Ciao Lely e ciao a tutti mi si chiede di farmi leggere, è vero sono pigra in questi periodi, ma.....ora vi posto qualcosa che mi sta sconvolgendo dentro......e che solo per l'argomento trattato ho tenuto nella mia com
25.03.2011
State buoni ebrei, fatevi ammazzare, tanto siete abituati da Israele, Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 25 marzo 2011 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «State buoni ebrei, fatevi ammazzare, tanto siete abituati»
Deborah Fait
Cosa scrivo? Cosa dovrei scrivere? E' da ieri che mi siedo al computer per mettere giu' qualche idea, ne ho troppe che si accavallano, sempre piu' arrabbiata e depressa. Giro per casa, guardo la Tv, ascolto le notizie dell'attentato, mi risiedo al pc ma poi non riesco a toccare la tastiera. Cosa si puo' scrivere dopo aver rivisto le barelle, il sangue, la gente terrorizzata e ferita? Cosa si puo' scrivere guardando le immagini degli ospedali dove sono stati portati i feriti , compresa la donna morta, una cittadina britannica, Mary Jane Gardner, dove cittadini israeliani cercano di riprendersi dallo schock mentre gli curano le ferite. Dove una ragazzina quattordicenne e' in coma e lotta per la vita perche' una scheggia le e' entrata nel cervello. Io non ho piu' parole. Le parole le hanno i soliti mascalzoni: uscite dai territori e avrete la pace, dicono pieni di fiele, in pieno furore ideologico. Senza pieta', solo tanto odio. Se usciamo dai territori avremo la pace? Ah si? Ma per davvero? E prima del 67 avevamo la pace? Non avevamo i territori perche' la Giudea e Samaria se le era prese la Giordania con il benestare dell'Inghilterra. Avevamo la pace senza i territori? No, avevamo terrorismo e guerre perche' l'unico sogno degli arabi palestinesi era ed e' cancellare Israele dalla mappa geografica, sogno e obiettivo condivisi da tutti i paesi arabi e islamici, Hitlerjad di Teheran in testa. "Noi non vogliamo la pace ma la distruzione di Israele", diceva Arafat. "Noi non vogliamo la pace ma la distruzione di Israele" ripete hamas "Israele e' un cancro da eliminare" proclama Hitlerjad.
Cosa si puo' scrivere dopo aver letto sui giornali italiani che la bomba e' esplosa a Gerusalemme non solo perche' siamo dei colonialisti e i palestinesi combattono per la liberta' ma anche perche' Israele giorni fa aveva colpito Gaza, senza dire che, prima, Gaza aveva colpito Israele con 56 colpi di mortaio in una sola giornata e senza nessuna provocazione! E lo sapete da dove sparano? Da in mezzo alle case cosi' quando Israele risponde, convinto di colpire una rampa di missili, alla fine muore anche qualche civile, se bambini meglio, per i terroristi. E il mondo allora si sveglia e urla contro di noi senza preoccuparsi di pensare e di capire che "loro" sparano in mezzo alle nostre citta', alla cieca, solo per colpire e ammazzare la gente comune non i soldati. Nessuno si chiede, cosi' per curiosita', come mai ogni volta che l'esercito risponde per colpire esattamente le rampe da dove partono i missili, c'e' sempre qualche palestinese non terrorista che muore quasi fosse uno che andava a spasso da quelle parti. Oggi due missili Grad sono caduti non lontano dalla mia citta', tra Ashdod e Yavne, praticamente a 30 km da Tel Aviv. Sono le prove generali per colpire il cuore di Israele? Cosa si puo' scrivere? Ditemi voi! Dopo la strage a Itamar ho letto sui media e su internet che, se i "coloni" uccisi (colona anche la bimbetta di tre mesi e i suoi fratellini sgozzati) non stavano la', nessuno li avrebbe ammazzati e che i "coloni" sono dei criminali perche' costringono i poveri palestinesi a sgozzarli. Capite? E' stata colpa loro. I mascalzoni venderebbero le loro madri pur di difendere i terroristi. La loro morale funziona cosi': i cittadini israeliani che vivono in territori contesi ( territori ebraici per millenni, che per millenni si sono chiamati Giudea e Samaria finche', nel 1947, non gli e' stato cambiato il nome), meritano di essere sgozzati. I cittadini israeliani che non vivono nei territori contesi meritano di essere ammazzati a causa dei settlers. Non gli interessa che i cittadini arabi in Israele godano di tutti i diritti. La differenza di trattamento non li turba. Furore, furore, odio e basta e poi si offendono se gli diamo degli antisemiti. I sentimenti di noi israeliani in questi giorni sono di rabbia e smarrimento perche' ci sembra di rivivere tutto da capo, l'orrore della seconda intifada quando ogni giorno c'erano attentati nelle citta' israeliane, ogni giorno qualche terrorista riusciva a entrare in case di israeliani dove ammazzava soprattutto donne e bambini. Il massacro della povera famiglia Vogel mi ha riportato alla memoria altri massacri di famiglie intere dentro le loro case, non "nei cosiddetti territori palestinesi" ma nel cuore di Israele, nei kibbuzim, nelle citta', in appartamenti, per la strada, nelle scuole! E dicono che da tre anni non c'erano attentati a Gerusalemme! Ma come! e gli attentati degli uomini sui bulldozer che correvano per le strade investendo e schiacciando la gente e fracassando le automobili? Durante uno di questi attentati una mamma fece appena in tempo a gettare la sua bambina fuori dal finestrino dell'auto prima di essere schiacciata a morte dalla pala del bulldozer. E il massacro della yeshiva Merkaz harav con otto ragazzi uccisi a fucilate mentre studiavano chini sui libri? E gli accoltellamenti per le strade di Gerusalemme? Cosa scrivere dunque? Come raccogliere le idee e ragionare freddamente soprattutto dopo i rari ma sempre disgustosi commenti dei media italiani? L'articolo del Manifesto e' da mal di stomaco ma non deve sorprendere: colpa di Israele naturalmente , santificano Hamas dicendo che ultimamente "lavora" di terrorismo solo la Jihad islamica come se fosse un segreto che tutte le organizzazioni sono connesse l'una all'altra e che nessuna si muove senza gli ordini del capo e il capo assoluto a Gaza e' hamas! E' disumana e disumanizzante questa malefica simpatia per le organizzazioni del terrore dei progressisti...o comunisti...come si deve chiamarli...non so piu',... Amano hamas, hezbollah, sono convinti che i Fratelli Musulmani in Egitto siano una specie di Caritas stile islamico. La "Primavera araba" dicono estasiati senza capire, accecati dall'amore, che nessuna rivolta da quelle parti puo' portare a qualcosa di meglio ma sempre a qualcosa di peggio. Bernard Lewis ha scritto che la parola democrazia e' sconosciuta al mondo arabo. Lo dice lui mica Deborah Fait la diffamatrice dei poveri terroristi...pardon...dei combattenti per la liberta'.... la perfida nemica della "pax araba", quella che ci vorrebbe tutti al cimitero. E' di oggi la notizia che il nuovo Egitto , il "democratico nuovo Egitto", nelle mani dei militari e della Fratellanza musulmana, dopo aver fatto cadere nella polvere il dittatore Mubarak, ha sospeso i voli per Israele. Non solo ma la Egyptair ha disegnato una nuova cartina del Medio Oriente dove Israele e' scomparso, diviso tra Egitto, Giordania, Libano e "Palestina". Un caro amico ha scritto alla Egyptair per chiedere spiegazioni. Vi riporto esattamente la domanda e la risposta da arrampicata sugli specchi:
Why have you removed Israel from your maps? Are you serious enough to give a public explanation for this?
La risposta ufficiale di Egyptair:
We would like to clarify that we do not fly to Israel, where on the map on our website we place only the names of the destinations we fly to. Flights to Tel Aviv are operated by Air Sinai , which is a separate company
La controdomanda, inoltrata poco fa:
To Egyptair: this is not a good explanation, since the country borders displayed on your map cut Israel in 3 parts. Every country border in the world is drawn accurately, but not the israeli borders. In your map Egypt "owns" the whole Sinai, Lebanon seems to own Haifa and northern Israel, while Jerusalem and middle Israel is on its own. I guess that's the palestinian state. Can you clarify this?
Aspettiamo la risposta con ansia.
Adesso c'e' un problema, signori miei, tutto il mondo arabo e' a ferro e fuoco, guerre civili, rivoltosi contro le dittature in carica per instaurarne, con tutta probabilita', di nuove, morti a centinaia, a migliaia ..., gia' piu' di 15.000 profughi sbarcati sulle coste italiane ....ma dove sono i pacifisti? E' questo il problema, amici miei, dove sono spariti? Ieri a Damasco la polizia ha ammazzato in pochi minuti un centinaio di persone, una parte era in moschea...e dove sono i pacifisti? In Yemen i governativi ammazzano tutto quello che si muove....ma dove sono i pacifisti? Dove cavolo saranno finiti? Gli hanno dato un sonnifero? Nooo, non dormono il sonno dei giusti, loro sono sempre attenti ma volete sapere dove sono? Stanno in silenzio ad aspettare che Israele attacchi Gaza per poi mettersi a urlare che siamo nazisti, occupanti, assassini e che la ricca Gaza, si ricca, ricchissima a milioni di dollari esentasse, e' una prigione a cielo aperto dove la gente muore di fame e che noi vogliamo distruggere commettendo genocidio. Lo dice sempre "restiamo umani" Arrigoni. I pacifisti di tutto il mondo aspettano, in agguato, come belve feroci, intanto sognano la prossima barca dell'amore per Gaza e si riuniscono nelle universita' per festeggiare il mese dell'apartheid israeliana, boicottando, calunniando, delegittimando, demonizzando. Belve feroci sono, come i terroristi, e adesso, a proposito di pacifisti, lasciatemi dire due paroline sul nostro genio letterario Amos Oz, grande scrittore, tanto amato da noi israeliani, conosciuto e giustamente ammirato internazionalmente, tradotto in tutte le lingue del mondo. Bene, questo nostro Genio, di cui saremmo ancora piu' orgogliosi se, pur essendo sionista, non si lasciasse coinvolgere dalla propaganda antisraeliana in modo cosi' superficiale e stupido, per accontentare i suoi lettori "progressisti", per essere gradito all'estero dove un israeliano che voglia essere bene accolto deve fare autodafe', questo nostro genio dunque ha mandato a Marwan Barghouti, il galeotto, l'assassino condannato a cinque ergastoli, ex capo dei Tanzim e caporale di Arafat, il suo piu' bel romanzo "Storia d'amore e di tenebra" con una dedica: «Questa storia», scrive Oz , «è la nostra storia. Spero che tu la legga e ci comprenda meglio, così come noi ci sforziamo di comprendere voi. Nella speranza che ci possiamo incontrare presto, in pace e libertà». Ma come in pace e liberta'! Ma come e' possibile che l'ideologia faccia rincretinire una grande intelligenza! Come puo' essere che uno si autolobotomizzi in questo modo solamente per sembrare buono, di larghe vedute e policamente corretto! Perche' lo ha fatto? Che motivo aveva? E proprio mentre una famiglia di ebrei veniva sgozzata? Questo non significa essere politicamente corretti ma scorrettamente e scioccamente opportunisti e crudeli. Voleva fare pubblicita' al suo partito, quello degli intellettuali di sinistra? Bene ha scelto la persona sbagliata, il momento sbagliato e si e' sputtanato del tutto di fronte al Popolo di Israele. Barghouti e' un assassino, uno stragista, uno che ha ammazzato israeliani per odio. Come se Eichman in carcere in Israele avesse ricevuto un libro con dedica da Yosef Agnon o come se Umberto Eco ne mandasse uno a Salvatore Riina. Barghouti! Ma ve lo ricordate chi erano i Tanzim? Erano le bande della morte di Arafat, hanno ammazzato piu' ebrei che hanno potuto, erano quelli che all'inizio della seconda intifada hanno preso due ragazzi israeliani, due giovani ristoratori che erano in una trattoria palestinese per mangiare un piatto di humus , li hanno portati fuori dal locale, messi al muro e fucilati. Non avevano fatto niente, erano solo due ebrei. Barghouti era il loro capo. E Oz gli manda un libro con dedica augurandogli pace e liberta'? Anni fa in Italia circolava uno slogan : Visitate l'Italia prima che gli italiani la distruggano. Dovrebbe essere riferito anche a Israele e a certi suoi intellettuali che, giustamente, Giulio Meotti in un suo bellissimo articolo, definisce "immorali"! Ritengo gravissimo che Amos Oz abbia mandato a questo criminale il suo piu' bel libro ( ma sarebbe stato scandaloso anche se gli avesse mandato cartolina), lo ritengo grave, desolante e assolutamente immorale. Immagino Barghouti sorridere soddisfatto alla notizia del massacro di quei tre bambini e dei loro genitori guardando con disprezzo il libro che parla della storia del Popolo Ebraico da lui tanto odiato. Dicono che Il presidente Obama abbia appena telefonato a Netaniahu raccomandandogli una reazione misurata alle provocazioni sanguinarie dei palestinesi. State buoni ebrei, fatevi ammazzare. Tanto, siete abituati!
50 colpi di mortaio da Gaza su Israele, giornalisti stranieri percossi e detenuti da Hamas allora anche Ansa comincia a ragionare
Testata: ANSA Data: 20 marzo 2011 Pagina: 1 Autore: La redazione Ansa Titolo: «MO: Escalation Gaza: Mofaz, abbattere Hamas se fuoco continua.»
20/03/2011, ecco un lancio ANSA corretto, miracolo. Sarà forse per le violenze subite dai giornalisti stranieri a Gaza, la nostra agenzia si accorge che con Hamas non è più possibile andare avanti, persino su Israele il commento è riportato correttamente. titolo: "MO: ESCALATION GAZA; MOFAZ,ABBATTERE HAMAS SE FUOCO CONTINUA STAMPA PROTESTA PER VIOLENZE AGENTI HAMAS" Ecco il testo:
MO: ESCALATION GAZA; MOFAZ,ABBATTERE HAMAS SE FUOCO CONTINUA STAMPA PROTESTA PER VIOLENZE AGENTI HAMAS (ANSA) - TEL AVIV, 20 MAR - Israele dovrebbe considerare "mosse che portino all'abbattimento del regime di Hamas" se dalla striscia di Gaza si ripetessero attacchi come quelli sferrati ieri, quando miliziani palestinesi hanno sparato a sorpresa una cinquantina di colpi di mortaio contro il territorio israeliano. Lo ha detto alla radio militare il presidente della Commissione parlamentare per gli affari esteri e la difesa Shaul Mofaz (Kadima), un ex ministro della difesa. Hamas, ha rilevato, "é una organizzazione terroristica che dispone di un territorio". Per Israele, ha aggiunto, è necessario adottare adesso "misure adeguate per impedire che si ripetano attacchi come quelli di ieri". Israele ha subito risposto con raid aerei agli attacchi dei mortai palestinesi. Complessivamente tre miliziani palestinesi sono rimasti uccisi. Secondo la stampa, si è trattato della giornata più violenta nella zona dalla conclusione della Operazione Piombo Fuso, oltre due anni fa. Stamane da Gaza è stato sparato verso Israele un razzo Qassam, che non ha provocato vittime. Nel frattempo la Associazione della stampa estera in Israele (Fpa) ha emesso una dura protesta per le violenze patite da diversi giornalisti negli ultimi giorni a Gaza per mano di agenti di Hamas. Alcuni di essi sono stati percossi, altri sono stati detenuti. Perquisizioni violente sono avvenute nelle redazioni dell'agenzia Reuters, della Cnn e della nipponica Nhk, nota la Fpa. Questo genere di intimidazioni, conclude, "deve cessare subito".
Per inviare ad Ansa il proprio commento, cliccare sulla e-mail sottostante.
Conducimi dalla morte alla vita, dalla menzogna alla verità. Conducimi dalla disperazione alla speranza, dalla paura alla verità. Conducimi dall'odio all'amore, dalla guerra alla pace. Fa' sì che la pace riempia i nostri cuori, il nostro mondo, il nostro universo. Pace, Pace, Pace.
sconvolgente... ...e vero! Purtroppo di loro non si parla mai, come se i loro morti fossero diversi dagli altri, come se i loro bambini fossero diversi dagli altri.
C’e’ una congiura contro Israele e nessuno se ne accorge analisi di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 28 marzo 2011 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «C’e’ una congiura contro Israele e nessuno se ne accorge»
C’e’ una congiura contro Israele e nessuno se ne accorge di Piera Prister
Piera Prister
Provateci voi a vivere nel terrore, a dormire vestiti e a scappare nel rifugio al suono della sirena. E’ uno stato di guerra permanente quello che un popolo forte e coraggioso vive nella sua quotidianita’ in Israele, altro che esaltarsi a vedere la bellezza del Negev, come fa lo scrittore israeliano A.B.Yehoshua, dalle colonne della Stampa di Torino di ieri, perche’in tempo di stragi gia’ avvenute o incombenti, anche la poesia tace. E’ il tema del Salmo 136, delle cetre appese che si agitano al triste vento.
Israele e’ ora sotto un attacco simultaneo di missili, di bombe, di canaglie tagliagole, in una silente marea di menzogne che da New York attraversa l’Atlantico fino a riversarsi sull’Italia. Eppoi non venitemi a dire che non c’e’ un marchingegno politico dietro, di ordine globale.
Dal campus “College Brooklyn” dove l’ associazione studentesca,“Hamas related Muslim Association” boicotta Israele, come “stato apartheid” – e cosi’ come avviene da tempo, in altri college americani- fino all’Italia dove e’ gia’ stato indetto il boicottaggio dei prodotti israeliani per il 30 marzo, le menzogne corrono lontano e si propagano da un continente all’altro. Se un relatore del calibro di David Horowitz parla agli studenti nell’aula magna del “College Brooklyn”, come e’ avvenuto il 10 marzo corrente mese, deve essere scortato da poliziotti e da bodyguards, se parla Tariq Ramadan, no. La risposta e’ che la Sinistra, alleata dei palestinesi, non accetta un civile confronto democratico come la fa Destra. Cosi’ Tariq Ramadan che e’ un sobillatore puo’ parlare liberamente e David Horowitz che e’ democratico ed accetta il contraddittorio, no. Questa e’ prepotenza bella e buona, e’ intimidazione! E cosi’ gli studenti palestinesi possono portare la kefiah, mentre gli studenti ebrei non possono portare la kippah, pena il linciaggio. Quelli si comportano da bulli, questi sono costretti a nascondere la loro identita’. E dov’e’ il diritto alla liberta’ di parola e l’esercizio delle liberta’ individuali sancito dalla Costituzione Americana. E questi poi sarebbero culturali, cioe’ rispettosi delle culture altrui? No, sono solo degli intolleranti multiculturalisti.
E a voi, Italiani, che cosa di male vi ha fatto Israele, per meritare il vostro odio ed per organizzare una giornata di boicottaggio dei suoi prodotti.? Avete mai indetto una giornata contro i palestinesi? Eppure siete ancora in tempo per farlo, anzi avreste delle buone ragioni, visto lo strazio e il grande scempio che vide l’Italia colorarsi di rosso, non all’epoca di Dante, ma molto piu’ recentemente, negli anni settanta ed ottanta, quando non si contavano piu’ le stragi e quando il sangue di Italiani e’ sgorgato a fiotti. Erano stragi palestinesi e brigatiste, coperte dai governi cattocomunisti di allora e fatte passare per neofasciste. Tutte dimenticate! Non c’erano solo gli ebrei nel loro mirino, (la morte di un ebreo non fa notizia, ne’ crea terrore, di loro chi se ne cale!), ma c’eravate soprattutto voi, Italiani; e non pochi sono morti negli aeroporti, in cielo, nelle stazioni ferroviarie e anche sotto la galleria di San Benedetto Val di Sambro, morti di una morte straziante tra le lamiere incandescenti del treno o bruciati vivi nel fuoco che s’appiccava ai vestiti, senza scampo e senza nessuno tra toghe e politici, che investighi per incolparne i veri esecutori. Ed erano anche italiani i due giornalisti, Graziella de Palo e Italo Toni che furono assassinati a Beirut e scomparvero nel nulla. Quelle vittime sono morte senza giustizia. Volevano piegarvi al loro terrore, e ci sono riusciti non solo con l’ingiuria ma anche con la beffa. Povera Italia! E quest’anno si festeggia anche la sua unita’, un bel modo per celebrarla sarebbe proprio quello di dire la verita’ e di finirla una volta per tutte con i segreti di Stato, insabbiamenti e depistaggi vari. Vergogna!
E smettetevela anche voi della Stampa di Torino di usare il termine “coloni” una volta per tutte e chiamate le cose e le persone con il loro vero nome. La Linguistica non e’ acqua e la vostra non e’ solo ignoranza, e’ accanimento, pervicacia nella persistenza dell’errore. Chi ha tradotto l’intervista a Yehoshua, ha usato codesta parola perche’ e’ evocativa del tanto odiato colonialismo come anche la parola “apartheid”,puta caso, le affibbiano sempre ad israeliani e ad Israele. Ma attenzione che sono parole che, dette e ridette, uccidono perche’ armano la mano degli assassini, come e’ avvenuto a Itamar, in quanto sono parole che hanno la lama affilata come quella di un coltello. Un’arma impropria.
Che i profughi palestinesi siano delle povere vittime, non c’è dubbio. Ma lo sono degli Stati Arabi, non d’Israele. Quanto ai loro diritti sulla casa dei padri, non ne hanno nessuno perché i loro padri erano dei senzatetto. Il tetto apparteneva solo a una piccola categoria di sceicchi, che se lo vendettero allegramente e di loro propria scelta.Oggi, ubriacato da una propaganda di stampo razzista e nazionalsocialista, lo sciagurato fedain scarica su Israele l’odio che dovrebbe rivolgere contro coloro che lo mandarono allo sbaraglio. E il suo pietoso caso, in un modo o nell'altro, bisognerà pure risolverlo.Ma non ci si venga a dire che i responsabili di questa sua miseranda condizione sono gli «usurpatori» ebrei. Questo è storicamente, politicamente e giuridicamente falso.
Dal «Corriere della Sera», Indro Montanelli, 16 settembre 1972