutto Dal caldo e dal freddo Si gela si soffoca Manca l'aria Se tu smettessi di baciarmi Credo che morirei soffocata Hai quindici anni ne ho quindici anch'io In due ne abbiamo trenta A trent'anni non si è più ragazzi Abbiamo l'età per lavorare Avremo pure diritto di baciarci Più tardi sarà troppo tardi La nostra vita è ora Baciami!
IN TE LA TERRA Neruda
Piccola rosa, rosa piccina, a volte, minuta e nuda, sembra che tu mi stia in una mano, che possa rinchiuderti in essa e portarti alla bocca, ma d'improvviso i miei piedi toccano i tuoi piedi e la mia bocca le tue labbra, sei cresciuta, le tue spalle salgono come due colline, i tuoi seni si muovono sul mio petto, il mio braccio riesce appena a circondare la sottile linea di luna nuova che ha la tua cintura: nell'amore come acqua di mare ti sei scatenata: misuro appena gli occhi più ampi del cielo e mi chino sulla tua bocca per baciare la terra.
Come concludere se non augurandovi...
una domenica al... bacio?
Ciao da Tony Kospan
SE AMI LA POESIA SCRIVERLA... LEGGERLA... ASCOLTARLA... COMMENTARLA...
UN MODO DIVERSO DI VIVERLA... IN FACEBOOK
|